Dato che martedi' mattina alle nove ho un impegno improvviso & inderogabile, sono costretto a partire oggi, con arrivo domani in tarda mattinata a Siracusa.
La mattina pero', scorre come sempre [il traghetto (il "Vincenzo Florio" della Tirrenia, tra l'altro) e' in partenza per stasera alle 20, con richiesta di arrivare entro le 18:30-19], perche' prevediamo (io e Maria) di pranzare assieme e partire nel pomeriggio intorno alle 14:30.
La colazione scorre tranquilla, poi viene qualcuno dei cittadini a parlare con Maurizio. La cittadinanza, colpita dal funzionamento della macchina del volontariato della Sicilia, sta cercando di costruire un'associazione di protezione civile locale, e Maurizio (come aveva gia' fatto Nuccio) sta fornendo tutte le informazioni utili su come si costituisce (in questo caso si varia lo statuto, dato che una specie di parvenza di associazione di soccorso di Tornimparte esiste gia' da tempo) l'associazione e come si gestiscono le attivita'. Non e' improbabile un gemellaggio (con la fondazione dell'"Associazione Volontari Citta' di Tornimparte", cosa che comunque ci farebbe un grandissimo piacere); si parla un po' dei servizi che facciamo normalmente, di come loro gestiscono ed hanno gestito in passato i servizi e via discorrendo. Visto il caldo offro un po' di te freddo che e' risultato eccezionale [poco prima di pranzo lascero' anche una bottiglia fresca a D, un amico della popolazione costretto nelle tende/serre; solo da ieri hanno cominciato a sistemare un po' la situazione spargendo dei condizionatori carrellati "Olimpia Splendid" (a occhio dovrebbero essere un bel carico di questo modello), che ci spiega come si vive la situazione: fino alle 8 di mattina si deve stare con la stufa, poi si deve di corsa spegnere la stufa ed accendere il condizionatore, se no nel giro di mezzora ci si ritrova in un corposo bagno di sudore...], poi ci organizziamo per il pranzo. Dato che di domenica c'e' un po' di confusione in piu' (anche perche' molta gente che di settimana lavora adesso invece e' in campo) per cui riusciamo a pranzare intorno alle 14:45. Verso le 15:45, finito il pranzo, partiamo di corsa in direzione Napoli.
Non ho mai fatto la strada verso il porto, Maria un po' la conosce, ma sta di fatto che per miracolo non manco due volte il bivio...
Ora, di mattina avevo chiesto se dovevo avere la copia del fax con la richiesta dei biglietti di viaggio, ma il COC mi aveva comunicato che a) la biglietteria gli risultava chiusa e b) comunque la Tirrenia gli aveva gia' confermato la prenotazione e tutto quanto; in caso di dubbi uno dei regionali (SA) mi da il suo numero di cellulare per qualsiasi evenienza.
Arriviamo a Napoli intorno alle 19, e anzitutto scopro che la biglietteria invece *e'* aperta. Il vigilante mi invita ad andare verso la biglietteria, per il rilascio del documento di viaggio. Chiedo notizie in biglietteria (sono le 19:15), ma la signorina molto gentilmente mi informa che invece non risulta pervenuta nessuna comunicazione da parte del dipartimento.
Sale la preoccupazione. Chiamo il regionale e lo informo, poi chiamo anche Maurizio per dirgli che sono incastonato al porto di Palermo.
Il regionale mi informa che un collega sta salendo di corsa al COM per rimandare il fax, gli esprimo la mia seria preoccupazione ("io rischio di perdere una commessa enorme, se ci sono problemi guardate che faccio autostrada addebitandola al dipartimento e poi si vede, mi raccomando" "Stai tranquillo, lo so con chi ho a che fare, e ti garantisco che il collega e' andato apposta al COM a rimandare il fax di corsa). Intorno alle 19:40 arriva il fax, e mi rilasciano subito il biglietto di imbarco. Richiamo per avvertire che e' tutto a posto e ringraziare, poi salgo a bordo della nave ormai come ultimo mezzo. A bordo aspettiamo un po' per cenare, e ci sediamo fuori sul ponte a guardare un po' il panorama: il Vesuvio che si staglia silenziosamente e' una bella immagine, che ancora mi mancava; intorno all'area vesuviana si intravedono diversi gruppi di nubi da sparo di mortaretti, quando la nave parte anche una lunga serie di fuochi artificiali in lontananza ci fa capire che si tiene qualche manifestazione del cosiddetto "mese mariano" nei dintorni della citta'. Intorno alle nove e mezza ci dirigiamo al self-service per cenare, poi - data la stanchezza - una veloce passeggiata sul ponte e infine ci ritiriamo nelle rispettive cabine.
E a domani con il racconto dell'ultimo giorno...
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