venerdì 31 gennaio 2014

28 anni e mezzo ad Amanda...

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... che in lacrime e battendo i piedi per terra ha insistito di essere nata il 9 luglio 1987, e quindi di averne solo ventisei.

Sì, ci scherzo sopra. Perché parlo di un'altra ragazza, forse. Se il processo fosse stato per omicidio in USA a un italiano, anzitutto non sarebbe stato consentito durante il processo di lasciare gli States. Se dovesse venire confermata la condanna in Cassazione, dubito mooooooooolto caldamente che la dolce ragazzina tornerebbe a mettere i suoi dolci piedini sulla terra italica.
Purtuttavia osservo anche una cosa: la famiglia di Amanda potrà lamentarsi quanto vuole di un presunto accanimento della magistratura nei loro confronti, ma dovrà anche tenere a mente del presunto accanimento della giovane contro Patrick Lumumba, costato alla ragazza una condanna per calunnia in primo grado ed appello, e di cui attendiamo lo sviluppo eventuale in cassazione, con buone probabilità di condanna anche nell'ultimo grado di giudizio.

Comunque le vere vittime di questo groviglio mediatico rimangono la verità (non credo che sapremo mai fino in fondo cos'è successo a Perugia quella maledetta notte), e la povera Meredith Kercher, alla cui famiglia va la mia silenziosa solidarietà.

giovedì 30 gennaio 2014

Non ho nulla da perdere a provarlo

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L'AIFA ha rilasciato l'opuscolo "Non ho nulla da perdere a provarlo", traduzione italiana di "I've Got Nothing To Lose By Trying It", prodotto da Sense about Science. Un opuscolo che spiega come riconoscere le cure miracolose che di miracoloso hanno solo la maniera in cui incrementano il conto in banca di chi le propone.

Monumento all'imbranataggine al Circo Massimo

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Alla vostra sinistra l'opera dell'artista Francesco Visalli, intitolabile secondo me "Amici miei al Circo Massimo". Il risultato? Che dopo DUE MESI in cui è rimasto lì senza che nessuno si accorgesse che era un'installazione totalmente abusiva, quando finalmente ne parlano tutti i giornali, subito il comune di Roma si impegna a rimuovere velocemente (come potete vedere alla vostra destra) l'affare di metallo che l'artista ha posto in uno dei luoghi più belli d'Italia anche come denuncia del fatto che nessuno si accorge di questi scempi.
E il comune promette una multa, almeno per pagare le spese di rimozione. Sono d'accordissimo con il comune: le spese di rimozione devono essere pagate di propria tasca dai responsabili. No, non dall'artista e da suo team che ha fatto questo bel lavoro, che invece secondo me non deve essere chiamato a risponderne in nessuna sede, bensì di tasca propria dal sindaco, dal responsabile ai beni culturali, dal comandante della polizia municipale, e in generale da tutti quegli organismi che sono chiamati a vigilare affinché queste cose non succedano. Che pagassero anche l'occupazione abusiva di suolo pubblico per oltre due mesi, così forse impareranno anche loro che fare il loro lavoro non è solo un diritto ma anche un dovere, serio.

mercoledì 22 gennaio 2014

Bip-Bip, il Willy il Coyote oggi mi ha mangiato...

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[aggiornamento conclusivo del 24 febbraio, pongo in alto per indicare a tutti]
AGGIORNAMENTO del 24 febbraio 2014: PASSATO!
Mi è arrivato un sms,che anzitutto vi mostro ^_^
Quindi commento: procedura determinata. Se la vostra richiesta di portatilità si intoppa, ecco come inserirla:
  • Aprite nuovamente la pratica per la portatilità inserendo come operatore di provenienza "Telogic";
  • Non inserite il numero di serie della SIM, bensì fate mettere la spunta su "SIM Smarrita/Rubata";
  • Non inserite la spunta su "Trasferimento credito": un giorno si capirà che cosa succederà col credito.
Tutto qui. Finalmente dopo vari tentativi il passaggio è andato a buon fine (-:
Spero che queste informazioni possano essere utili anche ad altri utenti ^_^

Sono stato un cliente Bip Mobile. Come molti altri italiani, d'altronde.
Attirato dalle tariffe (quelle internet un po' meno, ma due euro a settimana per trenta minuti al giorno verso tutti quando l'ho scelto non è che ci fossero molte alternative appetibili in giro), e incuriosito dal funzionamento di un operatore virtuale appoggiato alla rete di un operatore (Tre) che ancora oggi è costretto a girare in roaming sulla rete Tim nelle zone di mancata copertura.
Lo sono stato, finché non sono successe tante cose strane, finché molti miei clienti che avevano una chiavetta Bip non mi hanno segnalato che navigavano molto lentamente.
Finché non sono cominciate a girare strane notizie online, fra ZeusNews e altri giornali.
Finché la società non ha finalmente deciso di avvertirci con una stringata e-mail arrivata giusto oggi, 22 gennaio. E-mail che vi riporto qui:
Gentili Clienti,
a seguito dei recenti eventi che hanno coinvolto BIP, con la presente comunicazione è nostro interesse informarvi che stiamo tutt'ora facendo il possibile per ripristinare tutti i servizi interrotti da Telogic in data 30 dicembre 2013.
Vi informiamo, altresì, che tutti i clienti che decideranno di passare ad altro operatore attraverso il procedimento di MNP potranno mantenere il proprio numero presso l'operatore mobile prescelto.
Per quanto riguarda il credito residuo vantato da ciascun cliente al momento del distacco del servizio, Vi informiamo che esso:
 1. in caso di riattivazione dei servizi sarà ripristinato nell'ammontare esistente al 30 dicembre 2013; mentre
 2. nel caso di MNP (allo stato attuale) possiamo fornirvi le seguenti informazioni:
  - solo gli operatori H3G e Tiscali hanno previsto il riconoscimento di un bonus in un tempo determinato  a titolo di promozione per il passaggio di operatore;
  - gli operatori Wind e Poste Mobile ci hanno ufficialmente comunicato che non riconosceranno alcun credito residuo;
  - gli altri operatori non ci hanno ufficialmente comunicato alcuna posizione in merito , siamo quindi in attesa di comunicazioni ufficiali in merito.
 3. in caso di mancata riattivazione dei servizi verrà rimborsato a ciascun utente secondo i modi, i tempi e le percentuali (che ad oggi sono in via di definizione) previste nel piano di concordato preventivo che BIP dovrà depositare prossimamente presso le competenti autorità giudiziarie.
Inoltre, occorre far presente che abbiamo a più riprese chiesto a Telogic e per conoscenza a Agcom la riattivazione del servizio "voce in entrata" che non comporta alcun costo e consentirebbe a tutti voi di poter ameno ricevere le chiamate ma ad oggi, inspiegabilmente, tale servizio ancora non è stato ripristinato. Con il presente comunicato intendiamo ribadire l'importanza della riattivazione del citato servizio chiedendo espressamente ad Agcom che prenda atto dell'inerzia di Telogic in tal senso a danno e disagio dei consumatori
Infine, ci preme segnalarvi che, differentemente da quanto riportato su numerosi siti (evidentemente male informati), BIP non ha chiuso né è fallita ma sta, tutt'ora, cercando qualsiasi via possibile (anche per il tramite di investitori terzi interessati) per ripristinare tutti i servizi voce e dati e riattivare la catena distributiva.
Come sempre sara' nostra cura tenere informati tutti voi costantemente sugli sviluppi della situazione
BIP Mobile SPA
Bene. Tutto a posto allora. Perché BIP non ha chiuso né è fallita, solo che non risponde agli utenti, ha sospeso il servizio, si rifiuta di pagare i crediti residui agli operatori MNP, comunica agli utenti di essere senza fondi, senza servizio, senza servizio clienti, senza NULLA, però non ha chiuso.
Beh, sinceramente mi auguro che la società NON chiuda, perché prima tenterò anche io di portare il mio numero verso un altro operatore, ma mi chiedo sinceramente ed efficacemente quanto queste cose possano succedere prima che lo stato dia un certo numero di garanzie a noi utenti, tanto per non dover essere noi a dover mettere le garanzie (aka = caricare prima il credito) per poi sapere che un bel giorno: puf! Tutto zompato.

AGGIORNAMENTO: 4 febbraio 2014
Due tentativi di portatilità sono falliti. Il primo (indicando come operatore di provenienza "BIP Mobile") perché "numero non di operatore donating" (ossia la scheda non corrisponde a un numero di bipmobile, non si sa come mai); al punto vendita chiedono di rifare la procedura indicando operatore di provenienza "H3G/Tre Italia".

Il secondo tentativo è fallito, e oggi di nuovo hanno reinserito la pratica (Wind ora ha detto, al contrario, di ripetere la procedura indicando come operatore di provenienza "BIP Mobile" e non "H3G"). Ora vediamo se è il caso di mandare un rafforzativo con specifica raccomandata A/R oppure una pec... per ora aspettiamo.

AGGIORNAMENTO: 8 febbraio 2014
Nuovo SMS - 5 feb 2014 17:48 - da WIND
Gentile Cliente la informiamo che le richieste di portabilità del numero risultano al momento bloccate da BIP per motivi tecnico/amministrativi indipendenti da Wind e in corso di verifica.
Insomma, giusto per tradurre in linguaggio semplice ed efficace: cilecca, di nuovo. Ieri mi sono sentito con il call-centre di Wind per sapere se questo messaggio significa che prima Wind deve fare una verifica, o se devo effettuare nuovamente la richiesta di portatilità. Ovviamente è vera la seconda ipotesi: tocca nuovamente provare a effettuare la portatilità. L'impressione che ho, a voler essere ottimisti, è che questa procedura richiederà non soltanto tempo, ma soprattutto che io «alzi un po' la voce», per cui attenderò ancora qualche giorno, prima di provare con una comunicazione scritta. Tanto io la faccia tosta di portare il caso ad arbitrato ce l'ho, e in caso di arbitrato non ci sono molte possibilità: BIP deve consentire di portare il numero, stop.
Comunque vi terrò informati, perché come mi ripeto, sento come l'impressione che la storia sarà lunga (per carità: potrei sbagliarmi, e lunedì o martedì mi comunicano che la portatilità è andata a buon fine. Oddio: speriamo!).

AGGIORNAMENTO: 11 febbraio 2014
A quanto pare (la notizia non dovrebbe essere confermata, ma dato che i vari tentativi di portatilità sono falliti con l'errore "operatore non donating" che significa che l'operatore rifiuta di mollare il numero) sin dal 24 gennaio BIP Mobile non sta consentendo il completamento della portabilità. Stando a quanto ho letto su internet, quello che mi resta in questo momento è documentare i tentativi di portatilità per scritto, e presentare un reclamo al CORECOM allegando il Formulario GU5 dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la richiesta di risoluzione ottemperata nel completamento della procedura di portatilità.
Sarà lungo e doloroso, ma vi terrò informati: oggi pomeriggio ho appuntamento con un legale dell'Unione Nazionale Consumatori per gli ulteriori sviluppi.

AGGIORNAMENTO: 20 febbraio 2014
Sembra che ancora le cose non vadano bene. Non so se sono il solo a cui la portatilità sta fallendo, ma sino ad oggi ogni tentativo è fallito senza specifiche. Ieri, su consiglio di un altro rivenditore, abbiamo inserito di nuovo la pratica di portatilità. Indicato come operatore di provenienza "Telogic", non chiedendo il trasferimento del credito e senza indicare i dati della sim Bip Mobile (il numero di serie della stessa), dichiarando invece che la stessa è stata smarrita; a detta del rivenditore, fino a venerdì 14 così facendo è riuscito a svolgere le portatilità correttamente (a parte la comunicazione che da lunedì 17 è necessario impostare come operatore di provenienza "Telogic" e non "BIP Mobile" o "H3G/Tre"). Vediamo come va: se avete anche voi problemi con la portatilità fatemi sapere, eventualmente se questo risulta il passaggio corretto (anche se assurdo, al momento), confermerò la notizia per tutti. (-:
Altri quattro giorni lavorativi, vediamo se ci sono novità di sorta...
AGGIORNAMENTO 2: 20 febbraio 2014 - ore 16:40
Improvvisamente suona il telefonino. Il numero è col prefisso di Milano, e dà chiaramente l'impressione di essere un call-centre (0223100xxx), ma soprattutto è strano che mi suoni il telefono, perché il numero wind (che è temporaneo) non ce l'ha ancora nessuno, anzi: praticamente manco io me lo ricordo e me lo sono scritto sul blocco appunti in ufficio.
Bene, è un operatore che mi chiama proprio per conto di Wind, per segnalarmi che la portatilità fallita per ben tre volte ha aperto un "allarme" e che loro STAREBBERO per avviare nuovamente la procedura automaticamente, ma io segnalo che, soprattutto grazie al punto vendita Wind che è anche un mio cliente, ho potuto ottenere la richiesta di un altro inserimento della pratica giusto ieri, seguendo la procedura di indicare come operatore di provenienza "Telogic" anziché "Bip" (procedura che anche la gentile signorina di Wind mi ha confermato come esatta), e soprattutto mi dice appunto che mi ha chiamato per avere una conferma se ero sempre interessato a ottenere la portatilità del numero. Ovvio che l'idea è quella di recuperare il numero telefonico, soprattutto (sul credito ci ho già definitivamente messo una croce sopra, ma come già mi ripeto credo ci fossero sopra due o tre euro (forse meno) e quindi è il pelo nell'uovo. Mi interessa recuperare il numero telefonico, il resto verrà da sé. Altri due giorni da attendere: come anche confermato dalla signorina che mi ha chiamato, la procedura dovrebbe avere una risposta (speriamo positiva) fra domani e, al più tardi, lunedì (sabato e domenica non contano ovviamente).
Still here, still waiting...

domenica 12 gennaio 2014

Marijuana libera

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Sempre più governi, sempre più stati, sempre più governanti (e, dato che prima o poi tutti ne parlano, anche l'Italia è finita nel calderone) parlano e discutono dell'opportunità, che qualcuno ha proprio messo in atto, di legalizzare il consumo e la diffusione delle droghe leggere, procedendo a rendere la procedura controllata dallo Stato (un po' come avviene con l'alcol o con le sigarette), tassando peraltro il consumo e rendendo quindi un pessimo servizio (che ci vorrebbe proprio) alla criminalità organizzata, che proprio grazie al commercio e alla distribuzione di droga ha un interessante ritorno economico che si dovrebbe contrastare.

Facciamo la classica premessa importante: drogarsi fa male. Come moltissime cose, direte voi. Anche io lo dico, ma dico soprattutto come bere alcol e come fumare. Entrambe le cose fanno molto male e anche un consumo "moderato" sul lungo termine non ha comunque effetti positivi al 100%.
Ma sebbene il consumo di fumo ed alcol siano moralmente tollerati, secondo certe regole (vietato pubblicizzare i tabacchi, la pubblicità alle bevande alcoliche non deve invitare a fare consumo smodato, non deve invitare i minori a bere eccetera), sull'argomento delle sostanze stupefacenti c'è un tabù non indifferente, legato proprio dal fatto che il controllo e la diffusione delle sostanze è tutto in mano della criminalità. E ogni genere di problema appare non solo per via dei criminali che spacciano agli angoli delle strade, ma anche e soprattutto per l'uso di sostanze sconosciute, miscelate o trattate in maniera sconosciuta, e ai gravi effetti collaterali legati all'uso di sostanze impure, di sostanze pericolose (le cosiddette "droghe pesanti"), dall'uso smodato che porta a gravi casi di overdose (fino ai causi infausti).

Bene, fatta questa premessa importante, osservo che questo ragionamento sull'evidenziare i termini negativi delle sostanze non è sufficiente a evitarne l'uso.
Tutti quanti sappiamo benissimo come sia salutare scolarsi una intera bottiglia di vodka. E tutti quanti sappiamo quanto rappresenti una boccata di salute fumarsi un pacchetto di sigarette in un giorno.
E spippacchiarsi una bella pipetta di crack? E sniffare granuli di cocaina tutta la settimana? O iniettarsi nel circolo sanguigno morfina o derivati? Potrei andare avanti per molto tempo, ma il concetto è: "lo sappiamo tutti quanti", ok.
Un fumatore lo sa che il fumo fa male, ma fuma. Un drogato lo sa che la droga fa male, ma si droga. Non è che "sapere" che una cosa fa male è l'unica cosa sufficiente a far terminare quella cosa. Anzi: se non ci fossero regole severe (come ad esempio su alcol e conduzione dei veicoli) ci sarebbe un'anarchia più che imponente, ma pur esistendo le regole, comunque esistono le persone che le violano. Il due gennaio mattina sono stato a Catania. Mi sono fermato in un centro commerciale (l'ex Auchan, ora si chiama Città Mercato) e, mentre uscivo, ed ero sul tapis-roulant che porta al parcheggio coperto, un tizio davanti a me, non appena è salito sul tapis-roulant ha pensato bene di prendere una boccata della sua aria preferita, e si è acceso una sigaretta. L'altro giorno ho sentito alla radio di uno che su un volo internazionale dopo sette ore non ha resistito e si è acceso una sigaretta, tra l'altro (e l'hanno arrestato, e lo speaker giustamente commenta: «E grazie al ca££o che l'hanno arrestato! Che dovevano fargli, n'applauso?»). E tralasciamo quelli che ogni settimana vengono fermati alla guida dell'auto per un regolare controllo e gli viene riscontrata nel circolo una certa quantità di alcol.

Le regole ci sono, ma non bastano da sole. Però la regolamentazione può venire incontro, invece. Permette di controllare molti fattori e, soprattutto, toglie fondi alla criminalità.
E sinceramente mi fido di più di avere un coffee-shop da cui ci si è servito poi si chiama un taxi in tutta tranquillità o prende l'autobus, piuttosto di sapere che lì fuori c'è qualcuno che mi si può fotocopiare sopra l'automobile perché non si sa cos'abbia in circolo.

La conclusione è questa: io sono favorevole alla legalizzazione e regolamentazione per l'uso delle droghe leggere, e soprattutto affinché sia lo Stato a gestire e controllare la produzione, la distribuzione e la vendita delle sostanze.

Peraltro questa procedura renderebbe anche più semplice una procedura specifica che riguarda il principio attivo in sé della cannabis (il Tetraitrocannabinolo), poiché esistono farmaci basati su questo principio attivo e che sono usati in quasi tutto il mondo con grande successo a scopo medico, soprattutto per i malati di cancro, poiché si è riscontrato che il THC ha forti effetti di contrasto agli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia (soprattutto forti qualità di antinausea/antiemetico, di rilassante muscolare nella distrofia eccetera); il problema in questo caso è che essendo la sostanza tabellata come stupefacente è sottoposta a delle condizioni di distribuzione ed uso complessi (per esempio diverse volte i tribunali hanno dato ragione ai malati obbligando gli ospedali a somministrare il principio attivo come parte della terapia, con la storia che si deve fare in regime ospedaliero, acquisendo il farmaco all'estero con costi particolarmente elevati e usando un regime di day-hospital controllato).
Inoltre, come ripeto, questo può essere un modo per ottenere un onesto giro di denaro che possa influire sull'economia già disastrata dell'Italia, e sinceramente di sentirmi fare la morale dallo Stato che ha già legalizzato persino il gioco d'azzardo, mi pare che... (-:

sabato 11 gennaio 2014

Crollo a Matera

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Il mio rispettoso silenzio, e la mia preoccupazione di uomo, di cittadino e di volontario di soccorso vanno tutte in questo terribile momento alla città di Matera, e alla terribile notizia del crollo dell'edificio di Vico Piave.

venerdì 10 gennaio 2014

Governo e omosessualità

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Trovo interessante notare come in un momento in cui il governo dovrebbe prodigarsi per cercare di risolvere i gravi problemi che affliggono l'Italia (argomenti quali "tasse", "lavoro", "crisi", "credibilità internazionale"), invece si trovi utile dibattere per l'ennesima volta sul "matrimonio gay".
Ma detto questo, una volta e per tutte voglio chiarire la mia posizione sull'argomento. E la mia posizione è forte, efficace e definitiva: trovo ridicolo che nel XXI secolo si debbano discutere posizioni di questo genere in un posto che dovrebbe definirsi "stato civile".
Solo che l'Italia non è uno stato civile, e questo l'abbiamo già visto ed appurato più e più volte.
Il problema con cui ci troviamo a combattere è, purtroppo, un dilagante e poco occulto potere temporale che sembra dettare in Italia le regole dietro il dito di quella che dovrebbe essere laicità e sempre più spesso, invece, diviene un proselitismo cattolico di bassa lega evidente e a tratti incontenibile.
E ringrazio che non siamo arrivati ai livelli di certi posti, dove è materia scolastica obbligatoria il "creazionismo".
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Giusto questa settimana un consigliere eletto a Pomfret, New York, ha prestato giuramento tenendo fede al suo credo religioso: è un Pastafariano ed ha giurato con il tradizionale copricapo religioso in testa (lo scolapasta).
Mentre mi aspetto che qualche pentastellato italiano trovi il modo di cercare di ripetere il gesto qui in Italia, quello che osservo è che invece molti newyorkesi saranno lì a dire che non si può dare credibilità politica a un uomo che crede nell'esistenza di un'entità superiore divina, mai vista né sentita, di cui non esistono prove e che detta regole che, ok, principalmente sono legate al buon senso, ma che lasciano trasparire forse una certa goliardia: dai non parlerà mica sul serio... ah no scusate, non mi riferivo a Christopher Schaeffer che ha giurato collo scolapasta in testa, io parlavo di quell'altro, quel cattolico...
... ecco: pensate che abbia preso in giro una religione importante? Liberi di farlo, comunque no: anche io sono pastafariano eheheh (ah, pensavate che fossi agnostico? Eh, sapete: la coscienza cambia, andate in pace, ramen!)
Io però, rimarrò libero di pensare che, invece di guardare alla morale che viene dettata da una divinità da migliaia di anni, si debba guardare alla morale degli uomini e delle donne che vivono in un mondo in cui si viene persino condannati a morte per le proprie scelte di coscienza.
Piuttosto che pensare che sia morale costruire una famiglia come ci spiega un prete, che pratica l'ascetismo e non ha una famiglia, salvo quando poi non succede persino che ha il piacere di avere una famiglia vicino, tanto per avere dei bambini con cui soddisfare i suoi appetiti sessuali (e non storcete il naso: sapete che purtroppo non sono casi isolati e rari).
Il problema dell'Italia è che si lascia guidare troppo dalla "chiesa" (intesa come potere temporale. Cavoli, non era una cosa medioevale?), così tanto da arrivare ad accettare certe cose come valori indiscutibili, fino all'estremo.

E io vorrei capire, sinceramente, che cosa c'è di male se due persone che condividono una vita assieme, non possano ereditare l'un l'altro, non possa uno dei due trovare l'altro in ospedale, in carcere, non possa ottenere la reversibilità della pensione.
La famiglia è formata da un uomo e una donna.
No. Non è vero! La famiglia è formata da due persone che si amano e che sono pronte a condividere una vita intera insieme. Stop.
Non cambia nulla il fatto che siano un uomo e una donna o due persone, maggiorenni & vaccinate, dello stesso sesso. Nulla: fatevene una ragione. E non venitemi a dire "ognuno è libero di fare quello che vuole in camera da letto", perché ognuno è libero di fare quello che vuole tout-court, altro che camera da letto.
Io ho vissuto in una famiglia "tradizionale": con due genitori che si sono separati quando io non avevo neppure sei anni e che hanno divorziato pochi anni dopo, che io non ero ancora maggiorenne.
Ed ho vissuto un disagio, un disagio grande, e non il disagio che mi è mancato un genitore piuttosto che l'altro, bensì il disagio che spesso sono stato usato da uno o entrambi i miei genitori come "arma di scambio". Una cosa vergognosa e per cui chi insegna moralità spicciola dovrebbe molte più parole di fuoco, ma invece...

Invece no: la famiglia è basata su un uomo e una donna. Che magari litigano, che traumatizzano i loro figli, che massacrano o uccidono i loro figli se non vivono secondo i canoni della loro religione... eh sì, giusto: se non sono cattolici non contano. Sono solo i cattolici che decidono per gli altri, anche per chi non lo è. Quindi se la mia compagna vuole abortire e il medico si rifiuta perché è un obiettore di coscienza l'ospedale non gli dirà:
Rispettiamo le tue scelte di coscienza, per questo motivo ti mettiamo di fronte ad una scelta anche noi: puoi rispettare il tuo contratto di lavoro e svolgere l'intervento, oppure puoi rispettare il tuo dettato di coscienza, e in tal caso l'ospedale, in tutta coscienza, sarà libero di avvalersi del lavoro di chi non ponga i tuoi problemi di coscienza, e tu sarai libero di andare a cercare un posto di lavoro in cui le tue scelte di coscienza siano contemplate nel contratto di lavoro. Grazie, quella è la porta, addio!
Bensì dirà alla donna «ma signora, aspetti, parli con questi bravi signori del consultorio che seguiranno sicuramente il suo caso» (devo dire che trovo interessante sapere che se un medico dice a qualcuno, senza il mio permesso, che ho, chessò, l'alluce valvo, rischia vari anni di galera per violazione del segreto medico, ma se segnala una donna incinta che vuole abortire, va tutto bene. Non vedo la differenza, sapete? Sul serio).
Ecco, la famiglia. Perché se due persone si amano e restano assieme d'amore e d'accordo per 80 anni, sono solo uomini e donne, non esistono coppie omosessuali che durano (o forse sì, ma non se ne deve parlare, che ognuno in camera da letto è libero... oh, guarda: di nuovo lo stesso cliché).

Bene, io guardo oltre [forse perché sono pastafariano: la mia religione mi impone anzitutto di non imporre il mio credo bigotto agli altri, come recita il primo condimento (comandamento?): "I'd Really Rather You Didn't act like a sanctimonious holier-than-thou ass when describing My Noodly Goodness. If some people don't believe in Me, that's okay. really, I'm not that vain. Besides, this isn't about them so don't change the subject" (Io Preferirei Davvero Che Tu Non ti comportassi come un asino bigotto più-santo-di-te quando descrivi la Mia Spaghettosa Bontà. Se qualcuno non crede in Me, va bene così. Dico davvero, non sono mica così vanitoso. E ad ogni modo non stiamo parlando di loro, quindi non cambiare argomento)], per cui non solo non mi interessa se due persone che si amano debbano farlo "solo dentro la camera da letto", e al contrario sono perfettamente favorevole affinché l'unione consenziente venga regolata dalla legge e consenta quella serie di diritti (e doveri!) che ad oggi vengono riconosciuti solo a quelli che davanti a qualcuno hanno detto "sì, lo voglio".
Ma non solo, perché io non vedo nulla di male se, dopo tutte le verifiche e i controlli che attualmente i servizi sociali dedicano soltanto alle "famiglie tradizionali", sia concesso anche a una famiglia omosessuale di avere dei bambini in affidamento condiviso, in affidamento temporaneo e persino in adozione.
Se pensate che sia una cosa innaturale, voglio rompervi le uova nel paniere: al giorno d'oggi, esistono bambini che vivono legalmente in una "coppia di fatto" omosessuale. Sapete, ci sono vedove che hanno un figlio a carico e che adesso hanno una famiglia con una compagna. E non c'è nulla di male in ciò, nonostante la maldicenza di certa gente, che invece dovrebbe essere pesantemente ridimensionata.
Si è tanto parlato di "femminicidio", e io sono favorevolissimo a una legge che punisca gravemente e severamente la violenza dettata dalla discriminazione. Dalla discriminazione contro la sessualità, non semplicemente contro "la donna". Non è possibile che quello che manda la compagna in ospedale è un porco, bastardo, animale che merita di marcire in galera e quello che in ospedale ci ha mandato una coppia gay che camminava al parco "va capito, ma sì, però...": è un porco, bastardo e animale che merita di marcire in galera ugualmente.
Ma che valori insegnate ai VOSTRI figli? Ma vi pare normale? Siamo tutti uguali, siamo tutti bravi, siamo tutti buoni, ama il prossimo tuo, sì, ma...
Aveva visto giusto De André anni fa:
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio
Ma tanto lo so: nonostante dovremmo dire di essere nel XXI secolo, siamo ancora nel medioevo, e difficilmente le cose cambieranno...

martedì 7 gennaio 2014

Fine delle feste, finalmente...

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Ciao a tutti.
Questo era in preparazione come il primo articolo del 2014, che doveva andare in pubblicazione verso giorno 3, al massimo giorno 4. Ma a quanto pare prima ho preferito dare (giustamente) un tantino di spazio al mio casuale incontro di giorno due.
Ma sapete com'è: c'è chi comincia l'anno accendendo i fuochi, io - tanto per restare in controtendenza come il mio solito - invece li spengo. ((-:

Ma andiamo per ordine: le feste sono finite, la confusione è tanta e la voglia di ricominciare col solito tran-tran quotidiano mi aiuta.
Anche perché quest'anno è finalmente cominciato, e tutto è andato come previsto.
No, in realtà quasi tutto: ho passato il 31 dicembre e il 1 gennaio con un forte mal di testa e un fastidioso mal di stomaco.
Non ho voluto fare nulla e vedere nessuno, anzitutto per le pessime condizioni in cui sono stato (ho passato praticamente tutta la mattina 31 seduto in poltrona, cercando di leggere qualcosa di leggero e sperando che la forte emicrania mi lasciasse in pace), ma soprattutto perché parte del mal di testa lo devo indubbiamente non solo al casino che ho trovato sul lavoro il 30 dicembre (quando sembra che all'improvviso tutti si siano svegliati dal torpore per dirmi che avevano computer pieni di difetti da prima di natale), ma soprattutto perché nel corso del pomeriggio del 30 ho avuto la peggior risposta alla mia ricerca di un last-minute per andare a fare fuori Italia il capodanno: tre giorni in Francia, in una ridente cittadina di nome Chartres [che ho dovuto cercare su Google Mappe per capire dove si trovasse di preciso (e chiedendomi, come il buon Groucho di Dylan Dog, che cosa avesse da ridere...)], scoprendo che per stare a quasi 100km da Parigi, per tre giorni/due notti (31-1-2, contro altri anni che sono andato 30-31-1-2) con solo pernottamento e prima colazione (pranzo e cena? Menu a-la-carte monsieur... certo: in Francia, che sul menu al posto del costo c'è direttamente una gigliottina) per quasi seicento euro, biglietto da Malpensa, of course, da aggiungere il biglietto di andata e ritorno per Varese da Catania, che si aggirava intorno ad altri duecento euro...
Ossia: no. Quasi mille euro per tre giorni, quando gli altri anni me ne sono andati via circa la metà per quattro, soprattutto in questo periodo, non mi pare proprio il caso.
Mi è piaciuto "scontrarmi" con i capodanni all'estero, ma per rilassarmi, magari un paio d'ore di karaoke, e tacchinare qualche bella figliola c'è spazio e tempo.
Per ora ci vuole lo spazio e il tempo di analizzare i buoni propositi per quest'anno. Ho cominciato col leggere due romanzi di Dean Koontz, ossia sto continuando con l'autore che mi era stato consigliato da molti: adesso sono a metà di "Phantoms!", di cui anni fa avevo visto il film (che non sapevo fosse tratto proprio da questo romanzo), e quando finirò con lui (l'autore, non il libro: è bello ragionare per interi autori ehehe) continuerò riprendendo per un po' il fantasy prima di continuare con altri autori. Per l'estate vorrei riprendere mano con Asimov (ho letto qualche romanzo molto tempo fa, voglio un momento rivedere tutta la situazione). E quindi continua il piacere di leggere, e mi sa che anche quest'anno l'idea di leggere in un anno una cinquantina di libri è un obiettivo facile da raggiungere (-:
Il lavoro riprende, i computer sono da formattare, la cronaca riprende, il blog riprende! Altri 365 all'alba. (-:

giovedì 2 gennaio 2014

Poi dice che l'estintore non serve...

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[nota: filmato caricato nuovamente in risoluzione fullHD]
Sto tornando da Catania vero Siracusa, ma decido di fare una puntatina all'IKEA visto che ormai è l'ora di pranzo: due polpettine svedesi ci possono stare prima di continuare verso casa...
... ma forse è stato il destino a farmi pensare prima di fermarmi all'IKEA e poi, soprattutto di girare proprio da quel lato di parcheggio...

... perché di trovare un'auto che sta andando a fuoco e riuscire a spegnere il principio d'incendio con l'estintore a bordo, proprio non me lo sarei aspettato neanche se me l'avesse detto il mio oroscopo, credetemi!


L'importante, in questi casi, è che tutto sia finito bene...