mercoledì 9 luglio 2008

Caldo, caldo, caldo e ancora calda

(... la stagione!)
Quando ieri pomeriggio sono uscito da casa alle 14:30 per scendere in Ortigia, la visione del termometro dell'ufficio che annunciava una temperatura esterna di 42.5 gradi non e' stata piacevole. Io vado in giro con il gilet multitasche da lavoro, e mentre da una parte e' certamente poco piacevole girare con abiti inutili, c'e' anche da dire che con queste temperature sahariane sarebbe meglio coprirsi. Non sto scherzando: grazie alla giacca avevo la schiena perfettamente asciutta, e le uniche parti del corpo che mi stavano sudando erano le braccia e la faccia, guardacaso proprio le parti scoperte del corpo. In questi frangenti, infatti, noi dovremmo prendere l'esempio da chi vive e lavori in paesi tropicali o desertici, in cui si deve convivere con temperature paurosamente superiori; l'esempio di evitare di scoprire le parti del corpo (cio che e' scoperto e' esposto al sole, suda e ci fa perdere liquidi): non dico magari di prendere l'esempio dei Tuareg che si corpono con abiti di lana [la lana e' un ottimo isolante, anche dal caldo... pensateci: fuori dal corpo fanno 60 e passa gradi, dentro al massimo 37-38... chiamateli scemi!), anche se ad esempio esistono camicie ed abiti in "lana estiva" (sono in fibra di lana molto leggera, e hanno le proprieta' isolanti degli abiti "desertici"). E' importante bere molti liquidi, magari freschi (non freddi!) ma c'e' da dire che - ad esempio - in Tunisia, al mercato, incontrate dei tizi che per un dinaro vi offrono un bicchiere di te *bollente*, di quelli che passate i primi cinque minuti bestemmiando in hittita perche' si fa fatica pure a tenere il bicchiere in mano, ma superata quella fase smettete di sudare perche' per differenza e' diventato piu' fresco il deserto...
Ma divagando un po', con il caldo di ieri sono ricominciati gli incendi estivi. Ieri pomeriggio (beh, per lo meno verso le 17, quando il caldo aveva cominciato a scemare) la regione ci ha allertati per una serie di incendi, fra cui un gigantesco flambe' (*) a Canicattini, e successivamente la nostra autobotte per un incendio in un terreno accanto alle case in Via Isole della Sonda, all'Arenella (Il terreno con casa diroccata proprio al centro della mappa).
E restando in tema di caldo, mentre io arrivavo qua in ufficio, stamattina, si e' fiondata dentro il palazzo l'ambulanza del 118 a sirene spiegate, salvo poi andarsene dopo dieci minuti con le pive nel sacco (mi auguro un malore risolto, piu' che concluso radicalmente...). Io, per ora, mi soffriggo sotto il gettito dell'aria condizionata che fa fatica e con un ventilatore che aiuta a spostare l'aria dentro l'ambiente...
Come dite? Ferie? Il 15 agosto parto per il trentino, poi si vedra'. Il mare per ora l'ho visto col binocolo, vediamo se domenica riesco a fare una puntatina a Morghella (se qualcuno volesse seguirmi, con piacere: l'unica condizione e' che per non arrivare a mezzogiorno causa traffico, tendo a partire sempre fra le 7 e le 7:30).

PS: Domani (giorno 10) mia madre parte per Trento, poi saro' solo soletto a casa (-: e nel frattempo sto preparando qualcosa di importante riguardo il Blog... ma per questo dovrete aspettare ancora qualche giorno.

3 commenti:

Grizzly ha detto...

Brutte notizie riguardano l'ambulanza che ci ha fatto visita stamattina. Un nostro vicino di casa ieri sera e' andato a dormire e stamattina non si e' piu' svegliato... abbiamo avuto specifiche conferme solo ad ora di pranzo.

Francesco ha detto...

Gia', il caldo e' una brutta bestia.

Cavolo, l'incendio e' stato molto vicino da casa dei miei O_o

Mi dispiace per il tuo vicino :(

... fra cui un gigantesco flambe' (*) a Canicattini ...

Ma l'asterisco perche'?

Ciao Grizzly, a presto, e buon bagno per domenica, io non ci sono (sono a MI :( )

Grizzly ha detto...

Perche' mi sono scordato la nota (-:

(*) Rientra la squadra da Canicattini.
Io: "Com'e', ragazzi, l'avete portata la salsiccia di Canicattini gia' cotta?"
Collega: "C'e' stato un magnifico 'rusti&mangia', ho saputo"
Autista: "Piu' che altro 'rusti&rusti', e ringraziamo Manuel e la sua torcia se il canadair ha potuto fare il settimo passaggio quando ormai era quasi buio".