Devo riprendere un po' di arretrati e un po' di notizie sul blog, e in questi giorni mi rifarò (state tranquilli), ma prima, consentitemi di gongolare ripetendo una frase che avevo scritto ben sette anni fa su questo blog:
L'embrione e' vita: e il feto di ventuno settimane e' me%%a!
E mi permetto di ripeterlo perché io non ho nessuna remora a proposito di aborto o di diagnosi pre-impianto, soprattutto perché in uno Stato Civile (a lettere maiuscole) la situazione riguardante l'eventuale fecondazione assistita o la scelta dell'aborto sono scelte personali e ristrette all'ambito familiare.
Il punto è che oltre a pensarla io, così (e non sono comunque il solo, in generale), la pensa così anche la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo di Strasburgo, avendo sentenziato che la normativa italiana in materia di fecondazione assistita è a dir poco strana: non è consentito fare la diagnosi pre-impianto (soprattutto per la fibrosi cistica), e però dopo l'impianto se l'embrione risulta positivo al test, è possibile abortire (procedura dolorosa ed inutile, oltre a rappresentare dei costi che si eviterebbero con la diagnosi pre-impianto).
Vedremo come si muoveranno le cose, ma la legge va cambiata...
AGGIORNAMENTO del 29 agosto 2012
"Avvenire" titola "Sentenza eugenetica". Complimenti, la voglia ed il bisogno di ergersi a unici maestri di moralità fino a mettere la stessa lingua italiana sotto ai piedi è come la MasterCard: "non ha prezzo".
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