lunedì 29 gennaio 2007

Il blog e dintorni, parte IV

[Si, sono mancato qualche giorno per completare questo articolo]
Digressione d'obbligo
Questa storia e' un po' lunghetta, per i riferimenti completi, ecco i link per i tre capitoli precedenti:
Sui capitoli sono visibili e disponibili i vari link sia al forum di punto-informatico dove il flame e' nato che tutto il resto della confusione. Per facilita' inoltre riporto i seguenti link:
Ed ora, non siamo ancora alle conclusioni pero' ci avviciniamo alla data presunta di pubblicazione dei risultati, alla visione di tali risultati, ed in che modo potrebbero venire usati questi risultati. Ma soprattutto per ora siamo alle domande e, come diceva il buon Claudio Bisio a Fabrizio Fontana: "con le risposte e' facile, vediamo come se la cava con le domande!".

Allora, un amico che ha voluto partecipare al questionario mi ha consentito di essere presente e prendere un po' di appunti sull'argomento, per cui vediamo di analizzare un po' tutte le domande che sono state fatte.

ATTENZIONE: questa analisi sulle domande non vuole criticare le domande in se, ma lasciarmi spazio per quanto riguarda un'analisi dei possibili risultati. In realta' in parte mi sono gia' espresso nel capitolo precedente, ma soprattutto adesso che ho le domande sottomano posso appoggiare le mie tesi. (-:
Le eventuali critiche o i commenti positivi sulle domande hanno a che vedere con la loro singolarita', e non con il test nella sua interezza.
Sto catalogando le domande a seconda che le stesse siano meramente statistiche o un po' piu' specifiche verso argomenti piu' o meno a rischio di reinterpretazioni leggermente poco opinabili. (-:


Il test comincia con le solite cose: sesso, eta', regione e provincia di appartenenza... dico: se non si riesce a rivolgersi ad almeno il 33% della blogosfera italiana, quanto valore ha sapere da dove si collega buona parte della gente di cui sopra? (-: Ma diamolo per buono, anche se la fornitura di questi dati e' necessaria (uno che non volesse dire la zona di appartenenza perche' deve esprimersi comunque?), ma diamolo per buono.

Poi arrivando le domande, quelle serie, subito dopo la provincia di appartenza viene chiesta l'ampiezza demografica del comune. Interessante, almeno si cerca di capire la percentuale di blogger in base alla divisione della popolazione. Ok, questa e' statistica.

Segue quindi la condizione prevalente, (occupato, in cerca... etc). Siamo sempre nell'ambito statistico, bene.

Titolo di studio? Mmmmmm siamo sullo statistico ma anche sull'ordine dell'esagerazione. A me blogger non cambia il mondo di sapere se il 90% della blogosfera ha la quinta elementare piuttosto che una decina di lauree... (-: ma non ci fermiamo qui. Tanto e' statistica ugualmente.

E poi: "Quando hai cominciato a navigare?". Uhm, questa si che si fa interessante, a parte le risposte che prevedono che qualcuno abbia potuto navigare prima che Berners Lee completasse lo standard HTML (ma forse vogliono intendere in Gopher...) e c'e' da dire che io ad esempio vengo anche da anni di fidonet e reti in tecnologia similare, altro che navigazione (quando "Matrix" poteva essere Crash e/o Immediate)...

Segue quindi "Con che frequenza ti connetti?" e pretende una risposta che non puo' essere non so-non rispondo... Comincio a dire che sapere se i blogger piu' validi sono quelli che si collegano X volte piuttosto che Y non mi cambia la vita...

Ma ecco che lentamente vengono infilate delle domande che fanno dubitare su come sia semplice trovare uno sfruttamento commerciale della ricerca; alla fine vi diro' anche come invece questi risultati abbiano, a mio parere, ben poca utilita' verso i blogger.

"Fai degli acquisti on-line?" (si deve necessariamente rispondere si o no)"
"Verso quali tipologie sono rivolti gli acquisti?" (anche se si dice no... pero' c'e' "non saprei-non rispondo"), "Quali servizi utilizzi fra: forum, newsgroup, IM, Skype, MSN+Cam,wiki, Feedreader, WebChat?" (di nuovo per ognuno di essi e' obbligatorio rispondere si o no)

Queste quattro domande generano un campione tipo di gente che acquista qualcosa on-line e/o che fa uso di strumenti di chat on line. Ok, ma a me non interessa molto saperlo, mentre un'azienda che vuole vendere on-line gia' vede dei possibili target per il loro nuovo prodotto... e gia' qua si evidenzia quando aveva perplesso gente come me ed Aghost, ma andiamo avanti, solo alla fine un'analisi di tutto.

Ancora qualche dato specificamente statistico: "Frequenti blog o siti personali come i servizi myspace?" (risposta obbligatoria), e ancora "Quando hai cominciato a leggere i blog?", "Con che frequenza leggi i blog?" (risposta obbligatoria), "Mediamente quanti blog ti capita di leggere in una settimana?", "Di che cosa scrivono i blog che leggi abitualmente?"
E questo e' invece quello che esprimevo io: dopo che so che cosa fa la media dei blogger italiani, a me questo non fa ne' caldo ne' freddo, perche' cosi' sono e cosi' rimango... e non credo di essere il solo che la pensa cosi'.

"Pensa al blog o ai blog che leggi più di frequente. Lo fai prevalentemente perché?"
Dai veramente: questa non e' seria. Diamola per pura statistica in mezzo alle domande mirate.

"Quali tra le seguenti modalità di comportamento si avvicinano di più alle tue abitudini? Puoi indicare 2 risposte" chiedendomi obbligatoriamente in che modo mi comporto nel commentare gli articoli di altri, su altri blog. Capisco che vuole essere una domanda prettamente statistica, ma dopo che so cosa fa la maggioranza dei blogger/lettori a me che cosa cambia? (-:

"Che cosa non sopporti nei blog?" Bella questa. Mi piacque. Mi piace veramente, anche se le risposte non mi cambieranno la vita, mi incuriosisce sapere quanti sono d'accordo con me su certe cose... Mi piace: veramente (-:

"Hai un tuo blog, o un sito personale come ad esempio quelli di Myspace?". Devo rispondere si o no... ma... scusate? Questa ricerca non era condotta per catalogare i blogger? Non si suppone per definizione che la gente che risponde al questionario *abbia* un blog?

A questo punto comincia una parte dedicata alle opinioni sul mondo dei blog e dei siti personali. Andiamo avanti e vediamo come si sviluppa.

"Da quanto tempo sei autore di blog?", seguito da "Che tipo di piattaforma utilizzi?"e da "Di che cosa scrivi nel tuo blog?" sono le tre ben ovvie domande su cui avevo gia' espresso la mia opinione in passato... Cavoli non sono io che mi sto ripetendo, ho proprio beccato quali sarebbero state le domande piu' ovvie...

"Per chi scrivi? (Puoi indicare fino a 3 risposte)"... beh, questa e' una domanda che sfonda una porta aperta, ma interessante: io non mi ero mai posto il problema: in effetti a chi mi rivolgo attraverso il blog? Ma nuovamente ripeto: sapere per chi scrivono gli altri non mi cambia la vita...

"Ti capita di scrivere di cose intime/personali nel tuo blog?". Ancora porte aperte da sfondare...

Poi un altro po' di statistica, ma inerente il copyright, e questa e' la prima di due tranche che hanno a che vedere col diritto d'autore. Domande che sembrano innocenti ma mi lasciano molto da pensare: "Come riutilizzi i contenuti esterni (testi, immagini, video, musica, ecc.) all'interno del tuo blog?", sono possibili piu' risposte ma bisogna obbligatoriamente darne almeno una. Poi: "Quanto è importante per te riportare la fonte (l'autore o il sito) da cui provengono i contenuti che riutilizzi nel tuo blog?".

Infine segue una casella di testo in cui scrivere "Che cosa rappresenta per te il tuo blog?". Della serie: come cammuffare domande pesanti con quelle leggere. La memoria mi va al "Ti piacerebbe fare il fioraio?" dei test a militare. Peccato che coi tempi che corrono se la paga e' buona, c'e' gente disposta a fare pure il cassamortaro, altro che fioraio... (-:

Ma continuiamo per la nostra strada, che ancora e' lunga. Viene chiesto di dare un voto da 1 (massima insoddisfazione) a 9 (massima soddisfazione) [5 si intende "indifferente"] riguardo al fatto che:
  • un tuo post riceva pochi o nessun commento;
  • un tuo post venga linkato su altri blog;
  • un tuo post venga ripreso su altri blog senza citarne l'autore;
  • un tuo post susciti molti commenti negativi;
  • da un tuo post nasca una lunga discussione;
  • un tuo post venga commentato da un blogger che tu stimi particolarmente;
Una risposta a ciascun punto e' obbligatoria. Le risposte creano un risultato interessante per far capire a qualcuno come ci si aspetta che ci si comporti sui blog degli altri, ma a me resta sempre il concetto che io cosi' sono e cosi' rimango (e - ripeto - non sono il solo) per cui sapere che alla gente, ad esempio, non fanno piacere i post negativi non mi fara' esimere dal farli quando ne sento la necessita' (come sto facendo, ad esempio, riguardo a questa indagine...)

Segue quindi "Chi hai messo tra i tuoi link (blogroll)?" con un elenco piu' o meno esaustivo di siti possibili, che evidentemente dara' piu' un'idea statistica della cosa...

Andiamo avanti, ed ecco una cosa che rischia di avere implicazioni piu' complesse: "Quanto sei d'accordo con le seguenti affermazioni?":
  • Rispetto agli altri media i blog hanno più notizie;
  • Rispetto agli altri media i blog sono più interessanti;
  • Rispetto agli altri media i blog sono meno autorevoli;
  • Rispetto agli altri media i blog hanno punti di vista più originali;
  • Rispetto agli altri media i blog subiscono meno censure e compromessi;
La situazione con queste cinque domande e' complessa: sebbene sia possibile rispondere "non saprei-non rispondo", l'implicazione che la raccolta di queste risposte si potrebbe voler dare, oltre alle implicazioni legate proprio all'interpretazione di chi legge queste domande, e' relativamente complessa e tocca argomenti di confronto serrato con gli altri media, ma troppo generalizzato: un blog e' un media, ma non e' detto che sia un media solo per la divulgazione di notizie.

"Da quando navighi sui blog, il tempo che dedichi alle seguenti attività è aumentato, diminuito o rimasto uguale?":
  • Navigare su forum e newgroup
  • Leggere siti di news
  • Guardare la TV
  • Ascoltare la radio
  • Leggere libri
  • Leggere giornali cartacei
  • Uscire con gli amici
Mmmm si vuole capire se essere un blogger o un lettore sia un modo di isolarsi dalla realta'?
Questa domanda e' strettamente legata alla prossima, ma viene spezzata con una domanda che ha ben poca attinenza con l'argomento, salvo voler nuovamente inquadrare come forse dovrebbe essere un blog: "Pensa ai blog sui quali navighi di più. Con un voto da 1 a 10 quanto è importante secondo te in un blog":
  • i contenuti
  • la musica
  • la grafica
  • le fotografie
  • i video
  • i link
  • l'aggiornamento
  • lo stile di scrittura
Infatti subito dopo segue: "Quanto ti è servito il blog per creare conoscenze...":
  • nel luogo in cui vivi
  • nel tuo ambito lavorativo/di studi
  • nell'ambito dei tuoi interessi personali
e ancora: "Le conoscenze che hai creato on-line secondo te rispetto a quelle del 'mondo reale'":
  • sono affidabili
  • ti permettono di avere informazioni
  • ti permettono di trovare nuove amicizie
Qui si cataloga. Ok, lo scopo della ricerca e' questo, alla fine, ma si cataloga in compartimenti troppo stagni, a mio parere.

Ecco un'altra domanda che spezza: "Quali sono le fonti principali da cui trai gli spunti per i tuoi post?"

E spezza per tornare all'argomento di prima: "Complessivamente quanta fiducia dai a":
  • Versioni internet dei quotidiani cartacei
  • Quotidiani cartacei
  • Telegiornali/giornali radio
  • I blog che secondo te sono più autorevoli
Ancora un'interruzione: "Quanto è importante per te il rispetto della grammatica e dell'ortografia su un blog?" e poi di nuovo qualcosa di pesantemente politicizzato:

"Secondo te gli autori di blog devono essere responsabili di fronte alla legge per quello che scrivono alla stessa misura dei direttori dei giornali?", seguito da: "Rispetto alla legge che rende illegale il download libero e gratuito di musica e video da internet tu sei?", e ancora: "La Corte di Cassazione ha recentemente sentenziato che scaricare da internet files protetti dal diritto d'autore non è reato se non c'è un guadagno economico. Rispetto a questa sentenza tu ti trovi?"... e non e' finita: "Tu saresti favorevole ad una legge che aumenti il controllo su quello che viene scritto sui blog?", o peggio: "Tu saresti d'accordo con l'introduzione di qualche forma di controllo su internet per evitare la diffusione di contenuti particolarmente violenti o offensivi (pensa ad es. ai video di violenze ripresi col videofonino e diffusi in rete)?".

E ritorniamo alla mera statistica, ma con qualche interpretazione da capire bene: "C'è qualche blog che ha influenzato il tuo modo di vedere":
  • la politica
  • i sentimenti
  • L'Italia
  • Il posto in cui vivi
  • La tua salute
  • I media
  • Le istituzioni
Un si oppure un no da fornire ad ogni punto... e subito seguito dalla domanda che - penso - sia la piu' controversa: "Tu politicamente ti collocheresti più facilmente?", chiedendoci di indicare uno schieramento che va dalla destra alla sinistra passando per il centro ed i movimenti moderati. Uhm. Uhmmmm... Uhmmmmmmmmm. Questa domanda mi perplime parecchio, come si diceva una volta.

Segue una domanda non meno controversa e sullo stesso argomento: "Quanta fiducia hai nelle seguenti istituzioni?":
  • Presidente della Repubblica
  • Presidente del Consiglio
  • Governo
  • Capo dell'opposizione
  • Parlamento
  • Forze dell'ordine
  • Scuola
  • Università
E continuiamo sul tema con : "Ritieni che il blog possa essere un buon sistema per discutere periodicamente di temi sociali e politici?", o anche "Nel corso degli ultimi 6 mesi ti è capitato di leggere qualcuno dei seguenti blog che parlano di politica?"; per concludere con: "Come giudichi nel complesso le scelte di alcuni politici di inserirsi nel mondo dei blog?".

Cambio di argomento, e passiamo a "Hai mai trovato su un blog delle informazioni che ti hanno fatto decidere l'acquisto di un prodotto?", legato subito a "Trovi utili le pubblicità testuali (come adSense di Google) che si trovano su alcuni blog?". Questa domanda riguarda quello sfruttamento commerciale dei blogger di cui ho parlato addirittura nel primo capitolo di questa storia (ricordate la storia sull'articolo che parla di un orsacchiotto di peluche, piuttosto che una riga di adsense?).

E continuiamo con "Come giudichi nel complesso le scelte di alcune aziende di inserirsi nel mondo dei blog?" e ancora "Da quando leggi e/o scrivi sui blog ritieni di aver iniziato a fare acquisti in maniera diversa?"

Ok, a questo punto l'indagine prosegue con una breve serie di domande su alcuni blog [nello specifico Akille (www.akille.net), Deeario di Tony Siino (www.deeario.it), Fosforo di Sergio Messina (www.radiogladio.it/fosforo), Fullo.net di Francesco Fullone (www.fullo.net), Il blog di Grazia (grazia.blog.it), Il furlanist (ilfurlanist.splinder.com), Maestrini per caso di Mafe De Baggis e Luca Vanzella (www.maestrinipercaso.it), Manteblog di Massimo Mantellini (www.mantellini.it), MountainBlog - il blog del CAI (www.mountainblog.it), Alberto Mucignat (www.mucignat.com), Nuvoleonline di Claudio Calia (nuvoleonline.splinder.com), Pandemia di Luca Conti (www.pandemia.info), Stefano Quintarelli (blog.quintarelli.it), Reality blog di Anna Lupini (annalupini.blog.kataweb.it/reality_blog), The journalist di Serena Tringali (thejournalist.giovani.it) e, infine, Webgol di Antonio Sofi (www.webgol.it)]. Mi stupisce un po' l'elenco dei blog in cui mancano alcuni personaggi un po' piu' noti (che ne so, Paolo Attivissimo o Salvatore Aranzulla, per sparare due nomi a caso, o ancora Macchianera, per dire qualche altro blogger relativamente noto). Pero' non so se tali blogger (e Blog) non siano stati citati per ragioni di privacy non accettata dai rispettivi redattori, oppure se la scelta e' stata fatta in base alle segnalazioni degli utenti che hanno anche fornito le domande.
Il questionario - fondamentalmente - finisce qui (a questo punto e' possibile inserire la propria casella di e-mail per iscriversi alla comunity, oppure fermarsi e tanti saluti).

Andiamo quindi ad analizzare i risultati possibili. Diverse volte ci e' stato detto (a me e ad Aghost) che i risultati di questa ricerca sarebbero stati utili anche ai blogger; noi avevamo invece supposto che probabilmente sarebbe stato molto piu' semplice che i risultati avrebbero avuto un uso commerciale da parte di molti, e che invece ai blogger non ne sarebbe venuto nessun beneficio o quasi. Ora, da queste domande si otterranno delle risposte e delle percentuali.
La possibilita' che i risultati di questo questionario (ossia che questa sequenza di domande e percentuali di gente che ha risposto in un modo piuttosto che in un altro). Nel secondo capitolo di questa storia (odio ripetermi, ma come dicevano al liceo "repetita iuvant") mi sono chiesto: "Che benefici avranno i blogger da questa ricerca?", e facevo questa analisi:

  • Sapranno in che modo rendere il loro blog piu' interessante? [...] Poi ci saranno i discorsi su quali argomenti risultano meno diffusi, forse perche' non suscitano l'interesse della gente;
  • La ricerca mette in luce che scrivere il 15 aprile sul proprio blog Ma quante belle figlie ha Madama Dore' consente di avere milioni di lettori? [...]: bene, ci saranno almeno 90 mila blog che non lo faranno.
  • La ricerca mette in luce che ci sono piu' blogger maschi che femmine o viceversa? Che l'eta' media dei blogger e' 16 anni, 20 anni, 50 anni, 85 anni? E dopo che lo so?
  • Che i blogger usano soprattutto $questa_piattaforma? Anche se il 100% degli intervistati usasse quella piattaforma cio non toglie che i restanti 200mila blogger possano invece trovarsi meglio con $questaltra_piattaforma, e la percentuale e' nuovamente falsata;
  • La ricerca mette in luce che aprire un blog e' una stron%ata fuori moda? E chissene! Io lo lascio aperto lo stesso. Pure se finisce che mi leggono solo i miei familiari. Pure se mi scrivo gli articoli e me li leggo da solo.
Qualcuno (Roberto Costa) commento', fra l'altro:
L'obiettivo è proprio di fornire dei risultati che non siano le solite cose che tu hai citato (quanti maschi, quante femmine, ecc. ecc.) per i quali altri sarebbero stati gli strumenti più adatti a partire da una metodologia diversa, da un piano di campionamento probabilistico e non da un'inchiesta aperta all'esterno.
Sara', ma quello che vedo in questo momento e' che dalla ricerca sapremo: l'eta media dei blog, il sesso e l'area geografica di appartenenza. Ok, ma dopo che lo so?
Sapremo gli argomenti di maggior attualita' trattati da alcuni blogger, ma cio' non toglie che a me (e - penso - a molti altri) non fa ne' caldo ne' freddo: continuero' comunque a trattare gli argomenti che ritengo opportuni nel modo che ritengo piu' opportuno. (-:
Sapremo l'orientamento politico di buona parte della blogosfera, e come i blogger si rapportano nel mondo della politica. Anche qui, non e' che mi cambia la vita.
Sapremo che cosa acquistano on-line i blogger, e anche qui...
Insomma: ai blogger (va bene, diamo il beneficio dell'inventario, diciamo "a moltissimi blogger") i risultati di questa ricerca torneranno utili come i cavoli a merenda. Al contrario, a chi ha interessi inerenti il poter speculare sull'argomento ci saranno spunti freschi da poter usare, riguardo gli oggetti di successo per la vendita on-line, come rivolgersi come aziende o personaggi politici ai blogger ed alla blogosfera etc...
... scusatemi, ma io continuo a vedere quello che paventammo io, Aghost e qualche altro blogger poco tempo fa.
Resto in attesa dei risultati della ricerca, per carita', per ora siamo solo alle domande, ma date le domande non credo che si andra' molto al di fuori di quanto sto paventando.

3 commenti:

Francesco ha detto...

Sono alquanto sconvolto dall'articolo...
Pur essendo lungo l'ho letto tutto, l'argomento mi interessava.
Anche io ho deciso di non partecipare, non credo alle statistiche. Ma poi dico io, statistiche sui blog? Ovvio che lo scopo è commerciale!
Ottimo articolo Grizzly, davvero ottimo!
Attendiamo i ridicoli risultati.

PS: Non era neanche citato il blog di Beppe Grillo ...

Anonimo ha detto...

continuo a mantenere le mie perplessità dell'inizio, che sono, se possibile, perfino aumentate.

Anzitutto sulla inutilità di una ricerca così condotta. Inutilità in generale e assoluta per i blogger in primis.

Ho provato a riempire a casaccio il questionario per vedere le domande (non era possibile vederle tutte assieme) e alla fine il modulo mi ha dato un bell'errore
-------
user error: Smarty error: the $compile_dir 'splinder.it/myblog/templates_c' does not exist, or is not a directory. in /splinder/app/includes/Smarty-2.6.3/libs/Smarty.class.php on line 1083.

warning: fetch(preview/%%D8/D8F/D8F17EA4%%myblog%3A3450877.php): failed to open stream: No such file or directory in /splinder/app/includes/Smarty-2.6.3/libs/Smarty.class.php on line 1254.

warning: fetch(): Failed opening 'preview/%%D8/D8F/D8F17EA4%%myblog%3A3450877.php' for inclusion (include_path='.:') in /splinder/app/includes/Smarty-2.6.3/libs/Smarty.class.php on line 1254.
-------

Comunque sia per SWG è un po' di pubblicità a buon mercato, e non è escluso che questi dati possano essere riciclati per qualche cliente desideroso di confrontarsi coi bloggers.

I numeri dei blogger coinvolti tuttavia credo siano del tutto irrilevanti e per nulla rappresentativi di alcunché :)

Anonimo ha detto...

Visto che mi citi con nome e cognome ti do qualche risposta veloce.
Sulla rappresentatività la tua visione è quanto meno particolare: secondo la tua logica per avere un’indagine rappresentativa sugli italiani, bisogna intervistarne 1/3 ovvero circa 19milioni.
Si commenta da sé.
Sugli obiettivi: Socrate diceva “Conosci te stesso”, questo mi pare già una cosa interessante e lo ammetti anche tu. La conoscenza è di per sè fonte di arricchimento individuale. Che un blogger la usi per migliorare il suo blog o per vedere come si colloca nella blogosfera non sono problemi nostri. L’abbiamo già detto e ripetuto un sacco di volte. Osservo solamente che nel tuo caso con questa indagine ci hai fatto 4 post, hai sparso commenti qua e là, e ti sei posto già diverse domande, quindi non continuare a ripetere che non sai cosa fartene, la stai già usando e gratis!
Sulla statistica, ammetto che ricevere lezioni da un informatico in 20 anni di lavoro non mi era mai capitato. Da Wikipedia: “La Statistica è una scienza di derivazione matematica che si occupa di studiare e descrivere la realtà fenomenica nei suoi aspetti di rilevazione numerica”. Il tuo approccio nella lettura del questionario francamente non ha senso. Nel leggere la tua volenterosa, ma debole, analisi mi è tornato in mente Trilussa: “Ma pè me la statistica curiosa è dove c'entra la percentuale,pè via che, lì,la media è sempre eguale puro co' la persona bisognosa.” Permettimi solo di chiederti che differenza c’è tra la distribuzione di frequenza dell’età e dell’autocollocazione politica? Una è statistica “buona” l’altra è “cattiva”? Perché certi fenomeni li possiamo leggere in termini di indicatori statistici ed altri no, francamente non lo capisco.
Se poi dai contenuti del questionario non intravedi particolari possibilità di analisi al di fuori delle percentuali, lasciatelo dire, dipende da una tua carenza specifica in materia e non dai limiti del questionario stesso.
Sul questionario: la bozza del questionario era online e scaricabile dal 14 gennaio, c’era bisogno di fare gli Sherlock Holmes? Bastava guardare il sito.
Scusami ma a questo punto il vostro atteggiamento mi pare mirato più a mera pubblicità personale, ad attirarvi qualche visitatore sul blog, sfruttando un’iniziativa che sta avendo un ottimo ritorno.
Vedi sono capace di fare un po’ di dietrologia anch’io!
Per Francesco: “ridicoli risultati”? Io rispetterei un pochino di più il lavoro altrui, soprattutto quando non lo conosco affatto.

Roberto Costa SWG