venerdì 1 marzo 2013

Che ci mettiamo sul cavallo? Il fantino!

In questi giorni gira la notizia, a tratti un tantinello inquietante, che in molti piatti pronti (e non solo) a base di carne di vitello e/o di maiale (soprattutto tortellini, lasagne e persino le mitiche polpettine svedesi dell'IKEA) siano state trovate tracce di DNA (ossia di carne ndG) equina: carne di cavallo in mezzo al vitello e/o al maiale.
Ora, un attimo di bontà, tanto per mettere in chiaro un paio di cose: anzitutto non è che perché c'è contaminazione da carne di cavallo automaticamente ci sono rischi per la salute dei cittadini. Perché, come è ovvio, è ben noto che la carne di equino viene macellata e ci sono molti che la mangiano (l'ho mangiata, soprattutto il filetto, e posso pure dire che mi piace).
Il problema è un altro, ed è diverso. Stiamo parlando, soprattutto, di igiene.
Vengo e mi spiego. Se io ho un piccolissimo pastificio e produco lasagne e tortellini fatti in casa, sono sottoposto ad alcuni controlli in merito all'igiene in azienda. Da parte dei NAS, della ASL eccetera.
Per esempio sono tenuto a pulire la macchina che trita la carne molte volte, con molti prodotti diversi e accertandomi che sia linda & pinta (e disinfettata) ogni mattina prima di avviarla.
Oppure, prima di cambiare tipologia di carne da macinare. Ed ecco il nostro caso: la contaminazione [continuo a usare il corsivo per sottolineare che non intendo il significato più inquinante e negativo del termine, che quasi fa venire in mente Chernobyl] è stata provocata principalmente dal fatto che lo stesso macchinario che fino a pochi minuti prima era dedicato a tritare la carne di cavallo, quando ha finito è stato dedicato a tritare quella di vitello o di maiale SENZA PULIRLO.
Quella violazione per cui a noi comuni mortali ci fanno passare un sacco di guai, a quanto pare solo con un certo ritardo sta facendo passare il sacco di guai (come è giusto che sia) alle grandi case. Perché d'accordo, ci possono essere persone allergiche a quella carne, che quindi potrebbero avere problemi, ma soprattutto perché se la macchina non è stata pulita prima di tritare altra carne, sorgono spontanee due domande:
  1. Da quanto tempo la macchina non viene pulita? Ossia, chi mi dice che la macchina non sia ingolfata di carne vecchia e marcita?
  2. Che tipologie di carni vengono macinate? Tutte da filiera controllata o anche carne con controlli inferiori per altri scopi? Che ne so se si macina la carne vietnamita di quindicesima scelta per fare bocconcini per cani, prima di passare a quella di prima scelta per fare le lasagne?
Sarò indubbiamente paranoico nel dire cose del genere, ma mi pare che non si possa raccontare che si usano solo prodotti italiani di alta qualità quando si fanno di queste cadute di stile...
PS: pulire un tritacarne domestico porta via una decina di minuti, smontare, pulire e rimontare un tritarcarne industriale dalle due alle quattro ore. Infilandoci direttamente la carne è evidente il risparmio di tempo e l'aumento di produzione.

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