giovedì 19 novembre 2015

Vita da Tecnico 2x07 - Chi ne capisce



Il sole del tramonto spandeva i suoi raggi sugli alberi e sulle case, filtrando dalle nuvole le cui tinte variavano dal grigio al rossastro.
Era un magnifico tramonto in alta definizione a 32 bitplane!
[♪♫♪]
Ciao a tutti, sono Grizzly, quello che come tutti… no: vi racconto una storia.
Torniamo indietro di qualche anno: festa di laurea della ex di un caro amico, siamo tutti invitati in quella che pensiamo, conoscendola, una semplice serata tra amici per un aperitivo o un aperi-cena, e invece troviamo tutto il parentado (e solo per un colpo di fortuna mi son messo la cravatta).
Ora, sapete come funzionano queste serate, no? Si creano tanti capannelli di gente: chi qua, chi la, chi in giardino, chi in terrazzo, e si parla del più e del meno.
Per un bel po’: da quando siamo arrivati è passata più di un’ora. E in quell’ora tutti quanti abbiamo notato una cosa. Una cosa che – in qualche modo – sembra stonare.
Perché il padre, per farle un regalo, le ha comprato un nuovo computer fisso, con cui finalmente sostituire quel vecchissimo consumatissimo portatile, che sta letteralmente tenendo su con lo spago, il nastro adesivo e gli stuzzicadenti… (ecco, probabilmente l’aveva comprato di seconda mano da McGyver!)
Comunque diverse persone presenti – che mi conoscono *da* *anni* – mi guardano con sempre maggiore insistenza, indicandomi costantemente con lo sguardo il padre e l’amico del padre, dato che i due hanno spacchettato il case, il monitor 17 pollici… (CRT. Ok: andiamo indietro di UN BEL PO’ di anni!) … il kit di casse 5.1 e una quantità abnorme di cavi.
E da OLTRE UN’ORA stanno letteralmente *affogando* in quei cavi! E sono arrivati a collegare praticamente solo il monitor alla ciabatta, che peraltro non è ancora attaccata al muro…
Pur essendo sabato, pur essendo stanco dopo una settimana di lavoro e *soprattutto* pur non avendolo venduto io quel benedetto computer, visto che tutti mi stanno guardando con un’espressione tipo cani bastonati, finalmente mi avvicino: «Ehm, ragazzi, per caso vi serve una mano?»
Il padre mi guarda, torvo, spostando nel frattempo un cavo che cercava di impiccarlo: «No, tranquillo: in fondo me l’ha venduto lui, quindi è giusto che me lo monti, anche!» mentre l’amico/venditore guarda sconsolato il mucchio di componenti sparsi in giro, sorseggiando mestamente da un bicchiere di plastica pieno di spumante.
«Ah beh, ci mancherebbe: fate pure, allora» e penso di aver evitato qualsiasi problema.
Ma non ho considerato lo spirito trollesco del padre che, siccome usa il PC da circa sei mesi, ha anche la faccia tosta di apostrofarmi, parlando col suo amico, ma facendosi sentire da tutti e con un tono di voce di palese sufficienza: «Eh: tanto oggi ne capiamo tutti di computer!»
Cadde il silenzio, e io sorrisi (o forse proprio scoppiai a ridere mentre uscivo in giardino: non ricordo), fatto sta che dopo un’altra ora finalmente il computer venne acceso (mentre loro ancora litigavano con la stampante e le casse non erano collegate), affinché il padre potesse lanciare il… (quanti ricordi: vabbè dai, era carino!) … demo della Matrox-G400 con la fatina.
Comunque per fortuna i tempi sono cambiati, e adesso veramente tutti ne capiscono di computer: ciao a tutti, e alla prossima!

Poi, mentre tutti erano in salotto a guardare il demo, in mezzo al coro di “ooohh” e “aaahh”, conclusi con voce abbastanza forte da farmi sentire bene: «Chissà perché tutto questo  non mi dice nulla… mah: forse perché sono DIECI ANNI che lo faccio per lavoro!»

0 commenti: