domenica 21 febbraio 2021

VLOG 354: Guidare un treno con l'uomo morto



Benvenuti, viaggiatori: io sono Grizzly.
in un precedente episodio di #DdVotr (episodio che trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda qua in alto) ho parlato del Freno di Emergenza, dell'Apertura di Emergenza e di UN ALTRO dispositivo di sicurezza per i convogli ferroviari (non vi faccio spoiler, così se non avete visto quell'episodio, potete comunque seguirlo con calma): questi dispositivi servono in caso di emergenza e permettono all'utente di segnalare una situazione di emergenza o di pericolo.
Ma che cosa succederebbe se, a bordo di un convoglio ferroviario, ci fosse un'emergenza un pochino più complessa? Per esempio se il conducente (il «macchinista») dovesse avere un malore, mentre il treno si sta muovendo, mentre - magari - il treno ha assunto velocità? E quindi se - improvvisamente - non c'è nessuno in grado di fermare il treno? In quel caso, che cosa succederebbe?
Ne parliamo oggi, in questo nuovo episodio di Diario di Viaggio on the road… cominciamo: sigla!
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Dispositivi come il Freno di Emergenza o l'Apertura di Emergenza sono considerati dispositivi di sicurezza «passivi», perché hanno bisogno dell'intervento dell'utente per attivarsi: quindi se c'è l'utente che vede che c'è una situazione di pericolo o di emergenza e attiva uno di questi dispositivi, allora il dispositivo farà il suo lavoro.
Il problema è quando non c'è un utente che può attivare un dispositivo di sicurezza, per esempio se il conducente dovesse avere un malore e quindi non essere in grado di far fermare il treno; e allora che cosa succede: che il treno va avanti all'infinito?
Beh: no, ovviamente!
Anzitutto - nell'ambito ferroviario - abbiamo i semafori, così come sull'ambito stradale, solo che nell'ambito ferroviario non si può semplicemente passare un semaforo rosso: ogni volta che si supera un semaforo rosso, suona un allarme nella cabina di guida e il conducente avrà un brevissimo time out (generalmente un paio di secondi) per «annullare» questo allarme. Se non lo farà, il treno si fermerà, perché entrerà in funzione - attivamente - il freno di emergenza: questo è uno dei «dispositivi di sicurezza attiva» di base; questa tipologia di semaforo rosso si definisce “Rosso Permissivo”: è rosso, ma consente al conducente di superarlo.
Ovviamente questo non significa che "il conducente trova una sfilza di semafori rossi, li supera tutti premendo sempre il pulsante"!
Infatti ogni volta dovrà contattare la sala operativa, comunicare quello che è successo… oppure potrebbe essere la sala operativa a comunicare - per esempio - che il semaforo è guasto e quindi di passare e annullare l'allarme; ma (per esempio soprattutto nell'ambito delle metropolitane) vi è un'altra tipologia di semaforo rosso in cui, quando il semaforo è rosso, non c'è solo il semaforo ma inoltre - accanto alle rotaie - si alza materialmente una sbarra di metallo.
Qualora il conducente dovesse superare il semaforo rosso di questo genere, questa sbarra di metallo si trova all'altezza giusta per intercettare una leva che c'è sotto il treno (in prossimità delle ruote) e colpire questa leva e ruotarla: questa leva è un rubinetto che apre la pressione all'impianto frenante, facendo scaricare immediatamente tutta la pressione dall'impianto frenante.
Ora, l'impianto frenante dei treni funziona a pressione d'aria ma - per essere più precisi - funziona a depressione d'aria: finché c'è pressione, i freni si aprono e le ganasce NON sono sulle ruote, ma nel momento in cui la pressione manca le ganasce - meccanicamente - si chiudono sulle ruote: è un OVVIO meccanismo di sicurezza, perché se una carrozza dovesse sganciarsi dal convoglio, il fatto di avere l'impianto frenante completamente senza pressione comporterà naturalmente la frenata; ed ecco che - in questo caso - il conducente dovesse aver superato il semaforo rosso, non gli basterà semplicemente "premere un pulsante per continuare": dovrà attendere che il treno si fermi, scendere e materialmente riportare in posizione di riposo questa leva.
Questa tipologia di segnare rosso si definisce “Rosso Non Permissivo” e, per esempio, è il segnale rosso che si attiva quando si attiva, in una stazione della metropolitana, l'Allarme di Stazione.
Ovviamente (specie per i treni a “lunga percorrenza”) non si può semplicemente sperare nel successivo semaforo, qualora il macchinista, il conducente, dovesse avere un malore: un ulteriore dispositivo di sicurezza - estremamente semplice - è un meccanismo che rileva il peso della mano del conducente sulla leva di consenso all'accelerazione: il conducente - infatti - non può mai togliere la mano da questa leva (dal manettino di accelerazione) perché, nel momento in cui lo facesse, IMMEDIATEMENTE si toglierebbe consenso alla consolle di comando ed entrerebbe in funzione la frenatura di emergenza.
Viene quindi la domanda: ‘Ok. Ma che succede se il conducente ha un malore e sviene cadendo di peso esattamente sul manettino e, quindi, continuando a schiacciarlo?’
Oltre a questo dispositivo, che è un dispositivo di sicurezza meramente meccanico, c'è un altro meccanismo di sicurezza, che funziona a cadenza regolare.
Ora, nei treni a lunga percorrenza, per evitare di disturbare il conducente, il funzionamento di solito avviene con una cadenza per esempio ogni 5/10 minuti, mentre nei treni che devono svolgere un servizio più breve (devono fare moltissime fermate, come per esempio le metropolitane) può intervenire anche ogni 30~40 secondi: si chiama Dispositivo di Vigilanza del Conducente.
Si tratta di una spia che si accende, sul quadro comandi, ogni tot di tempo (per l'appunto ogni 30~40 secondi, oppure ogni 5~10 minuti): nel momento in cui questa spia si accende, il conducente deve agire con un gesto ben preciso, per esempio la pressione di un pulsante (oppure di un pedale), se non lo fa entro un tempo molto breve (generalmente un paio di secondi) allora comincia a suonare un allarme, ma anche quando suona questo allarme, il conducente ha ancora un altro paio di secondi per intervenire (pressione del tasto o pressione del pedale); superati ANCHE questi due secondi, quindi superati quattro secondi senza essere intervenuto, automaticamente entra in funzione la frenata di emergenza.
Ovviamente nel momento in cui entrasse in funzione la frenata di emergenza, sarebbe tolto il consenso alla consolle di comando e, sino a quando il treno non si ferma, non è possibile effettuare più nessun comando.
L'insieme dei dispositivi che controllano la vigilanza del conducente viaggiano sotto il molto amichevole nome di Uomo Morto (dall'inglese “Dead Man Switch”: letteralmente - appunto - “Interruttore dell'Uomo Morto”); ovviamente vi sono ulteriori meccanismi di sicurezza: per esempio sui treni automatici (con porte automatiche) cercare di mettere il «Consenso Marcia» con le porte aperte provocherà - di nuovo - l'intervento dell'Uomo Morto, ragione per la quale non è molto semplice guidare un treno (per così dire), non è come un auto:
  • si gira una chiave
  • si mette la prima
e il treno parte!
Ci sono una serie di manovre un pochino più precise da andare a fare.
Questi erano i principali dispositivi di sicurezza attiva a bordo dei convogli ferroviari, tra le altre cose - nell'ambito industriale - in molti ambiti dove ci sono dei «lavori ciclici» si utilizzano dei meccanismi similari all'Uomo Morto (appunto dei «Dead Man Switch»: dei dispositivi di controllo di vigilanza dell'operatore che sta lavorando sul ciclo) proprio per verificare che la persona che c'è davanti, a controllare il ciclo, sia una persona vigile.
Voi cosa mi dite? Eravate a conoscenza dell'esistenza di questi dispositivi? Oppure pensavate che, in caso di emergenza, dovesse accorgersi qualcuno della situazione di emergenza?
Avete curiosità su altri dispositivi di sicurezza, per quanto concerne il trasporto ferroviario (o altri trasporti, come bus, tram… non so: aerei!), ci sono altri dubbi, altre curiosità?
Parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Anche oggi siamo giunti in fondo al vlog; se sono riuscito a farvi conoscere qualcosa di utile, o interessante, come sempre vi invito a mettere pollice-in-alto e condividere con i vostri amici, anche su Whatsapp, Telegram e le altre app social, in particolar modo con i vostri amici pendolari: potrebbero essere un pochino più tranquilli a sapere che ci sono dei dispositivi di sicurezza che vigilano sui loro viaggi! 😂
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Io sono Grizzly e questo è tutto, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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