domenica 19 dicembre 2021

VLOG 388: Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (film del 1971)



Benvenuti viaggiatori: io sono Grizzly.
Oggi parliamo del film “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, un film di Mel Stuart del 1971 con Gene Wilder.
Il film, realizzato con un budget piuttosto limitato, è comunque riuscito ad incorporare tantissime cose veramente molto simpatiche: condensa l'avventura raccontata da Roald Dahl nel romanzo in circa 96 minuti (come direbbe il buon Synergo: un Exorciccio medio) e - pur rifacendosi moltissimo al romanzo - alcune cose le ha cambiate o, in qualche modo, stravolte completamente, principalmente - anche - per necessità di realizzazione al periodo: per esempio, nel caso della stanza di Veruca, nel romanzo abbiamo gli scoiattoli, in questo film - invece - abbiamo le oche che fanno le uova d'oro, forse per la difficoltà a realizzare qualcosa con gli scoiattoli nel periodo.
Bene: oggi voglio analizzare questo film con voi, in questo nuovo episodio di Diario di Viaggio on the road
[🎵🎶]

Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, lui è Kent (la mia decorazione festiva) ed entrambi siamo Grandi Esperti di Cioccolato! In particolar modo Kent, che è un Mug-Bear: mi è stato regalato assieme a una tazza (perfetta per bere la cioccolata calda), dunque siamo i due più adatti a parlarvi di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato: film di Mel Stuart del 1971 con Gene Wilder…
E sì: stiamo parlando di un film che è più vecchio di me! È difficile da credere, ma ci sono cose che sono anche più vecchie di me…
Prima di continuare: OVVIAMENTE FARÒ SPOILER
Per cui, se non avete visto Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, andate a vederlo perché è un film bellissimo, e soprattutto perché così apprezzerete ancora di più la quantità esorbitante di mème (o meme, o memé) di Gene Wilder che assume la posa.
Comunque parliamo del film, cominciamo con una velocissima curiosità: sì, sappiamo che i nonni sono bloccati a letto da vent'anni, quindi la domanda (da adulti) che ci sorge spontanea è:
-Ma questi come fanno ad andare in bagno?
Soprattutto in considerazione del fatto che sono diversi anni che mangiano cavolo lesso a tutti i pasti (per cui: auguri!) e, in un certo senso, ci risponde il buon Cinemasins, facendoci notare che… sotto al letto è inquadrato un vaso da notte!

Comunque cominciamo la nostra analisi nei quattro punti, e cominciamo dal punto primo, positivo: la povertà della famiglia di Charlie Bucket ci viene presentata con una delicatissima dolcezza.
Sono tanti piccoli gesti che ci fanno capire non solo la situazione di indigenza della famiglia, ma anche la grandissima purezza d'animo di Charlie; abbiamo Charlie che decide di dividere una pagnotta con la famiglia (ottenuta grazie alla sua prima paga), che decide - addirittura - di pagare il tabacco del nonno! Lo capiamo subito: Charlie è un animo puro.
Anche la madre vuole essere un grandissimo sostegno nei suoi confronti, e lo sprona, lo spinge ad essere sempre se stesso, a non negare mai quello che è… anche se - però - la madre, in qualche punto, lo invita anche a non credere troppo ai sogni, e - forse - questo è sbagliato: insomma, è un bambino: ha anche pieno diritto di sognare!

Punto numero 2, negativo: il cattivo, il «signor Slugworth» (che poi scopriamo essere «Wilkinson»: un collaboratore di Willy Wonka).
D'accordo che vuole essere l'idea di un villain costruito in qualche modo, ma lascia moltissimi dubbi come viene presentato nell'ambito cinematografico, visto che GUARDA CASO Slugworth è sempre presente nel posto giusto al momento giusto: un bambino trova il biglietto d'oro e, dopo pochi minuti, ecco Slugworth che - subito - lo prende sotto la sua ala protettiva per dirgli qualcosa.
Ma… nessuno si insospettisce? Nessuno si fa questa domanda: nessuno si chiede com'è possibile che tutti quanti stanno cercando questi biglietti d'oro, non si sa dove sono ma Slugworth SA ESATTAMENTE dove si trovano, anche se potrebbero essere in qualsiasi parte del mondo?

Punto numero 3, positivo: Gene Wilder incarna - veramente - il perfetto Willy Wonka, il perfetto ‘cioccolataio rumoroso’, il perfetto personaggio: la macchietta comica a livello grottesco, eppure che riesce ad essere quella persona entusiasta di fare il suo lavoro, entusiasta di fare il fabbricante di cioccolato, che dà quest'idea di essere anche un po' folle.
È un personaggio inquadrato benissimo e - secondo me - è una grandissima prova attoriale di Gene Wilder.

Punto numero 4, secondo me negativo: aver voluto introdurre a tutti i costi la violazione della regola.
Questo discorso nel romanzo non lo vediamo: vediamo semplicemente che c'è la visita dei ragazzi e, solo alla fine, scopriamo che non aver violato nessuna regola ha portato ad una particolarissima sorpresa finale.
E questo è molto bello, perché dà quella parte di «finale inatteso», perché sino a quando stiamo leggendo le avventure e le peripezie che capitano ai ragazzini, sappiamo che ognuno di loro “guadagna” una importante lezione di vita; ma - sino alla fine - ci chiediamo un po' quale potrebbe essere la lezione di vita di Charlie, che è una persona dall'animo così puro? Mentre voler portare per forza la violazione della regola, e la reazione (anche un po' telefonata) di Charlie che - alla fine - decide di lasciare la caramella Succhia Succhia Che Mai Si Consuma…
(che nel romanzo, se non ricordo male, si chiamava Confetti Senza Confini… comunque quella lì)
… di non concederla a Slugworth, è un modo di mostrare ancora un po' (se non l'avessimo notato) la purezza d'animo di Charlie, ma in realtà abbiamo già notato la purezza d'animo di Charlie lungo tutto il racconto e - secondo me - questo aver voluto mettere questa regola di non toccare nulla e, quindi, poi andare nel laboratorio a bere la Bevanda Che Ti Fa Volare… mah! Non lo so: non mi ha convinto al 100%
Tra l'altro piccola curiosità: la Bevanda che ti fa bere fino a farti volare esiste nel romanzo (è citata, anche se nessuno dei bambini la prova) ed è anche vero che per liberarsi dal gas della bevanda è necessario ruttare.
Insomma questi - secondo me - erano quattro punti (due positivi e due negativi) sul film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971; ora tocca a voi: voi che mi dite?
Avete visto questo film? L'avete visto molto tempo fa, e ve lo ricordate vagamente? L'avete recuperato da poco?
Siete d'accordo con me su questi due punti positivi e su questi due negativi? Ci sono altri punti che avete notato, che potrebbero essere visti come punti positivi o come punti negativi?
Vi piace il cioccolato? Avete apprezzato questo film? Apprezzereste del cioccolato dopo aver guardato questo film, o avete guardato questo film sorseggiando una buona cioccolata calda?
Non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Come sempre vi ringrazio per essere arrivati in fondo a questo vlog per il Dolce Dicembre, se sono riuscito a farvi notare delle cose interessanti sul film, o se non conoscevate il film e vi ho incuriositi abbastanza da spingervi a guardarlo, allora - come sempre - pollice-in-alto e condividete con gli amici, anche su WhatsApp, Telegram e le altre app social, anche se potreste sempre condividere l'idea di: prendere una tazza di cioccolata calda assieme e guardare il film assieme con gli amici (che è una cosa molto simpatica, anche da fare con i bambini).
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Infine segnalatemi in un commento se vi piacerebbe che io trattassi qualche argomento particolare su #DdVotr
Io sono Grizzly, lui è Kent, entrambi vi diciamo - ancora - "BUONE FESTE!", grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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