[Disclaimer: questo articolo fa capire quanto sono acido stamattina, prima di leggerlo vi consiglio di tenere un Alka Seltzer a portata di mano...]
I recenti fatti di cronaca riguardo i fatti di bullismo hanno messo sempre di piu' in evidenza l'abitudine, purtroppo tutta italiana, dello scoop.
Quando un argomento fa tendenza, tutti i giornali e telegiornali ne parlano gonfiando la notizia o il thread (il trend?) del momento tipo palloncino. Sino a quando finisce l'aria e comincia a sgonfiarsi perche' c'e' un'altra notizia-palloncino da gonfiare.
C'e' stata l'epoca della SARS (e' scomparsa la SARS? Non e' piu' infettiva?) come quella della BSE (la "mucca pazza"); poi c'e' stato il momento degli stupri a Milano, in cui sembrava che il fattore aggressioni alle donne stesse aumentando.
Scusate, ma pur non volendo dire nulla di male contro Milano o i milanesi, ma... secondo voi se prendiamo un anno di mattinali (i resoconti che fa la questura ogni mattina per le testate giornalistiche) in una grande citta' come Milano o Torino, quante denunce per stupro ci troviamo? E quante volte hanno ripetuto le associazioni a tutela delle donne [e vi dedico un ringraziamento, anche se da uomo, perche' non vi stancate ne' nauseate mai a ripeterlo *sempre*] che per ogni donna che denuncia una violenza ce ne sono moltissime che - soprattutto per paura - non lo fanno?
Pensate che a Milano gli stupri siano cominciati quando ne hanno parlato i telegiornali? Che non ci fosse mai stato uno stupro prima che diventasse una notizia di cronaca da sbattere in prima pagina?
Pensate che prima di internet non ci fossero i pedofili, e che adesso sono solo su internet? Dico: "Marcinelle" per caso vi fa venire in mente solo la miniera in cui - purtroppo - oltre 250 persone persero la vita?
Eppure e' sempre cosi': quando la cronaca si dedica ad una notizia tutti sono li a fare i moralisti e perbenisti da mille lire (pardon, da cinquanta centesimi, tanto per arrotondare) per farsi tronfi della figura del paladino della giustizia.
Hanno malmenato un ragazzo down in una scuola, e come soluzione si propone di vietare l'ingresso dei telefonini a scuola.
Per carita', i telefonini a scuola non hanno senso di esistere, ma qui il problema e' un altro. La violenza e il bullismo nella scuola non sono venuti con i cellulari e - *ovviamente* - non finiranno togliendo i cellulari.
Mi ricordo quando andavo al liceo [caspita: e' passata una quindicina di anni, comincio a sentirmi vecchio (fortuna che ho i miei orsacchiotti che mi aiutano a sentirmi ancora un bimbo (-: )]; anzi me lo ricordo cosi' bene che faccio una digressione e racconto qualche anedotto.
Intanto mi ricordo l'epoca del "boom" delle armi soft-air, in cui nacque l'abitudine di portarsi le armi a gas a scuola, e che ando' avanti finche', mentre eravamo in cortile durante l'ora di educazione fisica (la palestra era inagibile...) un mio compagno venne colpito da un pallino bb6 al mento. Pallino che sfondo' e gli si pianto' sottopelle, facendolo sobbalzare e provocando, il giorno dopo, una pensante circolare del preside che stigmatizzava la pericolosita' del fatto ("e se avesse colpito un'occhio?", specie dato che l'occhio si trovava ad una decina di centimetri dal bersaglio colpito, e sparando dal terzo o quarto piano con una beretta 92FS...).
Ma era solo questo il bullismo? Eravamo accanto ad un istituto industriale frequentato da persone con seri problemi di contatto con gli altri: ogni mattina al suono della campanella cominciavano i fischi da finto-sciopero per non entrare. Le aggressioni dei ragazzi del liceo non si contavano [una volta venni attaccato ed insultato da quattro ragazzi, li scacciai e salto' fuori un tizio che scoprimmo essere il RESPONSABILE della SICUREZZA del liceo (che per aver rimproverato *ME* per l'aggressione si prese un cicchetto da me, uno dal professore e l'ultimo dal preside presso cui lo trascinammo perche' non si sapeva ci ca%%o fosse)] , praticamente una volta alla settimana una o due macchine della polizia ronzavano li' intorno e...
Poi a 15-16 anni e' il periodo dei petardi, c'era "la minerva" (ve lo ricordate? A me non piacciono i petardi che fanno solo il botto, preferisco i fuochi artificiali, ma comunque non ne faccio uso e demando l'operazione agli esperti del settore), e poi c'e' stata quella mattina in cui mentre aspettavamo di poter entrare arrivo' questo ragazzo con lo Zip (ve lo ricordate? Vi ricordate che nel bauletto ci entrava un casco integrale con tutto il centauro? Ecco: appunto), si fermo' davanti al cancello, apri' il bauletto e, con le due mani *piene*, estrasse e distribui' in giro una mazzetta di almeno 250 petardi, per poi prenderne di nuovo altrettanti. Il tutto mentre qualcun altro (uno dei "ricevitori"), molto coscenziosamente provvedeva ad effettuare accensioni continue seguite da lanci in mezzo alla gente. Fortunatamente l'azione duro' non piu' di 15 secondi (fate conto una decina di "minerve") finche' il "distributore" ed il "lanciatore" non sono stati brincati da due agenti di polizia giunti nel frattempo.
E mentre di fronte ad una frotta di quindicenni /sconvolti/ il principale "addetto a frizione con lancio" veniva *ammanettato*, quello dello zip diventava piu' bianco che se lavato con Dash mentre l'agente, aperto un sacchetto di plastica, cominciava ad infilarvi tutti i petardi rimasti nello scooter (fino a riempire il capiente sacchetto!); quindi entrambi vennero trascinati a bordo della (scassatissima...) "Uno" degli agenti per una visitina in questura.
Quindici anni fa non c'erano i videofonini, ma c'erano lo stesso le stron%ate a scuola.
Ma se non diceva la stampa che dei co%%%%ni hanno messo il filmato su internet vuol dire che prima di allora non c'era bullismo.
Come la storia del nonnismo a militare, che non c'era o al massimo i nonni si facevano allacciare le scarpe dalle reclute, finche' non e' successo che Lele (stupisce sapere che l'articolo piu' completo sul caso lo ha pubblicato un giornale di atmosfera principalmente satirica, ma scritto da gente orgogliosa di essere siracusana), un *mio* *amico*, che voleva fare la carriera ai paracadutisti della Folgore, non gli hanno fatto lo scherzo definitivo. La "killer-application" del nonnismo, in tutti i sensi. Bastardi. In un posto tanto da santarelli che prima morirono quelli fatti saltare da un elicottero che era a 12 metri di altezza aziche' a uno. Poi l'extasi. Poi finalmente ci scappa il morto, allora tutti a minimizzare sui fatti del nonnismo perche' e' nato quando e' scappato il morto, poi i paladini della giustizia a fare la legge contro il nonnismo, perche' prima non c'era. Bastardi, e non mi stanchero' mai di ripeterlo: Bastardi (e con la "B" maiuscola, voi che avete agito o partecipato alla morte di un ragazzo che adesso avrebbe all'incirca la mia eta, magari una moglie ed un figlio, magari un lavoro, magari *un* *intera* *vita* *da* *vivere* davanti a se, e non vado avanti perche' non meritate neppure di sapere che queste parole mi lasciano ancora commosso, perche' *lui* le mie lacrime se le merita fino all'ultima goccia, voi no).
Fine della parentesi. Lo stato italiano viene a fare il moralismo da cinquanta centesimi, come ho gia' detto, e sapete che cosa ne penso dei moralisti.
Lo stato italiano e' quello che non ci fa andare sui siti di casino' on-line fuori Italia perche' non prende tasse su quei servizi, ma deve dirci che quei servizi non sono sicuri, magari non pagano, e dobbiamo fidarci dei servizi italiani come la Lotteria Italia di cui a quanto pare qualcuno ha dimenticato la storia del quinto premio da 2 miliardi delle vecchie lire invalidato o il caos dei gratta e vinci in Puglia.
Poi ci dicono che arriva il gioco Rule of Rose e che siccome vietarlo ai minori non basta, siccome in Italia videogiochi e cartoni animati sono solo sinonimo di "bambini" giu' a censurare e protestare. Appoggio chi sui forum dice: "decido io se una cosa mi va bene o mi fa schifo, non ci deve essere lo stato a fare la mammina al posto mio.".
Sempre ricordando che la figura che deve esistere in Italia prima di tutto sono i GENITORI, che non possono piantare i loro figli davanti ad una televisione o ad un computer/consoledagioco/quelchele' demandando agli altri di curare la loro educazione.
Se io ho un figlio di cinque anni col cavolo che lo lascio davanti al computer con internet acceso, indipendentemente dal fatto che possa trovarsi davanti le nudita' di persone piu' o meno cresciute o violenza ed altre bojate. Lo guido, e CONTROLLO dove naviga, e se non ci sono sul pc c'e' una bella password tipo "DuJEiBIkrunLAiCrallaMePSABloffadibbuKHC" (cit) che mio figlio di cinque anni la potra' conoscere solo dopo la sua laurea.
I nostri figli sono criminali per lo Stato, perche' si scaricano l'ultimo mp3 di disco-dance [Urbani era di FI, perche' e' cambiato il governo ma il DL Urbani, il Legittimo Sospetto, la Biagi, l'articolo 18, per cui abbiamo (almeno io) dato un voto da un lato opposto di governo, sono sempre li'?], perche' si filmano col videofonino, perche' se accendono il computer dalla stampante esce una mandria di pedofili che lo vuole stuprare, perche' se guardano un cartone animato come i Simpson o i Griffin, devono essere epurati, perche' se all'ennesimo reality che va in onda alle undici di serasentono un toscano che tira un porcone ne restano gravemente traumatizzati (pero' se alle cinque del pomeriggio e' uno spargimento di "min%%ia, ca%%o, fi%a, cu%o, te%%e, va%ina, cistifellea" va tutto bene, eh?). Gia', perche' io GENITORE non e' che posso spengere la televisione e mettere mio figlio in cortile con quattro amici, due giacche per terra ed un pallone, come abbiamo fatti noi della nostra generazione... No, adesso peraltro se un bambino deve fare sport ci vuole la palestra il borsone la divisa e il personal trainer.
Beppe Grillo ha ragione quando dice che i bambini hanno bisogno anche di annoiarsi, di rompersi ogni tanto i co%%%%ni...
Ma dai, Grizzly, che vuoi fare? ci pensa lo stato a farci venire su tutti bigotti e puritani.
Sono cosi' nauseato che ho bisogno di un buon antiemetico. Auguro a questo governo di durare, ma se vuole durare sara' bene che si tiri su le maniche e cominci a risolvere i problemi, invece di dare spettacolo alla stampa e alla televisione.
2 commenti:
Non so cosa aggiungere a quello che hai già detto tu se non dire che sono d'accordo!
Il proibizionismo non è la strada giusta! A volte peggiora soltanto le cose...
Mah, col tempo vedremo...
You wrote:
I recenti fatti di cronaca riguardo i fatti di bullismo hanno messo sempre di piu' in evidenza l'abitudine, purtroppo tutta italiana, dello scoop.
Cmq non e' solo una pratica italiana questa... cmq il mondo dell'informazione e' pericoloso, piu' pericoloso del mondo della politica
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