mercoledì 25 febbraio 2009

Gorilla punto BAS

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A pagina 20 del mio libro "Estrazioni dal Weblog" narro dell'incontro con il nastro video8 di questo cortometraggio dedicato alle ore di laboratorio di informatica impegnati nel gioco "gorilla.bas", forma demo di QBasic.
Allora, anzitutto avevo la telecamera da appena una settimana (credo), e questi sono stati i minuti piu' divertenti del mio primo scontro dietro l'obiettivo.

Questo, signore e signori, e' il mio primo cortometraggio. Un po' di rispetto, qua parliamo di storia.

TrovatOH!

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Alla fine degli anni '90, nel ritorno da una vacanza invernale, feci tappa a venezia per incontrare gli amici Kirk e Phalanx, con i quali sparlare dell'amico comune LoneStar.
Era in corso una storia particolare che riguardava Kirk e il suo rapporto con LoneStar, per cui organizzamo una telefonata a cui sarebbe dovuta seguire una feroce interruzione da parte di Kirk, che venne filmata e mostrata successivamente a LoneStar (a quei tempi mica c'era roba alla youtube...)

Buona visione.



buona visione (((-:

I cugini di Efesto (e Smirne)

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Un progetto a cui lavorammo io e Asbesto Molesto, intitolato "Scene di vita su di un'isola dell'Egeo" (Asbesto, se trovi il corto che presentammo, vuoi pubblicarlo da qualche parte affinche' lo stesso venga condiviso? Thanks), a cui seguirono due successivi esperimenti girati in estemporanea durante due distinti trasferimenti in quel di Palazzolo Akreide.

Il primo esperimento, appunto "I cugini di Efesto" e' un modo un po' strano di tastare un terreno complesso.






Con "Smirne", terzo e conclusivo capitolo della saga, la chiave di lettura e' molto complessa: Asbesto e Grizzly ideologicamente sono morti, ma Grizzly che in vita ha vissuto un inferno molto piu' grosso di quello ultraterreno (specie a causa delle oscure virtu' della presunta sorella impiegata postale), ottiene di poter trasferire Asbesto presso il paradiso. Il viaggio e' duro e ricco di ostacoli, per i quali Grizzly da tutto l'aiuto necessario all'amico, prima di lasciarlo in questo nuovo luogo e tornare indietro verso il suo definitivo inferno (simbolica la scena in cui Grizzly tornando sulla sua strada incrocia e saluta il Cristo, a sintomo che la sua strada lo portera' decisamente piu' lontano).

lunedì 23 febbraio 2009

Concorso "Il mio Desktop" su Repubblica

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Sul sito "Repubblica.it" e' stata aperta una galleria fotografica con i desktop dei lettori del quotidiano on-line. Ha gia' superato (ad oggi) le 3000 immagini ricevute. Dato che sul pc dell'ufficio ho sullo sfondo di Gnome una foto scattata da Francesco Candelari ad un fulmine, ho quella. Ed avevo pensato di inviare la foto perche' venisse listata anche quella assieme agli altri desktop (anche per rompere un po' con la distesa di sfondi di sistemi microsoft), ma...

... a quanto pare per raggiungere lo scopo si tratta di inviare il capture e/o la foto della postazione in allegato ad un indirizzo e-mail (se andate sulla pagina, potete clickare sulla voce "per inviare le foto" per maggiori informazioni), non fosse che negli ultimi due giorni ci ho provato due volte e in entrambi i casi il messaggio e' tornato indietro con l'errore "user mailbox quota exceeded", ossia la casella in oggetto e' tempestata di mail e si satura... S-:

Peccato, per cui pubblico qui un paio di immagini tratte dal mio desktop di lavoro, con quella lunga sequela di effetti compiz che lasciano senza fiato i miei clienti quando mi vedono lavorare al pc ((-:

sabato 21 febbraio 2009

Tre autori

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Io, l'amico Francesco Candelari e l'amica Elena Bedogni, prodi autori, annunciamo la prossima presentazione ufficiale e al pubblico dei nostri lavori letterari (spero, nel frattempo, di aver risolto gli strani problemi con la pubblicazione del mio secondo libro che e' li pronto ma la cui stampa su Lulu tende ad andare in errore sconosciuto...).

Questa foto [che sara' pubblicata ripetuta su Facebook ma che appare anzitutto qui per via dei motivi di copyright di Facebook (e cosi' non ci sono dubbi o discussioni)] la vedrete presto anche sulle locandine...

... e mi auguro per questo che verrete numerosi alla presentazione. Noi ci stiamo organizzando e vi faro' sapere per filo & per segno quando si terra' il tutto. Stay tuned, e cosi' nel frattempo vediamo se e quando pubblico anche "altri libri" ((((-:

sabato 14 febbraio 2009

Chiavetta Huawei TRE e Acer Aspire One

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Mi chiama un cliente. La sorella ha comprato (nello stesso negozio, peraltro) un minipc Acer Aspire One (SSD da 8gb e Linux) e una chiavetta H3G di Tre per navigare in internet. Il negoziante pero' avvisa che la chiavetta sotto Linux non e' autoinstallante e che per fornire loro assistenza nell'installazione deve tenere il PC 48 ore [!!!], per cui mi chiedono se sono in grado di installare la chiavetta in meno tempo. (-:

Scarico il driver Vodafone da Betavine (la versione ALL-generic 2.0beta3), apro il terminale (dal file manager, poi attivo la modalita' avanzata colla pressione del tasto destro del mouse, gosh S-: Linpus e' peggio dello Xandros di Asus) e con un paio di chmod +x e sudo sh installo il file.

A questo punto impiego dieci minuti buoni per capire come aggiungere l'icona della connessione al desktop: da modificare a mano il file /home/user/.config/xfce4/desktop/group-app.xml e per poter costruire l'icona ho dovuto copiare il file galculator.desktop da /usr/share/applications/ a /opt/vmc/include, modificarlo per farlo diventare "Connessione", e fargli lanciare anziche' galculator per l'appunto vodafone-connect-card-linux.

Prende la configurazione di Tre automaticamente, e funziona...

... altro che 48 ore, ragazzi!! ((-:

[ps: qualche info utile qui]

giovedì 12 febbraio 2009

OpenWRT/Squidge: generare UUID univoca

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Sotto linux talvolta si trova la comodita' di avere qualcosa di generato univocamente. Ad esempio un codice uuid esadecimale sufficientemente lungo, capita ad esempio negli script della shell per avere una directory semaphore univoca.
Di solito si puo' usare l'opportuno comando uuidgen, ma per esempio nello sviluppo di script sotto OpenWRT (sto lavorando con Squidge 1.7) non si ha a disposizione e non e' semplicissimo compilare un applicativo per mipsel al volo.
Tuttavia ci aiuta lo scripting, in tal senso, e con un paio di righe di sh si risolve il problema in maniera pulita. Ecco come ho fatto io [usate la riga echo nello script oppure salvate con "#!/bin/sh" un file (esempio /sbin/uuidgen) e rendetelo eseguibile]:
#!/bin/sh
echo $(dd if=/dev/urandom bs=16 count=1 2>/dev/null|hexdump|tr -d '\n'|awk '{
  printf "%s%s-%s-%s-%s-%s%s", $2, $3, $4, $5, $6, $7, $8;
}')
Con la speranza che sia utile anche ad altri
[English abstract follow]
The above script is useful to generate a (general valid) UUID number for shell scripts on Squidge (and other OpenWRT based OSes) without having to compile for uuidgen. Hope may be useful (-:

martedì 10 febbraio 2009

Testamento biologico

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[ATTENZIONE: MODIFICATO DOPO LA PUBBLICAZIONE INIZIALE]
Il distacco del sondino naso-gastrico di Eluana e' avvenuto, secondo molti, in virtu' della presunta volonta' della ragazza di non rimanere collegata a macchine per il sostentamento e/o la nutrizione artificiale.
Che bell'aggettivo presunto, eh? La sua volonta' sarebbe stata presunta di certo anche se avesse scolpito sul marmo di Carrara che rifiutava di stare attaccata ad una macchina. Non fosse che dopo una pronuncia favorevole della cassazione il rifiuto si definisce *assodato*, altro che presunto!
Io sono favorevole alla validita' del testamento biologico, al fatto che vincoli al di sopra di normative o decreti approvati dopo di esso COMUNQUE e che permetta ad una persona di scegliere anche in base alla *sua* di coscienza, anziche' in base a quella degli altri.

Non ha pieno valore legale, qui sul Blog, ma lo dico perche' tutti possano farsi un'idea, e perche' nessuno usi a sproposito aggettivi come "presunto" (ad ogni modo su internet ci sono associazioni che spiegano come ottenere che un bozzetto di delega/testamento venga registrato da un notaio ed assuma quindi assoluto ed imprescindibile valore legale).

Tuttavia in questi giorni e' anche possibile che io renda questo che segue un documento ufficiale a tutti gli effetti

Io, Grizzly (e conosciuto su questa Terra anche come Mirko Tuccitto), nato a Siracusa sabato 18 settembre 1976, residente a Siracusa in via Salvatore Monteforte 12A, oggi martedi' 29 settembre 2009, in possesso delle mie piene e lucide facoltà mentali
affermo solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.

Con questo documento esprimo alcuni punti fermi sulla mia vita, affinché le stesse restino valide come unico e lampante punto di riferimento qualora dovessero presentarsi le condizioni per cui io non sia in grado di ribadire o variare questi punti con la mia sola forza di volontà, e anche e soprattutto affinché nessuno si arroghi il diritto di esprimere in mia vece presunte volontà di coscienza dissonanti dal contenuto di questo documento.

PREMESSA

Io sono dichiaratamente ateo (tecnicamente mi considero "pastafariano non praticante"), ovvero non credo nell'esistenza esistenza di una divinità al di sopra delle nostre vite, né in una vita eterna dell'anima dopo la morte; questo implica anche che non consento (e non gradisco affatto) ai ministri di qualsiasi culto religioso di fornire interpretazioni di questo mio pensiero che volgano in senso opposto (ad esempio dicendo che con queste mie parole riconosco la superiorità o funzionalità di un ipotetica divinità o ente superiore sovrannaturale a dettare le mie parole o curare le mie scelte);

Considero prive di valore e lesive della mia dignità di persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di un'esistenza razionale e/o fossi impossibilitato da una malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni; e quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero prolungamento della vita vegetativa. Perciò, dato che in tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggiore della morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla siano inderogabilmente sospesi o cessati in toto.

Considero egualmente non accettabili, in quanto anch'esse peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di valore della vita e dignità della persona umana, situazioni in cui malattie senza prospettive di guarigione siano inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.

PER QUESTI MOTIVI DISPONGO QUANTO SEGUE

Disposizioni generali

Dispongo che interventi oggi comunemente definiti provvedimenti di sostegno vitale e che consistono in misure urgenti quali, a mero ma non esaustivo titolo di esempio: la rianimazione cardiopolmonare, la ventilazione assistita, la dialisi, la chirurgia d'urgenza, le trasfusioni di sangue, l'alimentazione artificiale, terapie antibiotiche, non siano assolutamente messi in atto qualora il loro risultato fosse, a giudizio di due medici dei quali uno specialista:

  • Il prolungamento del mio morire;
  • Il mantenimento di uno stato d'incoscienza permanente;
  • Il mantenimento di uno stato di demenza;
  • Una totale paralisi con incapacità a comunicare;
Qualora dovessi entrare in uno stato comatoso o di vegetazione persistente o permanente, sia chiaro sin dall'inizio che rifiuto e ripudio ogni forma di sostentamento dello stato vegetativo, anche a mero livello curativo; per esplicarmi con maggiore precisione: nel caso io fossi affetto da una malattia allo stadio terminale, da una malattia o una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, da una malattia implicante l'utilizzo permanente di macchine o altri sistemi artificiali, incluso ogni forma di alimentazione artificiale, e tale da impedirmi una normale vita di relazione, rifiuto e ripudio qualsiasi forma di rianimazione o continuazione dell'esistenza dipendente da macchine e non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.

Punti fermi
  1. In caso io cada in coma od in stato vegetativo temporaneo o permanente, con la generazione di qualsivoglia danno e/o di qualsivoglia entità all'encefalo, ovvero alla corteccia celebrale o cervicale, di cui sia stato riconosciuto da due medici, di cui uno specialista, lo stato di permanente, rifiuto e ripudio di venire connesso a qualsiasi apparato medico atto a conservare il mio stato vegetativo, sia esso per mezzo della somministrazione automatica di farmaci e/o alimenti e/o, in generale, per il sostentamento di qualsiasi funzione vitale, senza esclusione per respiratori, macchinari cuore-polmone ed ivi compresi stimolatori elettrici quali pace-maker, rifiuto e ripudio l'alimentazione e l'idratazione per via artificiale, ed acconsento esclusivamente e formalmente, nel caso fossi affetto da una delle malattie sopra indicate, ad intraprendere i provvedimenti atti ad alleviare le mie sofferenze, compreso in particolare l'uso di palliativi e cure per il controllo e la riduzione del dolore, ivi compresi farmaci oppiacei, anche se essi potessero rischiare di anticipare la fine della mia vita.
  2. Se un medico non a conoscenza di questa condizione dovesse attaccarmi ad un apparato per il sostentamento medico, violando tale condizione in buona fede poiché non la conosceva, venutone a conoscenza dovrà impegnarsi nel più breve tempo possibile compatibilmente con i tempi medici ad effettuare il distacco degli apparati in oggetto; qualora il medico si rifiutasse per motivi di coscienza dovrà rinunciare (ovvero esserne immediatamente e coattivamente sollevato) alla mia gestione e lasciare lo spazio ad un medico, anche volontario, disposto a rispettare questa volontà. Qualora un medico, invece, per motivi di coscienza si ritenga obbligato ad attaccarmi forzatamente alle macchine, lo esonero sin da ora dal tenermi in cura e gli proibisco qualsiasi intervento, anche simbolico, verso la mia cura. Se invece in virtù di motivi di coscienza dovesse connettermi deliberatamente alle macchine, il mio tutore oppure i miei familiari sin da ora sono autorizzato nonché invitati senza indugio a chiamarlo a rispondere di reati quali la violenza privata (art. 610 C.P.);
  3. Se una Legge dello Stato consentisse a me di rifiutare le cure ma al medico di non interromperle, mettendolo nella condizione che non avrebbe dovuto cominciarle del tutto, il mio tutore legale o la mia famiglia sono sin da ora autorizzati nonché invitati a querelare quel medico per violenza privata (art. 610 C.P.) e a qualsiasi altro reato la normativa in vigore in quel momento consenta o inquadri la situazione. Se invece una Legge dello Stato dovesse proibire tout-court il rifiuto del sostentamento vitale, il mio tutore è autorizzato, nonché invitato, a costringere con tutti i mezzi legali necessari lo Stato a consentire il mio trasferimento in uno stato estero, sia esso comunitario o extracomunitario, ove invece siano consentite sia il distacco di elementi o macchinari medici, sia l'eutanasia;
  4. Nella prospettiva, inoltre, di un'auspicata depenalizzazione anche nel nostro paese dell'eutanasia, nel caso in cui anche la sospensione di ogni trattamento terapeutico non determini la morte, chiedo che mi sia praticato il trattamento eutanasico, nel modo che sarà ritenuto più opportuno per la conclusione serena della mia esistenza;
  5. Osservo che qualora le mie condizioni non consentano o rendano comunque difficoltoso il mio trasferimento fisico, mi apro all'ospitalità di uno stato estero praticata su qualsiasi parte di territorio fisicamente ad esso competente, senza esclusione per aerei, navi o persino consolati, se necessario;
  6. La Repubblica Italiana, nella forma del suo Governo o delle sue Autorità, non è autorizzato a rimuovere il mio tutore e legale rappresentante se lo stesso è lapalissianamente in grado di intendere e di volere, magari solo perché deciso a dare seguito a questa mia condizione; in particolare l'eventuale richiesta di sollevare mia madre (allo stato attuale mio tutore legale) dalla patria potestà comunque non metterà ella stessa nella posizione di non potermi rappresentare poiché queste mie parole le danno delega non semplicemente in virtù della sua carica genitoriale;
Disposizioni conclusive
  1. Sopraggiunta la morte, rifiuto e ripudio sin da ora di ricevere i sacramenti religiosi della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, nello specifico non voglio ricevere né l'estrema unzione né un funerale secondo il rito Cattolico, propendendo invece per un mero rito civile, tuttavia consentirò a ministri di culto religioso di pregare per me e/o la mia presunta anima, a condizione che tali ministri rimangano all'interno dei loro luoghi di culto e non vengano a disturbare il rito effettuando preghiere o benedizioni durante l'incontro funebre. Tuttavia, da pastafariano non praticante, consentirò che al mio rito funebre civile, siano presenti praticanti di qualsiasi culto religioso, recanti catenine con croci e/o qualsiasi altro simbolo non ostentato deliberatamente (non gonfaloni o altri elementi con simboli religiosi) o indossanti qualsiasi tipo di copricapo per motivi religiosi (ivi compreso lo scolapasta, per i pastafariani dichiarati). Sottolineo che rifiuto e ripudio la presenza di croci, o di altri simboli religiosi, sulla mia bara;
  2. Richiedo che le mie spoglie mortali vengano cremate, e le mie ceneri vengano disperse nelle montagne del Trentino, nel mare della Sicilia oppure in qualsiasi luogo la normativa vigente al momento del mio trapasso lo consentirà;
  3. Sottolineo infine che in caso di morte violenta e/o improvvisa, non acconsento all'espianto dei miei organi: nel corso della mia vita ho messo una certa importanza ai valori della beneficenza, e pertanto desidero che si abbia rispetto (non solo religioso) delle mie spoglie mortali;
  4. Nessuna persona (sia essa persino Deputato Parlamentare e/o Senatore, o comunque Alta Carica dello Stato), in generale nessuno al di fuori di medici e/o periti può in alcun modo dichiarare un mio eventuale stato di coma vegetativo irreversibile come vita, perché io non ho intenzione con uno stato vegetativo di vedere le speranze e le certezze della mia famiglia e dei miei amici consumarsi lentamente ed inesorabilmente così come ho già visto consumarsi lentamente altri familiari, per cui mi auguro che coloro che amano riempirsi la bocca di parole come "coscienza" e "rispetto della vita" abbiano il buon gusto di rispettare la mia idea di vita umana di relazione, affinché la stessa non si trasformi in una mera e inutile vegetazione mentre il mio cervello si degrada inesorabilmente negli anni come hanno già dimostrato i precedenti casi scientifici;
Nomina del tutore legale
Qualora, per qualsiasi causa, dovessi trovarmi temporaneamente o permanentemente nello stato di non poter esprimere in alcun modo (né verbale, né scritto, né con qualsiasi altro metodo di comunicazione universalmente riconosciuto) anzitutto fornisco delega a rappresentarmi, con l'invito a rispettare queste volontà, a mia madre, sig.ra Marialisa Job, nata a Trento il 19/06/1935 e residente a Siracusa, in via Salvatore Monteforte 12A, la quale accetta la nomina e si impegna a garantire le volontà sopra espresse e a sostituirsi a me per tutte le decisioni che io non potessi prendere qualora perdessi la capacità di decidere per me stesso.

Nel caso in cui il mio tutore e rappresentante fiduciario sia nell'impossibilità di esercitare la sua funzione, delego a sostituirlo in tale compito un legale di fiducia della famiglia, che abbia preso visione di codeste disposizioni.

Disposizione conclusiva
Mi riservo il diritto, unico ed inalienabile, solo nella mia persona, di variare di mio pugno queste disposizioni in futuro, anche variandone del tutto il loro significato intrinseco. Io solo però potrò avvalermi di questa facoltà, in pieno possesso delle mie facoltà mentali, e né il mio tutore, né qualsiasi altro rappresentante legale potrà variare questo documento, sia che io ne abbia espresso il consenso, sia che io mi trovi impossibilitato ad esprimerlo: solo io ed io soltanto potrò in futuro variare tale testamento. Il testamento più recente è da considerarsi a pieno valore legale e le sue disposizioni annullano in toto, salvo diversa esplicazione sul testo, le condizioni da me dettate in precedenza.

Tutto questo è dettato soprattutto dal comportamento altamente discutibile tenuto dai rappresentanti della Chiesa Cattolica nel corso degli ultimi anni, comportamento che ho più volte criticato e biasimato perché dettato più da canoni terrestri che dagli insegnamenti che sarebbero dovuti arrivare dal Cristo verso il rispetto della vita e della morte, del prossimo e delle scelte di coscienza legate comunque al libero arbitrio; tuttavia non esprimerò biasimo nei confronti di rappresentanti di qualsiasi culto religioso che pregassero per me, poiché al contrario di essi, io rispetto i motivi e le scelte di coscienza degli altri, purché non cerchino con la forza di influenzare le mie;

Aver espresso queste mie idee su questo Blog, come già detto, potrebbe non avere un pieno valore legale, ma tuttavia dimostra che le mie intenzioni sull'argomento non sono affatto presunte.


Con il tempo, soprattutto se dovesse passare quell'orpello legislativo che la maggioranza di governo ha chiesto ridicolmente a gran voce, queste mie parole saranno tradotte nel dovuto legalese, modificate affinché coprano tutti i casi a cui mi riferisco e - soprattutto - registrate da un pubblico ufficiale (come ad esempio un notaio). Questo mentre si moltiplicano su portali come youtube documenti simili anche in video a chiara dimostrazione che l'argomento se pur delicato non puo' essere semplicemente tacciato lasciando prevalere i motivi di coscienza per cui una vita non-vita come quella dei malati terminali o in stato vegetativo permanente debbano essere prolungate inutilmente per anni.

lunedì 9 febbraio 2009

Addio, Eluana!

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Massimo rispetto per il dolore della famiglia Englaro, a cui va tutta la mia ammirazione.
L'ammirazione per lo stoicismo nel vedere la figlia consumarsi lentamente in una tragedia che e' finita stasera alle 20:10 ma che era cominciata diciassette anni fa con il coma irreversibile e lo stato vegetativo.
L'ammirazione perche' la decisione di rispettare il volere della figlia e consentirle di morire e' stata una scelta difficile che nessun padre farebbe facilmente nei confronti della propria figlia.
L'ammirazione, perche' nonostante l'ingerenza della chiesa e della politica italiana la famiglia ha ottenuto che la volonta' della figlia venisse rispettata.

Detto questo, sono a dover fare una serie di considerazioni sui fatti che sono accaduti negli ultimi giorni, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione, e sul comportamento tenuto dal Governo Italiano e dai suoi rappresentanti dell'uno e dell'altro schieramento.

Premessa importante (dal sito del senato italiano): ecco il testo del contestato DDL 1369
Legislatura XVI - Disegno di legge N. 1369 - DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
  1. In attesa dell’approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l’alimentazione e l’idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi.
  2. La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ora, capisco e sono d'accordo con la necessita' di approvare una completa ed organica disciplina legislativa in materia di fine vita, ma capisco anche che se la corte di cassazione e quella costituzionale si sono espressi per effettuare il distacco del sondino alimentare, per vostra buona creanza la legge non ha valore retroattivo e come tale anche ammesso che fosse stata approvata la legge, il tentativo di minacciare i medici di ripercussioni se non si fossero adeguati si poteva comunque spegnere con una sola frase. "Pronto? Polizia? Qui ho una sentenza definitiva della cassazione e un gruppo di persone che si rifiuta di adempierla. Venite qui e costringeteli con la forza"; ma la famiglia Englaro ed i suoi legali, pur sapendo dall'inizio che avrebbero potuto usare quest'arma non l'hanno fatto, dimostrando di essere molto al di sopra di questa discussione e dimostrando ancor di piu' che quello che si cercava di ottenere era solo il rispetto delle volonta' della figlia, prima ancora del rispetto di una sentenza della cassazione.

Io ricordo molto bene i casi che hanno riempito la cronaca italiana e mondiale quali sono stati, ad esempio, quello di Terri Schiavo, o quello di Piergiorgio Welby. Me li ricordo molto bene, in particolar modo il primo, e faccio un'altra breve premessa. Una breve premessa dedicata a vescovi, cardinali e prelati che hanno dichiarato di voler sostenere la vita umana in ogni sua parte, soprattutto a quelli che hanno detto che lasciar morire quella ragazza di fame e di sete non rientrava nei canoni di pieta' ed ospitalita' tipici della popolazione italiana.
A voi - infatti - che rappresentate la definizione umana del vocabolo ipocrisia, io chiedo: PERCHE' NON AVETE CON EGUAL FORZA CHIESTO AI MEDICI DI FARE OBIEZIONE DI COSCIENZA RIFIUTANDO DI DENUNCIARE I CLANDESTINI CHE VENGONO A FARSI CURARE? Con i marocchini, i rumeni, i cinesi... con loro non vale l'ospitalita' e la pieta'? Come sempre usiamo due pesi e due misure!

Detto anche questo, non mi resta che sperare che la famiglia Englaro abbia il coraggio di un ultimo colpo di coda. Siate coraggiosi, e RIFIUTATE, PER ELUANA, IL FUNERALE CATTOLICO. La Chiesa che sta pregando per Vostra figlia e' la stessa Chiesa che ha presentato ogni ingerenza possibile nella situazione di Vostra figlia, ed e' una Chiesa che non merita di averla vinta, per questo.
Cosi' come non merita il governo di averla vinta su un decreto legislativo presentato in fretta e furia che altro non e' se non un ORPELLO LEGISLATIVO.

La Sinistra italiana, la Sinistra *tutta* deve impegnarsi a non far passare un orpello del genere bloccando l'iter con il voto secco del "no" e senza porre alcun motivo di coscienza.
PERCHE' L'UNICA COSCIENZA E' QUELLA DI PARLAMENTARI CHE NON HANNO VOLUTO MUOVERE IL POPO' FINCHE' NON E' STATA LA CORTE DI CASSAZIONE A DARE UNA SENTENZA CHE HA MOSSO LE FONDAMENTA DEL GOVERNO, E IN PIENA COSCIENZA TUTTI I PARLAMENTARI CHE ANCORA HANNO UN PAIO DI SINAPSI IN FUNZIONE NON DEVONO APPROVARE DECRETI INUTILI E PERICOLOSI CHE RIMANDINO ANCORA LA DISCUSSIONE DI UNA LEGGE SPECIFICA SUL TESTAMENTO BIOLOGICO.
Che si vergogni Francesco Rutelli, e che si vergognino tutti i parlamentari della sinistra italiana che *adesso* parlano di motivi di coscienza! L'unico voto da presentare al decreto e' un "NO" secco, e soprattutto perche' l'unica coscienza e' di combattere con ogni mezzo per bloccare un orpello del genere. E perche' anche il Presidente della Repubblica ha detto che bisogna trattare l'argomento con molta piu' calma e pacatezza che l'intenzione di approvare un decreto di corsa. Tutti pronti ad elogiare ed appoggiare le parole di Napolitano, davanti alla stampa, ma dopodiche' Veltroni, Di Pietro... tutti li' a parlare di motivi di coscienza.
La risposta doveva essere e deve essere una sola: quel decreto non deve passare, e il primo che adduce motivi di coscienza vuol dire che:
  • o ha la coscienza per dimettersi da solo dal partito perche' i suoi motivi se pur encomiabili non devono di certo essere espressi in questo momento;
  • o deve avere la coscienza Di Pietro, Veltroni o chi per loro di SBATTERLO IMMEDIATAMENTE FUORI DAL PARTITO!
Il caso di Villari ha fatto ridere l'Europa. Prima lo si presenta poi lo si espelle, mentre buffoni (perche' se rappresentate un partito di opposizione e poi vi schierate con la maggioranza e' questo che siete, cioe' BUFFONI!) che cercando le scuse piu' banali per appoggiare la maggioranza anziche' fare opposizione, rimangono comunque nella loro posizione nel partito.
Veltroni [ma forse dovrei cominciare a chiamarti anche io Veltrusconi, dato che come leader dell'opposizione lasci molto a desiderare (io mi consideravo un socialista pre-craxiano. Successivamente vicino a Bertinotti, ma ora decisamente piu' schierato verso Antonio di Pietro che ritengo essere rimasto l'unico vero uomo di sinistra in Italia...)] se questo decreto passasse dovrebbe avere la buona creanza (quella che tanto gli e' mancata parecchie volte negli ultimi due anni, e potete stare piu' che sicuri che gli manchera' ancora) di dimettersi. Non solo da capo dell'opposizione, non solo dal partito... PROPRIO DALLA VITA POLITICA! Sparire, andare a farsi una luuuuuuuunga vacanza SU MARTE, in maniera tale che un leader carismatico (no, non "piu' carismatico", semplicemente "carismatico", che e' gia' molti gradini piu' in alto di quanto non sia adesso) possa dare alla sinistra quello sberlone rovesciato di cui ha bisogno da qualche anno, e possa finalmente svegliare un gruppo di addormentati che perde consensi da tutte le parti non perche' il marketing destrimane italiano sia migliore, ma proprio perche' la gente piu' o meno di sinistra in Italia SI SENTE TOTALMENTE NON RAPPRESENTATA DA QUESTA OPPOSIZIONE DA CIRCO EQUESTRE.
Ma porca migno%%a quando ci sono state le ultime elezioni io dissi una cosa (mannaggia a me e a quando le cose non le scrivo sul Blog, affinche' ne resti traccia chiara ed evidente ai posteri): dissi che la Lega avrebbe raddoppiato i suoi consensi.
Le risposte: "Ma vaaaaaaaaaa, ma e' un partititino, ma per favore, ma non diciamo ca%%ate, ma i lavoratori non votano Lega..." e avanti di questo passo.
E avanti talmente tanto che dal 3 e rotti percento sono passati a quasi l'otto percento. Avanti talmente tanto che I LAVORATORI PRECARI QUANDO HANNO SENTITO VELTRONI HANNO MANDATO A CA%ARE LA SINISTRA ED HANNO VOTATO LEGA. Grazie Fausto per esistere, grazie per aver capito che era il momento di ritirarsi. Lo capissero anche meta' dei tuoi compari di schieramento (no, non di partito) che stanno portando la sinistra allo sfascio con le loro stesse mani, saremmo gia' a meta' dell'opera.

Eluana ha concluso il suo calvario. Un calvario che il Presidente del Consiglio ha reso grottesco (potrebbe restare incinta?) e che questo governo ha utilizzato ed utilizza come motivo di dibattito politico. Ma secondo me, e torno per un istante al caso di Terri Schiavo, il calvario di Eluana era finito gia' alcuni anni fa.
Sapete, io amo informarmi prima di parlare di un determinato argomento. Amo avere le armi sempre pronte e cariche, amo non dover dire "ha detto Tizio che gli ha detto Caio che ha sentito da Sempronio...". Quando mori' Terri Schiavo, venne fatta l'autopsia. E un autopsia probabilmente sara' fatta anche ad Eluana. Ma se finira' come e' finita con la tragedia della Schiavo, finira' in secondo piano il risultato angosciante, inquietante ed ineccepibile dell'autopsia.
Capite l'inglese? Ve la sentite di leggere a cuor contento il referto di un'autopsia e giudicare da voi stessi? Il referto dell'autopsia di Terri Schiavo e' disponibile su questo sito (in formato PDF) e io l'ho scaricato, e ad esso mi riferiro' da qui in avanti per qualche minuto, parlando di un paio di cose che in questi giorni sono passate in secondo piano per dire che Eluana era una ragazza viva.
Comincero' col dire che come Eluana, Terry e' rimasta in stato vegetativo persistente per molto tempo (quindici anni buoni, dal febbraio del 1990 al marzo del 2005), e un paio di cose raggelanti vengono fuori dal reperto autoptico di cui parlavo. Un paio di cose di cui vi daro' qualche copia-e-incolla.
Intanto parliamo proprio del cervello [NOTA: le evidenziazioni sono mie]: "At autopsy, the brain weighed 615 grams. A total of 645 millimeters of cerebrospinal fluid (weighing 678 grams) were recovered upon opening the skull and exposing the brain. The brain was small, with widened sulci and narrow and thinned gyri. It was smaller in its vertical dimension [...] The choroid plexus and ependyma were intact and grossly unremarkable. The cortical gray ribbon, though intact throughout, was diffusely thinned and attenuated and for the most part, golden-brown. The subjacent cerebral white matter was soft, gelatinous and also diffusely discolored gray-tan-brown, including the bilaterally symmetric basal ganglia, thalami and hippocampal formations. [...] There was a readily discernible and noteworthy gradient loss when moving from the anterior to posterior regions. In the thalamus, the most medial portions were relatively preserved (from the frontal cortex). In the basal ganglia, the corpus striatum all but vanished, replaced by extensive astrocytosis (caudate nucleus greater than putamen). This volume loss was impressive and was all but completely represented by non-neoplastic astrocytes. An occasional rare neuron was located [...] the larger pyramidal neurons were globally absent. [...] Within the cerebellum there were no recognizable Purkinje cells found. The lost Purkinje neurons were replaced by reactive Bergmann astroglia. [...] The inferior olivary nuclei had no remaining discernable neurons, suggesting this was a retrogade degeneration due to the marked cerebellar cortex damage."

E andando avanti, leggiamo un po' perche' dovremmo essere stupiti da un cervello piccolo, leggero, ingiallito e quasi senza neuroni: "Comment: Brain weight is an important index of its pathologic state. Brain weight is correlated with height, weight, age, and sex. The decedent's brain was grossly abnormal and weighed only 615 grams (1.35 lbs.). That weight is less than half of the expected tabular weight for a decedent of her adult age of 41 years 3 month 28 days."

Capite dove voglio andare a parare? Meno della meta' del peso del cervello di un adulto di equivalenti caratteristiche corporee e medesima eta'. Il che significa che le uniche cose rimaste in funzione nel cervello erano i riflessi incondizionati quali il battito cardiaco e il respiro. In Terri e, possiamo pensarlo a piena ragione, in Eluana riflessi come il respiro o il battito cardiaco non erano sintomo di una vita come la intendiamo, ma solo della vita del tronco nervoso simpatico e parasimpatico.
Mi tornano alla mente due immagini. Fuori luogo, di certo, e crude. Ma due immagini che spiegano meglio il senso delle mie parole. Una e' una scena del film "Il signore degli anelli - Le due torri", in cui il nano Gimli e' seduto su quella che annuncia a Legolas come la sua 43ma vittima. Quest'ultimo gli scaglia una freccia annunciando di aver colpito anch'egli la 43ma vittima: "ancora si muoveva", a cui il nano risponde sarcasticamente: "Questo perche' ha la mia ascia piantata sui suoi centri nervosi!", scuotendo il manico dell'arma e provocando movimenti inconsulti degli arti del personaggio. L'altra e' quella degli esperimenti di Galvani con le cosce di rane.
Perche', e come ho detto qui sono molto crudo, quella che era in "vita" non era Eluana, ma solo il suo tronco spinale. Tronco spinale che ha continuato a svolgere il suo lavoro autonomo di controllo della respirazione e del battito cardiaco finche' non ha provato a mandare degli impulsi al cervello. Una "telefonata" a cui non ha risposto prontamente il cervello di una persona normale, e neppure la signorina della Tim a spiegare che il cliente non era al momento raggiungibile perche' in coma. No, la risposta al tronco e' stata "il numero chiamato e' inesistente". Ed e' ovvio. Se dopo quindici anni Terri non aveva piu' neuroni, che cosa pensate che evidenziera' l'eventuale autopsia di Eluana? Un cervello funzionante? Il nucleo di un corpo in grado di provare sensazioni, emozioni?
Eluana dopo diciassette anni non era "un vegetale". Quanto tempo ci vorra' perche' lo si capisca? Quanto tempo ci vorra' per capire che il dolore che le abbiamo fatto e' stato quella di lasciarla con un tubo di gomma dal naso allo stomaco per tutti questi anni? Che il rispetto della vita umana richiede anche un profondo rispetto per la morte?

Ora, infine, dopo che abbiamo staccato il sondino alimentare di Eluana, mi auguro che in tempi brevi si prenda la decisione di staccare anche il cavo delle telecamere che troppa morbosa curiosita' stanno gettando su un dramma che e' anzitutto della famiglia Englaro.

Sono contento che almeno questa tragedia sia finita (e, sia ben chiaro, sono stato e sono favorevole alla chiusura dell'alimentazione forzata e ritengo che ben troppo tempo sia passato in tal senso), anche se mi resta l'amarezza per il comportamento irresponsabile da parte di molte alte cariche dello stato e non solo. Apprezzo la manovra dei Radicali di querelare il ministro Sacconi per violenza privata, e mi auguro un suo rinvio a giudizio (per quanto ad ogni modo la giustizia italiana faccia ridere anche i miei orsacchiotti di peluche), come mi aspetto il pugno di ferro nei confronti dei comportamenti piu' ingerenti, violenti e altamente fuori luogo che hanno segnato questi ultimi giorni, fra cui la strameritata denuncia all'assessore Zamperini (per resistenza a pubblico ufficiale e inottemperanza all'ordine della pubblica autorita') di Lecce, che platealmente si e' disteso sul cofano dell'ambulanza che trasferi' pochi giorni fa Eluana alla clinica "La Quiete" di Udine.
Rinnovo il mio invito, per quanto ridotto, alla famiglia Englaro di non darla vinta ad una Chiesa che ha saputo fare dell'ingerenza motivo di sproloquio, affinche' venga rifiutata la celebrazione di funerali secondo il rito cattolico per Eluana. Ora e' tardi. Per ora vado a dormire, e seguiro' gli sviluppi di questa storia cosi' contorta anche domani.
In conclusione, dato che la notizia e' confermata, apprezzo anche il gesto di Mentana che ha annunciato le sue dimissioni dato che Mediaset ha pensato bene di lasciare sul palinsesto di Canale 5 il "Grande Fratello". E mi auguro sinceramente e platealmente che i dati auditel regalino alla puntata di stasera lo share inferiore al 2% che si e' meritato per questa scelta ridicola.