domenica 19 gennaio 2020

VLOG 302: Volo 232 - Atterraggio di emergenza, la mia analisi



Benvenuti a bordo, viaggiatori: io sono Grizzly.
Oggi voglio consigliarvi un film, un film per la TV che può essere guardato con tutta la famiglia, però considerate che non è un film da guardare "a cuor leggero" con i bambini… diciamo che è un film da «bollino giallo» in cui la presenza dei bambini ci può stare, però assieme ai genitori, assieme a delle persone adulte… perché l'argomento che tratta e le immagini che sono presenti sono un tantino forti, e quindi è una situazione da «prendere con le dovute pinze» per così dire.
Il film ci racconta di un grave incidente aereo, ma non ci racconta dell'incidente aereo dal punto di vista delle indagini, di che cosa è successo, di quali sono state le cause, di quali sono stati gli eventuali atti di eroismo, ma ci racconta in maniera molto cruda una cosa realmente accaduta alcuni anni fa, un incidente aereo non tanto "dal lato dell'incidente aereo", quanto dal lato della "macchina dei soccorsi".
Essendo un film tratto da fatti realmente accaduti, in alcune parti - ovviamente - è stato romanzato, ma in altre parti (che sembrano - veramente - romanzate: delle cose che sembrano "appiccicate lì" a caso) ci racconta - invece - le cose che sono successe realmente in quei terribili momenti.
E soprattutto, come ripeto, non va ad approfondire il discorso dell'incidente aereo: ci va a raccontare invece il funzionamento della macchina dei soccorsi, ci va a raccontare quello che è il funzionamento di… la chiameremo in Italia "la macchina della protezione civile", e ve lo voglio consigliare proprio perché non solo questo film è molto realistico nel raccontare il funzionamento dei soccorsi, ma perché rappresenta un importante esempio di gestione della macchina dei soccorsi che - ad oggi - viene portato come esempio positivo nella gestione di un grande disastro, per cui benvenuti in questo episodio di Diario di Viaggio on the road!
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“Volo 232: atterraggio di emergenza” è un film per la TV del 1992 di Lamont Johnson.
Lamont Johnson è stato un prolifico regista di serie TV e di film per la TV, con all'attivo tantissime produzioni, e questa produzione nacque con l'idea di creare un tributo agli abitanti e ai soccorritori di Sioux City, questa piccola cittadina dell'Iowa con un piccolo aeroporto che il 19 luglio del 1989 mostrò di essere perfettamente in grado di gestire una grossissima emergenza.
Ora, tutto comincia con un volo della United Airlines, un DC-10 partito da Denver che deve andare a Filadelfia (ma dovrà prima fare scalo a Chicago) e sta volando proprio in prossimità di Sioux City e dell'aeroporto di Sioux City, quando subisce un guasto catastrofico: c'è stata un'esplosione a bordo e, dopo aver determinato che è impossibile controllare l'aereo, il capitano Haynes (che - tra l'altro - nel film è interpretato dall'attore Charlton Heston) decide di procedere con un atterraggio di emergenza, e gli viene indicato che l'aeroporto più vicino in grado di accogliere un DC-10 è quello di Sioux City, nell'Iowa; quando c'è stato l'incidente si trova ancora a una quarantina di miglia dall'aeroporto, e quindi decidono di puntare verso quell'aeroporto.
Sioux City è un piccolo aeroporto di campagna: la pista più lunga è "lunga" solo 3mila metri, ma comunque decidono di puntare per quell'aeroporto, decidono quindi di cominciare tutte le procedure, e noi vediamo (nel film) non tanto quella che è la situazione di pericolo che si è generata, quanto - soprattutto - vediamo la storia di Sioux City e dei soccorritori di Sioux City: la storia di come nasce il Comitato di gestione delle grandi emergenze, di come fanno queste esercitazioni, che - per molti - sembrano anche una noia, cosa inutile, ma questo vuole invece evidenziarci QUANTO fare costanti esercitazioni sia una cosa importantissima per i comitati di soccorso, perché è solo con le esercitazioni che si impara a gestire le situazioni di emergenza.
Il DC-10 ha 296 persone a bordo, tra passeggeri (285) e membri dell'equipaggio (11); durante le manovre di avvicinamento, in cabina entra uno dei passeggeri, che è un collaudatore ed istruttore di DC-10, che dà una mano allo staff di pilotaggio nella situazione.
Vediamo una cosa, una scenetta che sembra quasi una parentesi comica: a un certo punto l'istruttore dice al capitano:
-Ragazzi, vi dico una cosa: quando abbiamo finito, andiamo tutti a farci una bella birra!
E il capitano che risponde:
-Ah guarda: io non bevo, ma ho DECISAMENTE intenzione di farmene una, stavolta!
Sembra una parentesi comica, sembra una di quelle cose che vengono introdotte per sdrammatizzare la situazione, invece proprio questa scena è tratta da quello che è stato effettivamente registrato dal Registratore di Voce di Cabina [scatola nera CVR, ndG] per mostrarci come il capitano Haynes è riuscito a mantenere non solo il sangue freddo, ma anche una forma di humour britannico: disse *veramente* questa frase nella cabina di pilotaggio.
E si vede questa capacità di mantenere la calma e il sangue freddo, e questa punta di humour britannico anche nella conversazione "conclusiva" con la torre di controllo, quando la torre di controllo gli annuncia di essere "autorizzato ad atterrare su qualunque pista", e il comandante gli risponde:
-Beh, vorremmo essere precisi e centrare la nostra pista!
Di nuovo: una frase che sembra messa lì per far sorridere lo spettatore e che - invece - è una frase che *realmente* il comandante disse alla torre di controllo di Sioux City.
Però ci sono anche questi piccoli gesti che mostrano anche la consapevolezza del comandante di essere in una situazione disperata.
C'è l'ATC che spiega come fare la manovra di avvicinamento spostandosi sulla sinistra "per tenersi lontani dalla città", e il capitano che - infatti - annuncia:
-Sì, sì: qualunque cosa per restare lontani dalla città.
Perché - comunque - il capitano ha capito che l'aereo è pressoché spacciato.
Poi abbiamo quest'atterraggio: difficile, complesso e in cui delle immagini che vediamo nel film sono VERE IMMAGINI di quest'atterraggio disastroso, che è avvenuto a Sioux City, vere immagini girate dalle troupe televisive che si trovavano sul posto quando si diffuse la notizia che l'aereo stava per atterrare in quell'aeroporto.
E quello che vediamo non è tanto l'aereo che sbatte a terra ed esplode… ok: ci sono queste scene ma, principalmente, quello che vediamo è la reazione dei soccorritori, che sono attoniti, senza parole, ma che SUBITO comunque si mettono in gioco, subito comunque cominciano a cercare di operare per cercare di salvare il salvabile; vediamo il sollievo dei soccorritori quando cominciano a trovare dei superstiti.
C'è un'altra scena che sembra infilata lì per romanzare, che invece anche questa era stata raccontata dall'assistente di terra (Sam qualcosa): va con il mezzo in fondo alla pista per verificare se le antenne sono a posto, se è successo qualcosa, e incontra una serie di superstiti. Comincia a soccorrere queste persone e fu lui a raccontare di aver incontrato una persona che aveva qualche costola rotta, e pensava di avere un infarto in corso.
Lo tranquillizza e gli dice:
-Sono solo due costole rotte, quindi vada con gli altri, non si preoccupi.
E questo signore gli dice:
-Va bene, grazie sergente.
E però che si è chiesto:
-E come faceva a sapere che ero un sergente?
Piccole grandi scene che ci mostrano il funzionamento di una macchina dei soccorsi, che non è la macchina dei soccorsi di un film eroistico, in cui tutti sono perfetti al millimetro, in cui tutto funziona e tutti quanti si salvano.
Una macchina dei soccorsi che ha intoppi, una macchina dei soccorsi che cerca di spegnere un incendio, quando cominciano a esplodere le bombole dell'ossigeno (tradotto malissimo in "i cilindri dell'ossigeno", perché "bombola dell'ossigeno" in inglese si dice "oxygen cylinder").
L'acqua che finisce: resta il liquido schiumogeno, ma il liquido schiumogeno va mescolato all'acqua, non lo si può semplicemente lanciare sulle fiamme… e i pompieri che rimangono senz'acqua.
È questo che rende il realismo delle scene che abbiamo davanti: il realismo che si conclude con 110 passeggeri e un assistente di volo che sono morti, che si conclude con i soccorritori stanchi, con i soccorritori provati, ma che sono riusciti a smistare tutti i feriti in meno di un'ora: la dimostrazione del perfetto funzionamento di una macchina dei soccorsi.
Questo film ci dà molti messaggi positivi, molti messaggi che concernono la solidarietà, la capacità di sapersi mettere in gioco, la capacità di sapersi coordinare, la capacità di costruire una macchina dei soccorsi perfettamente oleata e che funziona a puntino, che - nonostante gli intoppi che si possono incontrare sulle comunicazioni, sulla mancanza di acqua, sul movimento dei mezzi, sulle cose che vediamo già all'inizio del film, durante le esercitazioni; sulle cose che vediamo durante l'emergenza vera e propria; sulla disperazione dei soccorritori che non sono riusciti a salvare qualcuno in più.
È un film molto crudo, come ripeto romanzato in alcune parti, perché vuole essere un po' un tributo - appunto - ai soccorritori, agli eroi di Sioux City; un po' un tributo alla macchina dei soccorsi, alla macchina della "difesa civile" (come viene detto nel film), che è quella che si chiama, in Europa, la macchina della protezione civile: questo semplicemente perché in inglese non esiste la "civil protection", la protezione civile è chiamata "civil defense"; in Europa la protezione civile si chiama - appunto - protezione civile, ma il funzionamento è lo stesso, il principio alla base è lo stesso, è la stessa macchina dei soccorsi. Il concetto è proprio quello di far funzionare la macchina dei soccorsi.
È un film che consiglio di guardare con la famiglia; come ripeto è un film "da bollino giallo", è un film che ogni tanto passa in televisione, però se vi capita di trovarlo (non so: nel cestone del supermercato), vi consiglio veramente di prenderlo, perché è un film che merita di essere guardato. È un film che insegna moltissime cose sulla solidarietà e sul modo di gestire una situazione di emergenza.
Voi che cosa mi raccontate? Avete visto questo film?
Stiamo parlando degli anni '90, in cui andavano molto di moda questa serie di film "catastrofici" in cui l'eroe riesce a salvare tutti quanti; questo è un film molto diverso, perché ci racconta - appunto - di veri eroi che non sono le persone perfette che salvano tutti quanti, ma sono persone come noi che cercano di fare il possibile per salvare più persone possibili, e quindi è un film che trovo molto interessante per l'argomento trattato e per il modo molto realistico e crudo di trattare l'argomento.
Voi l'avete visto? Ve lo ricordate? Avete fatto caso, magari siete appassionati di Charlton Heston e - quindi - avete visto questo film, perché è questo film particolare in cui partecipa anche quest'attore?
Oppure non lo conoscevate, l'avete solo sentito nominare? Vi ricordavate - magari - del caso del volo 232, magari avete visto uno dei documentari di "Air Crash Investigation" o qualcosa del genere, che hanno comunque trattato proprio del volo 232 della United Airlines?
Oppure avete in mente qualche altro film che ha trattato di un incidente aereo simile, o di una situazione similare, basato su fatti realmente accaduti, che mi vorreste segnalare? Che - magari - è romanzato, però racconta in maniera abbastanza funzionale qual è stata la storia dell'emergenza e dei soccorsi? Parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Bene: anche oggi ho concluso; come sempre vi ringrazio per essere arrivati in fondo al vlog: vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto, se vi ho fatto conoscere un film catastrofico ma un po' diverso dal classico cliché dei film catastrofici - allora vi invito a mettere pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su WhatsApp o Telegram: magari con i vostri amici che sono appassionati di film catastrofici, o con i vostri amici che sono appassionati di soccorso e video di protezione civile, potrebbero trovarlo molto, molto interessante!
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ che ci piace così tanto, e assieme al profumo di nuovo iscritto, visto che ho realizzato (e realizzo) anche video che parlano di attività di protezione civile, di attività di soccorso, di come fare le chiamate di emergenza etc. questo Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ può anche contribuire a migliorare la gestione dell'emergenza, e quindi pensateci!
Inoltre, se seguite il mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video, e ricevere occasionalmente piccole curiosità e dietro le quinte riguardo ai video che devo realizzare.
Infine se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi su #DdVotr, potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Io sono Grizzly e questo è tutto, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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