martedì 12 dicembre 2006

Ricerca sui blog - approfondimento

Allora, dato l'incendio che si e' generato dal flame di questi giorni sulla ricerca sui blog, voglio provare a fare una bella analisi.
Cominciamo col fare una magnifica supposizione fantascientifica: diciamo che domani mattina si presenta il Doctor Who, ci ospita tutti nel TARDIS e ci porta avanti nel prossimo futuro, diciamo al giorno 8 aprile 2007 (e' domenica, cosi' non abbiamo troppi problemi col lavoro).
Diciamo che per quella data la ricerca sui blogger e' stata conclusa e che i risultati sono ormai stati resi pubblici da almeno 30 giorni.
Ora cerchiamo di generare un po' di cifre, ma qua andiamo sulla semplicita' di calcolo. Diremo che in Italia ci sono 300.000 blogger, e diciamo che un 33% ha partecipato alla ricerca, un 33% non ha partecipato ed un restante 33% e' rimasto neutrale perche' Blog di studentelli troppo impegnati a raccontare le peripezie dei compagni della classe IIB di ragioneria per sapere che nella blogosfera si muove qualcosa.
Diciamo quindi che 100.000 blogger hanno partecipato alla ricerca fornendo le domande e le relative risposte.
Diciamo inoltre che io, Aghost ed pochi altri "eletti" [gu! ^_^ ] abbiamo convinto 99.995 blogger a ignorare la ricerca, ad esprimere opinioni contrarie, a gettare fango e/o a fare tutto quanto e' in potere ai blogger perche' il tam-tam mediatico metta qualche paletto alla funzionalita' della ricerca.

Bene. Parliamo della ricerca. La ricerca ha inquadrato una certa fetta dei blogger italiani. Quanto e' rappresentativa? Fisicamente poco rappresentativa perche' inquadra circa un terzo della blogosfera italiana (forse potrete criticarmi, ma una percentuale del 33% dei blogger italiani che partecipa penso che sia *pesantemente* *ottimistica*: potrete smentirmi cifre alla mano solo a fine ricerca...) , e statisticamente sempre poco rappresentativa perche' inquadra comunque la percentuale di blogger che sono disposti a sottoporsi a questo genere di ricerce.
Comunque la ricerca ha inquadrato questi blogger. Diciamo che c'e' una certa percentuale di femminucce ed una certa percentuale di maschietti che fa parte della blogosfera, ma diciamo che questo valore e' da prendere con le pinze perche' non si puo' mai dichiarare con certezza che dietro ad un blogger che dice di essere un tecnico IT siracusano ci sia effettivamente quel tecnico, piuttosto che una casalinga di Voghera con la passione per il PC e che si spaccia per il suo vicino di casa cosi' nauseato dall'informatica che in casa non ha neppure un PC.

E diciamo che ci sono alcune domande & risposte che non sono facili da prestarsi ad uno sfruttamento commerciale di chicchessia (oddio: questo e' un po' difficile, ma perche' la mentalita' contorta di qualsiasi markettaro che venisse ad analizzare i risultati della ricerca riuscirebbe comunque a trovare un modo di sfruttare commercialmente qualsiasi cosa: "i blogger scrivono sui loro siti soprattutto la sera perche' in TV non c'e' un cassidy? Ottimo! Cambiamo i programmi TV"; "I blogger usano soprattutto la piattaforma $weblog_utility? Bene! Creiamo un servizio pubblico che usa quella piattaforma e diamo la possibilita' di avere degli strumenti aggiuntivi a pagamento").
Ok la ricerca ha dato un elenco di domande e risposte sui Blog.
Ora andiamo agli scopi. A parte la mera sociologia da due soldi che rischia di far rientrare ognuno dei 300 mila blogger italiani in una serie di compartimenti stagni (diciamo una decina) quando invece se avessero partecipato almeno i neutrali i risultati sarebbero potuti essere persino invertiti.
Diciamo che dalla ricerca viene fuori che il 50% degli intervistati (50.000) sono studentelli che raccontano quello che avviene in classe, e che poi seguono in piccolo le percentuali dei copincollisti e di altra robina in tal senso. Ma supponiamo che il 99% dei neutrali siano ugualmente studentelli che raccontano quello che avviene in classe. La statistica e' una legge molto interessante, perche' se avessero partecipato anche loro la percentuale degli studentelli sarebbe passata dal 50% al 75% (da 50mila su 100, a 149 mila su 200) inquadrando ancora una situazione che non copre me ed Aghost (lo 0,000002% ahahah) e gli altri 99.998 blogger che non ha partecipato, che potrebbe affiancarsi alla categoria degli studentelli creando altri 250 tipi diversi di blogger.

Ma abbiamo questi risultati, abbiamo detto che al giorno 8 aprile hanno partecipato 100 mila blogger per cui questo sappiamo e questo ci teniamo. Bene.

Che benefici avranno i blogger da questa ricerca?
Sapranno in che modo rendere il loro blog piu' interessante? Questo probabilmente provochera' la saturazione della blogosfera di moltissimi che - convinti da cio' - cominceranno a variare i contenuti dei blog uniformandosi agli stessi argomenti e allo stesso modo di trattarli. Diciamo che un 20% di tutti i 300mila blog per via del tam-tam o di qualche telegiornale che ne parla si uniformano.
Questo e' male, perche' il Blog e' rimasto l'ultimo spiraglio della liberta' di stampa ed espressione e cosi' facendo lo si imbavaglia e lo si piega al volere della stampa da riviste patinate con articoli patinati.
Poi ci saranno i discorsi su quali argomenti risultano meno diffusi, forse perche' non suscitano l'interesse della gente; i blog che parlano di orsacchiotti di peluche sono i meno seguiti. E io dico: "Chissenefrega" e continuo a parlare della mia collezione, anzi quando sono stanco lascio pure che qualcuno dei miei orsacchiotti scriva sul blog al posto mio ^___^, tanto il Blog e' la mia creatura e lo voglio far crescere quanto mi pare & piace a me.
Oppure il viceversa, l'argomento che attira piu' l'attenzione e' quello sui peluche, ma c'e' ad esempio Aghost che li considera un giocattolo da bambini, ridicoli, che se ne strafrega caldamente e quando trova un orsacchiotto per strada lo investe col pick-up [ (-: smentiscimi, eventualmente] e continua a scrivere le sue cose perche' il blog e' il suo e lo gestisce come gli pare a lui. Entrambi abbiamo la nostra schiera di seguaci che fanno la stessa cosa che facciamo noi, e la schiera di gente che con i risultati della ricerca, comunque, ci si fa la birra.
La ricerca mette in luce che scrivere il 15 aprile sul proprio blog Ma quante belle figlie ha Madama Dore' consente di avere milioni di lettori? (No, una roba del genere dubito che la dica, ma anche se fosse?): bene, ci saranno almeno 90 mila blog che non lo faranno.
La ricerca mette in luce che ci sono piu' blogger maschi che femmine o viceversa? Che l'eta' media dei blogger e' 16 anni, 20 anni, 50 anni, 85 anni? E dopo che lo so?
Che i blogger usano soprattutto $questa_piattaforma? Anche se il 100% degli intervistati usasse quella piattaforma cio non toglie che i restanti 200mila blogger possano invece trovarsi meglio con $questaltra_piattaforma, e la percentuale e' nuovamente falsata.
La ricerca mette in luce che aprire un blog e' una stron%ata fuori moda? E chissene! Io lo lascio aperto lo stesso. Pure se finisce che mi leggono solo i miei familiari. Pure se mi scrivo gli articoli e me li leggo da solo.

Insomma, quanto di effettivamente utile ci puo' essere nei risultati della ricerca, per i blogger?
Inquadrare una situazione che - data una struttura di base troppo ampia - potrebbe inquadrare tutti quanti, i quali pero' direbbero "si, pero' io mi vedo con quella cosa la, io invece con quell'altra li..."? E quanti "Io non mi ci vedo proprio?", soprattutto fra chi non ha partecipato ed ha un Blog fuori dalle righe?
Nella blogosfera c'e' troppa roba, dai copincollisti agli artisti, e non si puo' OVVIAMENTE riuscire a catalogare tutto, perche' ci sono troppe cose che sono "uniche".
Domani salta fuori uno che c'ha un blog che parla dell'apple iPod ma che la sua tastiera ha le lettere "u" e "z" che non funzionano, e si inventa un modo artistico di scrivere articoli di un km senza usare quelle due lettere. Ne arriva un altro che scrive un blog in rot13, e uno che lo scrive in latino maccherronico. Li imitano ben pochi e diventano una nicchia a se stante, ma che fa comunque parte della blogosfera al pari dei piu' grossi blogger italiani. E quindi?

I risultati potrebbero portare pubblicita' a quei pochi blogger molto creativi, oppure diffondere un po' di piu' la cultura dei blogger. Ma a me, come a molti di noi, porterebbe alla stessa funzionalita' di quei test da sedicenni che girano un po' dovunque e vengono compilati piu' per goliardia che per altri piaceri specifici.

Insomma: dal nostro lato di blogger non e' che vedo tantissime cose cosi' utili; anzi: mi chiedo nel frattempo se viene identificato che uno degli argomenti che qualcuno ha trattato nello specifico, ma lo ha trattato con licenza Creative Commons (come gli argomenti del mio blog) con Attribuzione-NonCommerciale-NonOpereDerivate e' pure peggio, perche' se i risultati vengono pubblicati dovreste citare tutti i blogger CC che hanno partecipato (ossia migliaia, se non decine di migliaia, di nomi) e poi con i risultati resi pubblici di certo ci sarebbe qualcuno che potrebbe sfruttarli a scopo commerciale: ci sono blogger che raccontano la loro vita ed i loro consumi: non te le vedi aziende che contattano un blogger per consigliargli una marca di peluche, un canale televisivo, una marca di gomma da masticare mentre si digita sul blog perche' ha il gusto piu' lungo o fa fare i palloni piu' grandi? Io, conoscendo come funziona il mercato, purtroppo si.

Ma per l'appunto analizziamo ora i risultati della ricerca dall'altro lato, ossia quello di chi ha promosso la stessa e di chi puo' accedervi non essendo un blogger.
Dal vostro lato c'e' notorieta', da quello delle aziende che hanno seguito la ricerca, c'e' la possibilita' che vi propongano di rifinire questa ricerca per mezzo di un altra, o per mezzo della fornitura di risultati piu' specifici, anche dietro pagamento [e non ditemi che se un'azienda e' disposta a pagarvi per rifinire la ricerca voi non siete disposti a farlo, perche' i film di fantascienza mi piace guardarli al cinema, non nel mondo reale! ^__^ ]. E questo e' un risultato pro voi.
Diverse aziende che vogliono trovare opzioni di marketing in tutto potrebbero trovare un nuovo modo di investire sui blog. E questo e' un risultato pro loro.
Punto Informatico e l'Universita' di Trieste ne avrebbero pubblicita', ma relativa, perche' se piu' gente puo' cominciare a leggere PI, non so quanti blogger decideranno di fare magari tutta Italia per scegliere l'ateneo di Trieste piuttosto, chesso', che quello di Messina.

E se invece funzionasse, e ne risultase poca pubblicita' ma per tutti? Magari swg ed units avevano ragione? Il problema e' che non vedo cosa di concreto ne verrebbe ai blogger oltre ad una classificazione che e' su un argomento troppo ampio...

E ora invece la butto li. Siamo ad aprile 2007, e se il flame lanciato da me, Aghost e gli altri avesse avuto un seguito di tam-tam talmente ampio che la ricerca si fosse dimostrata un flop pauroso con non piu' di un 2.000, 2500 adesioni che rappresentano praticamente meno dell'uno per cento della blogosfera di 300mila che ho ipotizzato?
E se questo flame avesse invece spinto qualcun altro, magari un'associazione, a fare una ricerca parallela su "che ne pensate delle ricerche con cui si vogliono catalogare i blogger?" (-: Questa e' un analisi da fare con calma e - quantomeno - se dovesse funzionare i risultati potrebbero incuriosirmi seriamente! (-:

Ma ora vediamo di tornare al presente. Leggiamo il seguito all'articolo di Aghost che ha messo in luce il flop di Edelman.
Enrico Marchetto sul suo commento dice che la risposta alla domanda "Perche' i blogger dovrebbero farsi sondare?" e', in pieno stile Rasoio di Occam, "Perche' no?".
Anzitutto rispondere ad una domanda con un altra domanda a mio avviso denota semplicemente una mancanza di argomenti, e so di non essere il solo a ravvisare questo parere, anche perche' alla domanda "Perche' no?" ci sono molte risposte, alcune delle quali gia' largamente espresse (perche' puo' essere l'ennesima manovra di marketing pubblicitario, perche' non sarebbe una ricerca completa ed esaustiva, perche' i dubbi che ci siano sotto manovre di un'azienda che dei sondaggi ha fatto il suo business sono ben radicati, etc.).
Al contrario Enrico Milic, nel suo commento, ha cercato di dare una risposta a questa domanda. Lo apprezzo, perche' almeno si e' messo in gioco.
Cito [e' tratto dal commento all'articolo del blog di Aghost, cosi' nessuno mi picchiera' perche' ho violato la licenza CC (((-: nel caso per tali commenti mando i miei orsi, pronti a riportare le verdure e gli insulti in /dev/null, anche se lo vedo lentamente riempirsi...] perche' secondo Enrico Milic i blogger dovrebbero partecipare:

- perchè il mondo di blogger e loro lettori è spesso mal rappresentato nei media tradizionali. in italia in particolare, non esiste una ricerca di opinione che sia stata concepita e promossa in italia, da gente che vive e scrive nell?internet italiano [...];
E fin qui ci siamo, infatti non critico l'idea di base. (-: Pero' considera che anche le ricerche fatte in paesi anglofoni e compagnia briscola hanno sempre analizzato una nicchia, e fornito - pertanto - risultati di nicchia.
Cavoli persino i tag di Technorati sono risibili! Se io scrivo un articolo in cui parlo di quanto e' bravo il mio orsacchiotto a tenermi caldo mentre digito chi mi vieta di scrivere i tag "terrorismo" "11 settembre" "compleanno" e "cottura delle trenette al pesto"? ((-:

- perchè credo/spero che il questionario e quindi la ?conversazione? tra ricerca e intervistati sia interessante
Beh, perche' no. Interessante per chi? Per altri blogger? Non so quanto... anche se me lo auguro anch'io.

- perchè i blogger possono contribuire a rendere interessante e significativa questa inchiesta, con le loro idee, influenzandola
Si, ma c'e' da dire che rischia di essere una nicchia di pochi blogger e quindi le idee del 90% degli intervistati puo' essere contemporaneamente quella del 30% dei blogger italiani, ed il restante 70% puo' non fregargliene di meno...

- perchè tutti i dati che verranno raccolti nei questionari compilati verranno distribuiti gratuitamente e liberamente on-line. CONSEGUENZA MOLTO IMPORTANTE: quindi non saranno solo swg e gli altri partner a beneficiarne in termini di nuove conoscenze. ma tutti i navigatori
Pero' c'e' anche da dire che - pertanto - al di la' delle utilita' per i blogger, questa ricerca potrebbe (anzi verra': conosciamo tutti l'ambiente italiano) venire utilizzata da altre aziende per spremere marketing anche sull'ambiente blogger italiano...

Dato che non abbiamo la macchina del tempo, purtroppo (il Doctor Who ha da fare in questi giorni) dobbiamo aspettare gli sviluppi. Lasciatemi dire che io resto in attesa (-:

5 commenti:

Anonimo ha detto...

I vair post che si stanno susseguendo in questi giorni e la mia esperienza di ahimè quasi 20 anni di ricerche mi fanno capire che l'iniziativa di SWG ha colto nel segno. Stanno circolando molti commenti, positivi e negativi, sul lavoro da noi proposto.
Comprendo ed accetto il tuo granitico "Chissenefrega" sull'utilità dell'indagine, ognuno ha i suoi punti di vista. A noi comunque pareva e pare tuttora interessante far partire una ricerca "dal basso" o "dalla base" cercando di capire meglio il mondo dei blog. L'obiettivo è proprio di fornire dei risultati che non siano le solite cose che tu hai citato (quanti maschi, quante femmine, ecc. ecc.) per i quali altri sarebbero stati gli strumenti più adatti a partire da una metodologia diversa, da un piano di campionamento probabilistico e non da un'inchiesta aperta all'esterno.
Sono meno d'accordo con te per quanto riguarda l'utilizzo a fini commerciali, per lo meno da parte di SWG e di chi segue il progetto. Per quanto ci riguarda non ti stresseremo con dem di sonniferi o antiacidi, quello è direct marketing, non è il nostro mestiere.
Comunque pensa a quanto può essere importante per un istituto come SWG riuscire a cogliere per tempo dei segnali da una platea innovativa e tecnologicamente avanzata come quella dei bloggers.
Posso concordare con te sui rischi di un abuso dei risultati da parte di terzi malintenzionati, ma tu credi che questi già non ti/ci abbiano inquadrato per benino? in considerazione dello SPAM che mi trovo tutti i giorni nella casella di posta elettronica credo che non abbiano bisogno dei risultati di diarioaperto! (-:
Tornando alle cose serie, i dati verranno ovviamente diffusi in forma anonima in modo che non si possa risalire al rispondente, come previsto dalla normativa sulla privacy.
Lasciaci almeno il beneficio del dubbio e continua a seguire, se hai voglia, lo sviluppo dell'indagine.
Avrei ancora un sacco di cose da dirti, ma non vorrei abusare della tua pazienza e dei tuoi spazi, inoltre certe conversazioni preferisco farle con una buona birra davanti, solo che Siracusa è proprio lontana (-;

Grizzly ha detto...

Mah, diciamo che il "bene o male purche' se ne parli" non e' detto che funziona coi Blog, ma sta funzionando con la ricerca, dato che il polverone mediatico ha attirato l'attenzione di molti.
Su un utilizzo od un possibile sbocco commerciale diretto da parte di swg (attenzione e' ovvio che non parlo di direct marketing da parte di swg, ma della mia paventata ipotesi di rifiniture a pagamento della ricerca, tanto per fare un esempio) quello che non ho digerito [uhm: ci vuole lo spam di un Maalox... (-: ] e' stato (e lo ribadisco) il tono con cui sono state inizialmente accolte le critiche. Quel tono da "lesa maesta'".
BTW come vi ho detto, vi auguro buona fortuna e resto collegato a vedere come andra' a finire (ma senza fornire il mio contributo) dato che la macchina del tempo non e' disponibile. (-:
Di per se l'anonimato ai sensi della legge sulla privacy e' un conto, ma io paventavo invece il rispetto della CC...

[Ah: gli emoticon specularizzati (RPN) alla mancina sono un mio vanto da 14 anni, pertanto per usarli sei tenuto a rispettare la licenza Creative Commons C-: e citare il mio copyright]

Anonimo ha detto...

solo alcune cose rapide... Anzitutto mi sembrate tutti molto ottimisti :)

Da quel che ne so i blog sono certamente piu di 300.000. Solo splinder ne ha quasi 300.000, contando tutte le altre piattaforme e soprattuto il fatto che ogni giorno ne vengono aperti di nuovi, io azzarderei almeno un 400.000.

Dubito molto che il 30% dei blogger aderisca alla ricerca SWG. Sono tantissimi, troppi, e mi sembra una percentuale altamente improbabile.
Se risponde qualche migliaio è già grasso che cola.

Poi guardate che il supposto "polverone" di polemiche sull'iniziativa swg ce lo immaginiamo noi 4 gatti.

Saranno si e no 30 persone in tutto che si sono vagamente interessate alla cosa.

Basta guardare nel mio blog il numero dei commenti, basta guardare i commenti sugli altri blog ma sopratutto sul sito swg-diario aperto: sempre di quattro gatti si tratta.

E finito il "bum" della novità e della notizia su PI l'iniziativa cadrà rapidamente nel dimenticatoio a meno che non ci si inventi qualcosa per farla rimanere a galla.

Se poi i "sondati" sono così pochi come io immagino, mi chiedo che rappresentatività potrà avere quel campione. Secondo me nessuno :)

Ho detto la mia.
Mirate al petto :)

Grizzly ha detto...

Calma & gesso: ho sparato delle cifre solo per pura semplicita' di calcolo (-:
E poi ho anche detto "forse potrete criticarmi, ma una percentuale del 33% dei blogger italiani che partecipa penso che sia *pesantemente* *ottimistica*". Anche perche' non so tu, ma io non credo di avere un 99.995 persone che mi leggono il blog. ((-: Oddio mi piacerebbe q-:

PS: Fra Enrico, Marcello e qualche d'un altro nella blogosfera han girato praticamente tutti quelli di swg. (-: Sta a vedere che alla fine ai noi blogger e' entrata un po' di pubblicita' C-:

Anonimo ha detto...

Sul tono di "lesa maestà" ti posso capire, però come reagiresti se qualcuno giudicasse il tuo lavoro "una stronzata" (scusa il francesismo, ma vedo che sei bene informato e avrai letto anche tu certi post)? Comunque parentesi chiusa. Io non penso assolutamente di arrivare al 33% dei bloggers. Se così fosse farei fare un monumento al blogger ignoto. Anche il concetto di rappresentatività richiamato sovente da Aghost in questa ricerca va molto stretto. Come rappresentare un universo così variegato? Noi abbiamo pensato di farlo chiedendo la collaborazione diretta dei bloggers. Speriamo alla fine del lavoro di conoscere qualcosa di più sui bloggers, su chi li legge, capire quali sono i motivi per cui uno piglia e scrive ad uno sconosciuto (come sto facendo io), come arrivi a fissarti su certi blog di gente che pure non conosci e di cui sai un sacco di confidenze, quali sono le reali motivazioni che spingono il blogger a spendere le notti sul pc piuttosto che a nanna o in discoteca o a fare politica, ecc..
Non so se questo ai bloggers servirà, spero proprio che non ci siano bloggers così meschini da modificare il proprio stile o i propri contenuti al risultato della ricerca, non è nostro mestiere manipolare le opinioni, ma studiarle e cercare di capirle al meglio.
La cosa delle ricerche integrative a pagamento ti giuro che non l'avevamo proprio pensata, se qualcuno ce le richiederà ti darò una percentuale!