domenica 28 novembre 2021

Cliché nelle fiction: Romanzo Siciliano (Deep Dark Diary 12)


ATTENZIONE
Contiene spoiler di «Romanzo Siciliano»


Benvenuti; io sono Grizzly.
Nel 2014, qui a Siracusa, è stata girata una fiction televisiva a proposito di contrasto alla criminalità organizzata; una fiction prodotta da RTI e TaoDue che, poi, è andata in onda per la prima volta su Canale5 nel corso dell'anno 2016: sto parlando di «Romanzo Siciliano».
Oggi vi parlerò di Romanzo Siciliano e di alcuni punti della sua trama o del suo sviluppo, che - in fondo - rappresentano dei classici cliché delle fiction televisive di avventura, infatti voglio partire da Romanzo Siciliano per analizzare un pochino di questi quantomai classici (e - forse - un pochino eccessivi) cliché.
Benvenuti in questo nuovo episodio di Deep Dark Diary

Cominceremo tralasciando le discussioni su svariate immagini aeree dello splendido spettacolo di Ortigia, in cui - ogni volta - si nota l'ombra del drone, ma parliamo - per esempio - di tutte le volte in cui viene inquadrato l'esterno dell'ospedale e - magicamente - dovremo sempre, costantemente, a qualunque ora del giorno e della notte sentire sirene di ambulanze che passano.
Oppure di sentire il quantomai classico cinguettio delle segnalazioni analogiche che viene fuori dalla radio dei carabinieri tutte le volte che vediamo inquadrata un'auto delle forze dell'ordine.
E, credetemi: se la radio dei carabinieri sparasse fuori una sequenza di bip ogni 2x3, probabilmente - a metà turno - i poveri carabinieri avrebbero già SCARDINATO LA RADIO E L'AVREBBERO LANCIATA DALLA GAZZELLA!
Che poi, invece, per esempio nell'ambito delle comunicazioni radio dei vigili del fuoco, ad ogni fine comunicazione ogni singola radio si firma con una sequenza in MDC1200, seguita da una sequenza di 13 toni, poi seguita - a sua volta - ancora da un lungo beep di chiusura del ponte radio però per esempio in «Codice Rosso» (un'altra fiction, prodotta dalla Cattleya sempre per Canale5) le comunicazioni radio tra i vigili del fuoco sono semplici comunicazioni vocali senza tutte queste segnalazioni, che - invece - ci sono nella realtà.
Comunque sì: nei sistemi radio analogici si utilizzano le segnalazioni tonali per inviare comandi di apertura e chiusura delle radio, del ponte radio, etc. (ne ho parlato quando ho parlato proprio di segnalazioni tonali); ma il punto è anche quello che, per esempio, il sistema radio dei carabinieri quelle poche volte che deve inviare delle segnalazioni tonali, le stesse - sulle radio di terminazione - vengono silenziate, quindi si sente (a malapena) il primo beep, proprio per NON DISTURBARE il personale.
Ora parliamo un pochino di geografia: Ortigia non è che sia ESATTAMENTE in linea con l'edificio del tribunale e, fondamentalmente, sentire un'esplosione (avvenuta in Ortigia) fin dentro al tribunale… non so quanto possa essere realistico, in considerazione del fatto che già fuochi d'artificio sparati in Ortigia a malapena si riescono a sentire nel cortile del tribunale (se c'è vento a favore), figuriamoci dentro il tribunale stesso!
Nel corso della serie sono stati mostrati tantissimi angoli, vicoli e vicoletti di Ortigia: questo è molto bello.
Però, nello scegliere i vari posti, poi non si è cercato di curare le inquadrature per - almeno - costruire qualcosa che sembrasse differente, e siamo arrivati un po' al grottesco in cui la porta della procura della Repubblica (il portale di accesso alla procura della Repubblica) si trova - fondamentalmente - accanto a quello che è stato inquadrato come il cancello di ingresso alla casa del colonnello…
Nel corso della fiction vediamo spesso il colonnello in borghese, ossia che non indossa l'uniforme dell'arma dei carabinieri; tralasciando le occasioni molto particolari, come il funerale o la celebrazione in occasione dell'anniversario dell'attentato (ma quello, ovviamente, non fa testo!)
Però, per esempio, a un certo punto lo vediamo parlare con il procuratore in borghese, quindi due si dirigono in carcere, dove arriva in carcere per fare l'interrogatorio in uniforme, poi ritorna in caserma… ed è di nuovo in borghese!
Perché…?
No, anche perché ovviamente le forze dell'ordine svolgono anche il servizio in borghese (senza l'uniforme) ma il servizio è strettamente regolamentato: non è una cosa che uno si sveglia la mattina
-Mah, oggi metto l'uniforme
-Oggi no!
Piccola nota… diciamo ‘giornalistica’: parliamo del mostro e del paesino, perché il paesino si chiama Càssaro, non Cassàro!
Ora: potrei anche capire che non si vuole tirare indietro il paese nella storia dell'esistenza di un mostro che uccide le persone, ma… allora - piuttosto - inventati il nome di un paese, invece di far storcere la bocca e le orecchie a, praticamente, metà della provincia di Siracusa!
Parliamo un attimo dell'attacco di Gestra al grande supermercato di viale Epipoli, ne parliamo perché abbiamo pochi carabinieri che - appena hanno sentito i primi spari - si sono fiondati dentro il supermercato armi in pugno, in borghese e senza nemmeno identificarsi…
In Florida, in un centro commerciale, lo scoppio di un paio di palloncini ha provocato il panico e il fuggi-fuggi generale; ora non voglio dire che - probabilmente - in Italia riusciremmo ad avere reazioni dello stesso tenore, però mi viene difficile da credere che, se qualcuno si mettesse a sparare dentro a un supermercato, nessuno tenterebbe di scappare, non verrebbero spalancate le porte di emergenza con l'avviamento dei numerosi allarmi che ne sono collegati… e comunque ciò non toglie che quello che vediamo è un'azione completamente sconsiderata: arrivano molti carabinieri con le auto, con i mezzi, tutti bardati, ma ENTRANO SOLO CINQUE CARABINIERI, in borghese, senza identificarsi, armi in pugno…
Io penso che qualsiasi guardia giurata, vedendoli in quella situazione, li avrebbe presi per complici e probabilmente fatti fuori immediatamente!
Siamo in Sicilia: generalmente poco prima della conclusione della festa della madonna (o di qualche santo) la processione si ferma davanti alla chiesa per l'omaggio della banda, per i fuochi d'artificio e poi rientra.
Ma, nel caso della festa della madonna che vediamo, noi vediamo la statua che viene traslata all'interno della cattedrale mentre - nel frattempo - alle spalle ci sono praticamente 180 gradi di fuochi artificiali, che non sta guardando nessuno…
I funerali (e anche la veglia a favore del giornalista) risultano pesantissimamente artefatti; in fondo un po' ci può stare: si cerca di creare qualcosa che sia di intrattenimento, e non semplicemente lugubre, però - per esempio - mi risulta estremamente poco credibile la richiesta, alla figlia del carabiniere ucciso, di preparare il discorso a due giorni dalla situazione proprio per via dell'attentato, proprio perché - a causa di quell'attentato - invece - un discorso sarebbe stato studiato nei minimi dettagli, sino alle virgole, proprio per curare un'importantissima immagine solida che si vuole dare dello Stato.
I casi collaterali trattati nel corso degli episodi sono un interessante riempitivo, per non rendere tutta la fiction un unicum che va dal punto A al punto B, tuttavia alcuni risultano talmente artefatti da rasentare quasi il grottesco: voglio dire… il movimento dei nobili siciliani? Ma veramente?
Come sempre la classica bomba, con il filo da tagliare in mezzo al groviglio di altri fili che la farebbero esplodere, perché strappare tutti i fili, togliere i detonatori o - magari - lasciar fare agli artificieri… eh no, quello…!
Ma soprattutto: se sapete che c'è una bomba, cominciare subito con l'evacuare tutti quanti lì intorno?!
Le auto dei carabinieri non è che si muovono sgommando e con le sirene accese ogni 2x3 e - tra parentesi - le sirene bitonali elettroniche, quando le spegni non è che si zittiscono, ma completano tutto il giro
[Sirena che fa un tono lungo e tre brevi: 🎵 🎶🎶🎶]
Inoltre, a furia di applicare il principio che le auto dei carabinieri si muovano sempre in sirena, quando i nostri eroi devono finalmente catturare Buscemi, prima taroccano il segnale satellitare, per cercare di fregarlo, poi partono tutte le auto a sirene spiegate, correndo SINO AL SUO NASCONDIGLIO e… scendono dalle auto dicendosi di fare silenzio…
Ma se fino a un secondo fa v'avranno sentito anche su Marte!
Insomma: questo era Romanzo Siciliano, che comunque - mediamente - mi è piaciuto e rappresenta un'interessante omaggio a tutti quelli che, ogni giorno, si mettono in gioco per combattere la criminalità organizzata.
E voi che mi raccontate: avete visto Romanzo Siciliano? Avevate notato alcuni di questi cliché?
Avete visto altre fiction di avventura, o polizieschi, e notato che - comunque - questi cliché appaiono, tendenzialmente immutati, in moltissime altre fiction? Parliamone!
Bene: io sono Grizzly e questo era Deep Dark Diary: il contenitore che - ogni ultima domenica del mese - ci porta a fare un viaggio lungo il lato oscuro di cultura, folklore o tecnologia; noi ci vediamo al prossimo episodio: ciao a tutti!

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