giovedì 30 gennaio 2014

Monumento all'imbranataggine al Circo Massimo

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Alla vostra sinistra l'opera dell'artista Francesco Visalli, intitolabile secondo me "Amici miei al Circo Massimo". Il risultato? Che dopo DUE MESI in cui è rimasto lì senza che nessuno si accorgesse che era un'installazione totalmente abusiva, quando finalmente ne parlano tutti i giornali, subito il comune di Roma si impegna a rimuovere velocemente (come potete vedere alla vostra destra) l'affare di metallo che l'artista ha posto in uno dei luoghi più belli d'Italia anche come denuncia del fatto che nessuno si accorge di questi scempi.
E il comune promette una multa, almeno per pagare le spese di rimozione. Sono d'accordissimo con il comune: le spese di rimozione devono essere pagate di propria tasca dai responsabili. No, non dall'artista e da suo team che ha fatto questo bel lavoro, che invece secondo me non deve essere chiamato a risponderne in nessuna sede, bensì di tasca propria dal sindaco, dal responsabile ai beni culturali, dal comandante della polizia municipale, e in generale da tutti quegli organismi che sono chiamati a vigilare affinché queste cose non succedano. Che pagassero anche l'occupazione abusiva di suolo pubblico per oltre due mesi, così forse impareranno anche loro che fare il loro lavoro non è solo un diritto ma anche un dovere, serio.

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