No, non più "signor presidente", adesso abbiamo un pregiudicato. Che spero abbia la bontà di fare come fece l'ex compare Totò Cuffaro che giunta la condanna definitiva ha dato una lezione di umiltà che, sinceramente, non si aspettava nessuno.
Lo spero, ma temo che non sarà così.
PS: E dato che il progetto di ricostruire il partito continua, ma soprattutto dato che un deputato e/o un senatore della repubblica non ha bisogno di autorizzazione per incontrare un carcerato (anche se "agli arresti domiciliari", perché non cambia lo status), sono abbastanza sicuro che sarà questa la sua scelta, piuttosto che l'affidamento ai servizi sociali. Lo scopo indubbiamente è comunque di continuare ad operare tirando i fili dietro le quinte, e dubito che il condannato in via definitiva sia disposto a farsi da parte e cominci a vivere da bravo pensionato ultrasettantenne... per carità: segno di grande energia, ma non so quanto positiva per l'Italia in crisi.
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