La mia auto è un po' troppo datata (classe giugno '97), e risente certamente di alcuni acciacchi a causa dell'età. Per questo nonostante un tagliando ben pianificato l'imprevisto lo devo considerare sempre dietro l'angolo (e non voglio dimenticare quella notte di novembre 2000, quando la Palio Weekend con un mese di vita improvvisamente aveva deciso di mandare in compressione la pompa del servofreno, facendo sì che un mio leggero tocco sul freno per rallentare sulla curva di ritorno da Palazzolo Akreide, dopo il bivio di Noto, divenisse un improvviso inchiodarsi per terra a metà curva: da 80km/h a 0 in quattro secondi netti, e meno male che non c'era nessuno dietro di me, se no mi avrebbe come minimo attraversato passandomi sopra).
Ci sono componenti, inoltre, che purtroppo non danno segnali premonitori, come il circuito di ricarica della batteria dell'auto, basato sull'alternatore. Ed è così che ieri mattina, mentre ci dirigevamo tranquillamente verso la Valle di Fiemme, mi sono fermato al bar e quando siamo risaliti in macchina la batteria, nonostante avesse poco meno di sei mesi di vita (cambiate da me e da mi' madre a marzo), era completamente a terra, tanto da aver chiesto una mano o per partire coi cavetti [che comunque tengo sempre in auto (ah, da un mesetto, a seguito della voglia di farlo e della disavventura di un mio collega che mi ha convinto definitivamente, tengo pure un corposo estintore a polvere in auto)] o per una spinta sulla discesa al volo. Discesa, terza e l'auto riparte. Tutto a posto, ma nel dubbio giriamo l'auto e ritorniamo verso casa, con l'intenzione di capire se ci sono problemi all'alternatore o alla batteria. Durante il tragitto di ritorno il comportamento dell'auto mi fa capire che il problema dovrebbe essere proprio all'alternatore, che sembra riprendersi e staccarsi in momenti totalmente randomici. Tanto randomici che mentre percorriamo l'ultimo tratto di strada per rientrare verso casa (rinviando a una visita in officina nel pomeriggio l'indomani), improvvisamente succede l'imprevisto.
Un imprevisto brutto. Molto brutto: mentre percorro l'ultimo tratto (in salita, peraltro) della galleria "del Forte" sulla Gardesana Occidentale, in prossimità dell'uscita per Cadine e Sopramonte, proprio negli ultimi dieci~quindici metri di galleria, improvvisamente l'auto, che sembrava non riprendere da qualche minuto l'alternatore, muore.
Ho subito la presenza di spirito di abbassare la frizione e approfittare del momento d'inerzia per spingere l'auto il più a bordo possibile, bloccandomi su un piccolo slargo sul bivio stesso, circa cinque metri fuori dallo sbocco della galleria.
In curva.
Visibilità dell'auto da chi esce dalla galleria tendente al "la ho vista un secondo prima di andarci a sbattere contro"...
Mi fiondo fuori, e mentre litigo col telefono cercando di procurare un carro attrezzi(1), metto fuori il triangolo vicino allo sbocco della galleria e poi mi metto sullo sbocco della galleria in giubbetto catarifrangente e baton-rouge segnalando a chi si appresta ad uscire di tenersi largo a sinistra.
E nel farlo, mi rendo finalmente conto di una cosa ben precisa: se la batteria fosse morta anche solo una trentina di metri prima (andavo intorno ai 70km/h, che sono circa 20mt al secondo, quindi parliamo di non più di DUE SECONDI prima) probabilmente non avrei avuto abbastanza inerzia da arrivare ad uscire dalla galleria, e a quel punto mi sarei trovato fermo sulla corsia di marcia di una galleria senza corsia di emergenza... e soprattutto senza possibilità di segnalare il mio arresto in nessun modo, essendo morti, con la batteria, luci, frecce, quattro frecce e altro.
Ecco perché considero che questo tipo di imprevisto avrebbe potuto avere decisamente conseguenze più gravi. Motivo in più per tenere sempre in auto, e sempre attivi, dispositivi vari di segnalazione d'emergenza come non solo il giubetto alta visibilità, ma anche torce e baton-rouge vari...
(1) E con questo articolo voglio tirare le orecchie all'ACI. Perché se chiamo il numero verde dell'ACI quello che voglio, molto probabilmente, è un carro attrezzi. E potrei essere in una situazione complessa, per la quale non ho tempo né possibilità di stare al telefono e sorbirmi un disco pieno zeppo di opzioni. Chiamando il numero 803116, invece, prima mi è stato chiesto se fossi socio o meno, poi una volta premuto il tasto per indicare che non sono un socio, mi è stata proposta una lunga serie di opzioni per conoscere l'ACI e i vantaggi di essere socio. Dopo aver premuto altre due opzioni e provato infine a premere più volte zero (procedura che mi ha rigorosamente mandato in errore il disco, che semplicemente mi riproponeva le opzioni) ho rinunciato, chiamato la guida telefonica e chiesto il numero di un'officina con servizio di carro attrezzi per sms. Io mi auguro sinceramente il passaggio di una semplice normativa (come esiste già in Gran Bretagna o in USA) per cui sia possibile forzare una scavalcatura del disco premendo zero fin dall'inizio.
E in attesa di questa normativa, invito seriamente l'ACI a correggere il loro sistema telefonico nel ricordare che chi chiama, almeno il 90% delle volte, lo fa perché ha bisogno di un carro attrezzi, e almeno un 10% di quelle volte (che fa un 9% delle chiamate) può essere in una situazione complessa e tale che non può restare al telefono ascoltando decine di opzioni da cui scegliere. Una scorciatoia per passare direttamente alla richiesta di un carro attrezzi può snellire di molto le procedure.
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