venerdì 28 febbraio 2014

L'inquietante piaga delle baby-squillo

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Se mi raccontassero. Anzi no: se io vi raccontassi, se qualcuno vi raccontasse, se qualcuno raccontasse a qualcun altro... rendiamo generico il concetto e raccontiamo, per un istante, una storia.
C'è una madre. Una madre single, magari, che vive la crisi, che vive le difficoltà di ogni giorno, magari che non ha un posto di lavoro fisso, e magari vive in un piccolo appartamento in affitto, e le difficoltà sono ancora di più.
Bene.
E diciamo che questa madre single, appunto, è una madre. Ha una figlia. Di tredici, quattordici anni. Un'adolescente che, per colpa della crisi, per colpa della situazione in cui vive con la madre, ha delle difficoltà anche lei.
Eppure questa ragazzina è intraprendente, e decide di intraprendere una piccola attività lavorativa per aiutare la madre in difficoltà.
Fin qui, direte tutti, anzi diremo tutti quanti, non solo "tutto bene", ma anche "complimenti alla giovane quattordicenne che ha dimostrato una grande serietà, un grandissimo senso di responsabilità" eccetera.
Poi scopri che non è un racconto: è successa sul serio una cosa simile. E sei lì, pronto a tessere le lodi di questa ragazzina e sottolineare l'importanza dell'educazione civica nelle scuole, che dovrebbe insegnare questo senso civico.
Ma ti fermi.
Perché leggi la notizia.
E la notizia non è che una ragazzina di quattordici anni sta semplicemente aiutando la madre facendo qualche lavoretto.
No.
La notizia è che una ragazzina di quattordici anni si prostituiva per aiutare la madre.
Io non so voi. Io ho letto la notizia, e la giustificazione della ragazzina, e mi sono cascate le braccia per terra, e la mascella sul tavolo.
Sono basito. Perché è una sconfitta. Per tutto: per il senso civico, per l'educazione civica, per la responsabilità, per la vita della madre, ma anche per la vita della figlia.
Una sconfitta, su tutti i fronti.
Non ho altro da dire, ma perché non so sinceramente che altro dire.

lunedì 24 febbraio 2014

Ubuntu sta peggiorando...

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Sul portatile (che adesso mi ospita, con moooolto piacere e mooolta velocità, un SSD da 120Gb) ho installato ubuntu 13.10, in attesa della versione 14.04 prossima ventura...
... sempre se dovessi decidere di continuare con il sistema operativo di casa Canonical, cosa che nonostante dieci anni di buon rapporto, comincia ad essere molto difficile da avverarsi.
I problemi che  mi sta portando ubuntu al portatile, i tic nervosi che sono venuti al sistema operativo nella versione 13.10, e che soprattutto promettono di essere portati alle successive, cominciano ad essere particolarmente seccanti.
  • Tralasciamo Unity e la sua brutta interfaccia simil-windows-8 o il fatto che quando cerco un'applicazione lui mi debba proporre tutte le alternative offerte da Amazon e diosolosacosaltro, e devo disattivare questo comportamento manualmente;
  • Tralasciamo l'interfaccia di Unity, che è molto discutibile (preferivo gnome, ora potrei sinceramente pensare di passare a kubuntu e vedere come mi trovo con KDE, dopo anni e anni);
  • Tralasciamo anche le scelte molto da ambiente windows come la brutta abitudine di togliere il selettore ed i desktop virtuali (uno dei motivi per cui apprezzo linux è proprio il fatto che mi divido lo schermo in quattro parti in cui tengo chat, navigazione, sviluppo e altre funzioni. Mi da fastidio che non ci siano queste funzioni di default);
  • Dico: tralasciamo quanto ho elencato fino ad ora. Perché dover rimettere le mani nella configurazione per avere quello che c'era prima, ci potrebbe anche stare. Tralasciamolo. Ma...
  • Anzitutto per qualche capo di ca££o di motivo avete tolto la funzione di ibernazione? Io non spegno quasi mai il portatile, e DA ANNI ho sempre avuto impostata la funzione di ibernazione quando chiudo il display. Ora no: perché ora o per si o per forza lo stand-by (che lascia comunque il portatile acceso). E voi mi direte: "sì, perché in Canonical non sanno se l'ibernazione è supportata dal tuo portatile e prima devi fare questo e que..." Sentita la sberla che vi ho tirato? E-: Bene: così imparate ad ascoltare prima di sputare sentenze. L'ibernazione è supportata, tant'è che adesso ce l'ho sul menu nelle scelte per la chiusura della sessione. E la uso per spegnere il computer andandoci col mouse. Ma convincere il portatile che quando chiudo lo schermo debba andare in ibernazione è impossibile: solo stand-by, oppure ignora l'azione;
  • Il touchpad è uno spettacolo. Non solo la funzione di ignorare i movimenti sul touchpad durante la digitazione viene bellamente ignorata, ma addirittura dall'aggiornamento alla versione 13.10, succede spessissimo che durante la stessa sessione, ogni 10~15 minuti il touchpad, normalmente disattivato dal menu impostazioni di sistema-touchpad OFF, si riattivi da solo automagicamente. E naturalmente non appena si attiva per prima cosa mi si sposta in punti a caso e clicka con il tocco sul piano, chiudendo, spostando oppure spu$$anando bellamente l'applicazione in corso. E vai di nuovo a disattivarlo. Anche tre volte di fila, perché disattivo, cambio desktop virtuale e si riattiva di nuovo. (Ecco: successo DUE VOLTE mentre digito solo questo punto);
  • Il client di dropbox funziona. Ho dovuto fare un incantesimo che mi sono segnato per il mio prossimo romanzo fantasy, che ha compreso l'installare una serie di librerie che vengono usate da millemila programmi, e mentre le installi ti chiedi "ma perché ca££o non le installa automaticamente il sistema?", seguito dal bruciare delle erbe alla luce del plenilunio sulla riva del fiume pregando le divinità elfiche. Il client di dropbox, anche quello di Yunio, per quello. Quello di Copy.com, invece, no: il client si avvia, e l'aggiornamento della cartella funziona. Ma il menu invece appare come un campo vuoto pieno di righe bianche, in cui appare solo la parola "Visit Copy website". Baco segnalato e strasegnalato, ma dove non appaiono soluzioni o qualche becero amministratore di forum che chiude l'argomento perché trenta persone hanno esposto il problema (o il bug su launchpad) ma nessuno ha posto una soluzione dopo quattro mesi. Ah, beh, se in quattro mesi nessuno ha detto niente, l'argomento è chiuso. Grazie, eh? Ho persino letto "problema presente sulla 13.04 ma risolto con la 13.10". No, non è risolto per niente, invece;
  • La dashboard. Ossia quella robaccia in stile windows-8 che ti compare quando cerchi un'applicazione e tocchi il pulsante "start" (e se no come ca££o chiamarlo?) di unity. Ah, quella è il meglio: ho impostato perché mi compaia solo quando premo il tasto Windows sulla tastiera. Perché giustamente mentre sono in applicazione o premo ctrl-alt-freccia per spostarmi di desktop virtuali, mi da fastidio che se per caso lascio ALT con un microsecondo di ritardo rispetto a ctrl, subito mi si piantumi davanti al naso la dashboard. L'ho impostata, ma comunque ugualmente se mi scappa un tocco su alt spesso e volentieri mi si oscura lo schermo e quello che sto digitando in un'applicazione mi si completa nella barra di ricerca della dashboard;
  • La dashboard. Ancora. Perché non riesco a sopportare che se cerco la calcolatrice, e commetto il GRAVISSIMO errore di scrivere "calcolatrce" e premo invio, per una MALEDETTA "I" anziché capire che intendevo quello o CHE NON TROVA NESSUNA APPLICAZIONE, lui molto intelligentemente avvia una app a caso, soprattutto LibreOffice Calc. In mezzo a una sessione con 394723 applicazioni aperte, che da una parte benedico 8gb di ram e l'ssd, ma dall'altra mi tocca chiudere un'app che nessuno gli ha chiesto di aprire;
Insomma, lo dico sinceramente: ci sono giorni che veramente mi viene voglia di sbattere il portatile per terra e ballarci sopra il tip-tap con le scarpe coi tacchetti. Una cosa che, lo dico da linuxiano nudo e crudo, potrei capire se il sistema avesse Windows, ma non riesco a concepire con un sistema Linux. Con un sistema operativo che ho cominciato a usare quasi vent'anni fa (ottobre 1994: Slackware 3.0 è stato il mio primo approccio con il sistema operativo alternativo a Dos e Windows di quei tempi). E con un sistema operativo che negli ultimi diciannove anni mi ha sempre dato un sacco di soddisfazioni, e che invece negli ultimi mesi sta solo riuscendo a farmi salire la pressione. Devo dire che è un peccato che le cose stiano prendendo questa brutta piega. Un grande peccato, perché il progetto ubuntu è partito con il piede giusto, e ci sono progetti (come ubuntu server) che veramente mi risultano efficaci e funzionali con il minimo dello sforzo (e tralasciamo il concetto di usare sudo anziché l'utente root: io sin dal 1996 usavo SUAUTH con l'utente e ownpass per consentire le operazioni di amministrazione senza dover mai usare la password di root).
Piano piano assaggerò le altre distribuzioni (ubuntu based ma non solo, come Mint, ma anche Debian e via discorrendo), e vediamo se trovo qualcosa che sembra accogliere i miei dubbi.

domenica 23 febbraio 2014

sabato 22 febbraio 2014

Ukraina: una realtà in crisi

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In questi giorni seguo con una certa preoccupazione lo sviluppo degli eventi in Ukraina, chiaro appannaggio del concetto che la vecchia URSS se pur scomparsa dalla cartina geografica, è ancora presente nelle idee di certi leader più o meno carismatici (PS: segnalo anche, via @breakingitaly, un interessante filmato Youtube sull'argomento, girato da una ragazza ukraina in piazza durante gli scontri).
E osservo che mentre noi, che viviamo nella cosidetta "Area Euro", comunque fatichiamo per giungere alla fine della giornata, c'è chi va in piazza (ho visto il video a un tg, non mi ricordo quale, sorry) come una simpatica signora di ben oltre la mezza età, che a un anno dalla pensione è andata a partecipare agli scontri e girava armata con un pistolone che faticava a restare dentro le sue mani di madre: per poter garantire un futuro migliore ai suoi figli, e per evitare che possano essere i suoi figli a morire, in piazza. Perché vogliono essere liberi di entrare nell'area Euro anche loro, anziché dover suggere sempre dalla mammella della grande madre Russia.

Queste immagini e queste situazioni rappresentano la storia che si srotola letteralmente di minuto in minuto: adesso sto leggendo sui quotidiani on line che Yanukovich è stato rimosso dalla presidenza. Continuerò a seguire con apprensione le vicende, vedremo che succederà; quando non ci sarà più bisogno di queste manifestazioni sarà un bene e un male: un bene perché forse vorrà dire che tutti quanti sono riusciti a raggiungere una sana libertà ed indipendenza. Oppure un male, perché vorrà dire che nessuno sarà più in grado di lottare.

giovedì 20 febbraio 2014

VLOG #1

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Dopo dieci anni di vita, ci voleva una ventata di novità sul Diario di viaggio (-:

venerdì 14 febbraio 2014

Belgio: assasino... di morti che camminano

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Dovrei parlare dell'attuale crisi di governo, ma ho intenzione di affrontare l'argomento con calma. Per ora voglio dire la mia sulla notizia che sta sconvolgendo la cronaca di tutta Europa da un paio di giorni.
Ossia del fatto che in Belgio, finalmente, è possibile anche per i malati terminali minorenni, scegliere di ricevere l'eutanasia anziché aspettare il doloroso e pietoso decorso della malattia.
E per quanto questo dovrebbe essere un grande passo avanti nel rispetto della vita e nella gestione delle complesse situazioni a decorso fatale, quello che succede anzitutto è di vedere una vagonata di moralisti che si riempiono la bocca sbraitando a destra e a manca che non si tutelano i bambini.

Sapete che cosa significa "malattia terminale", brutti bacchettoni borbottanti di catulliana memoria? Significa che il bambino in oggetto non è un povero scricciolo che non crescerà e non farà una vita normale, è un povero scricciolo che fra poco tempo morirà di una morte orribile.

Mettiamo che c'è un bambino di nove anni con un tumore al pancreas. Il tumore al pancreas è INCURABILE. Il bambino è diabetico, è debilitato, per colpa della radioterapia svilupperà fra le altre cose anche la leucemia. Significa che prima dei quattordici anni di età si troverà a un certo punto su un letto. A contorcersi per il dolore perché la morfina e altre "terapie del dolore" non fanno più effetto. Con le gambe e un braccio amputati, a causa della cancrena indotta alla circolazione periferica dal diabete. Con piaghe da decubito su tutto il corpo. Con le vie respiratorie consumate, gravi danni all'esofago, la chemioterapia che gli brucia nelle vene e nelle arterie come se fosse acido (e tralasciamo nausea e vomito continui perché se fossimo in Italia ci sarebbe anche il divieto di somministrare THC, aspettiamo notizie), in attesa di esalare l'ultimo respiro in una inquietante sequela di rantoli che può andare avanti anche per 24-36 ore.
Cosa diciamo a questo bambino? Tranquillo che ti divertirai a perdere i capelli per la chemioterapia. A perdere i denti per la radioterapia. Ad avere la nausea tutto il giorno e vomitare due volte al giorno. A nutritri con le flebloclisi per anni, con braccia martoriate da decine di iniezioni per le flebo, e le vene cotte dalla chemioterapia. Con i medici che ti portano in sala operatoria per toglierti il dolore inquietante della cancrena alle dita dei piedi.
Oppure no. Oppure quando la malattia giungerà a un punto più importante, quando sta cominciando il dolore insopportabile, potrai semplicemente metterti a dormire.
E sarà tutto finito.

Ma naturalmente i cattivi sono quelli che vogliono solo consentire a un bambino di dormire, di non vivere tutto questo inutile dolore, no... quelli che vogliono vedere una vita consumarsi lentamente e dolorosamente come una candelina che cerca solo di spegnersi invece, sono bravi, belli, buoni e giusti.
Tanto le spese mediche e il dolore della famiglia mica le devono pagare loro, giustamente...

mercoledì 12 febbraio 2014

Bullismo 2.0

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Quando andavo in prima media, c'era un ragazzo di terza, grande&grosso, che faceva il bullo. Più di una volta questo ragazzo s'era messo nei guai, finché in una settimana prese a scaricare la sua tensione nervosa menando le mani.
Un bel giorno si scaricò su di me. Era il doppio di me, e mi prese a pugni e calci, mentre molti altri compagni di classe miei e suoi rimanevano a guardare.
Me la vidi brutta, molto brutta. Eravamo "fuori da scuola" alle otto meno dieci, in attesa di entrare, ma ero troppo ferito (fisicamente e psicologicamente) per fargliela passare. E lo segnalai al direttore didattico, che prima chiamò lui e poi i miei genitori.
E i suoi compagni di classe poi mi dissero che il ragazzo era inferocito e mi avrebbe "aspettato all'uscita" per darmi il resto. Finché mio padre non prese il provvedimento civile, ossia quello di dire al direttore didattico che "non me ne frega niente se il ragazzo è stato sospeso per una settimana e sono stati chiamati i suoi genitori. Io adesso porto mio figlio in ospedale, lo faccio visitare e quindi stilo una querela. E se lei non mi dice come si chiama la persona coinvolta, le garantisco che chiamo i carabinieri ADESSO e la querela la faccio contro di lei".
Non so che fine abbia fatto 'sto tizio, ma so che la querela se la prese, e che dei suoi bollenti spiriti ne parlò anche qualche giornale locale, visto che dopo la mia querela vennero fuori i genitori di altri cinque ragazzini che erano stati menati ma non avevano detto nulla.

Parliamo di quando andavo in prima media. Avevo undici anni, era il 1987, l'anno prima delle olimpiadi di Seoul. Erano VENTISEI anni fa, non ieri. Zuckerberg stava imparando a camminare e dire le sue prime parole, alla nascita di Youtube mancavano DICIOTTO anni.
Però il bullismo c'era. E i compagni che gridavano "forza dai dagliele" e "dai lascialo stare" restando a distanza già c'erano.
Piantatela di riempirvi la bocca con la storia che il bullismo è colpa dei social network, perché quello che manca è solo un po' di sana cultura e qualche sacro scappellotto (come me li sono presi anche io, da giovane) anziché pensare che l'educazione dei propri figli sia un compito che debbano assolvere ESCLUSIVAMENTE altre persone. Ma sottolineo l'esclusivamente, perché lo strumento chiamato "educazione civica" è anche compito della scuola, questo sì. ANCHE, non SOLO, attenzione. Per cui accolgo anche con un certo sollievo il sapere che per il caso del "ragazzo coi pantaloni rosa" anche alcuni docenti e il preside sono sotto indagine: ignorare i messaggi di disagio è comunque un errore.

Ma fatevene una ragione: accusare di bullismo gli strumenti come il social network, è come accusare le farmacie che vendono siringhe perché ci sono eroinomani...

martedì 11 febbraio 2014

Twitter e la politica dei Direct Messages

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Su twitter segui qualcuno perché ti piace, perché sei un suo fan, perché è un tuo amico, perché ti è scappato il mouse su segui, eccetera. E spesso seguire qualcuno viene anche ricambiato. Spesso, ma non sempre (soprattutto se stai seguendo qualcuno di particolarmente famoso, anche se per esempio il mio profilo viene seguito da alcuni account che sono delle istituzioni quantomeno su youtube, dove li ho scoperti).
Ma non sempre questo avviene. Quello che mi da fastidio, soprattutto quando seguo persone che hanno interagito con me per qualche motivo, e che poi non ricambiano, è quel momento in cui (purtroppo è successo a moltissimi), a causa di un virus, o di qualche sito di phishing, si sono fatti fregare la password di twitter e cominciano a inviarmi ogni giorno messaggi chiedendomi di clickare questo link, piuttosto che quello o quell'altro...
... e mi da fastidio non solo per il fatto che già mi basta ricevere spam sulla posta elettronica, e non ho questa gran voglia di ricevere spam anche da altre parti, ma soprattutto perché quando rispondo a qualche "untore" con note come "ehy, guarda che t'han ciullato la password: cambiala e controlla le applicazioni autorizzate a usare il tuo account", twitter mi da LA RISPOSTA.
Sapete qual è la risposta? Facile!
Spiacente: non puoi inviare un DM a un utente che non ti segue
E io divento UNA BESTIA [uhm, in efffetti lo sono già: sono un orso ^_^ ] perché mi chiedo in virtù di quale ragionamento un utente può inviarmi un messaggio diretto A CUI NON POSSO RISPONDERE?
Voglio vedere se e quando questa situazione troverà una correzione.
Anche semplice. Io per esempio penso:
ATTENZIONE! Vuoi inviare un DM a $tizio? Guarda che NON LO SEGUI e quindi non potrà risponderti. Scrivi le parole di recaptcha e clicka il bottoncione per inviare il DM e iniziare a seguirlo, altrimenti dopo aver scritto il recaptcha clicka sul microbottoncino per inviare il DM senza seguirlo. IMPORTANTE! se invii oltre 3 DM allo stesso utente senza seguirlo, oppure oltre 10 DM al mese a utenti che non segui, ci riserviamo di sospendere il tuo account per spam.
Almeno: non penso che ci voglia un'arca di scienza per una cosa così semplice... o qualcosa del genere, cavoli!

lunedì 10 febbraio 2014

X Files e... ustioni da radiazione

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Da un po' di tempo ho ripreso (approfittando del suo "ventennale") a guardare X-Files. Che, pur essendo una serie di telefilm appunto realizzata oltre vent'anni fa (e che avevo visto a spizzichi, bocconi e puntate saltate, peraltro...) devo dire che è stata realizzata molto bene, con il giusto pathos, con un'atmosfera molto ben curata e... con qualche imprecisione storica o scientifica che fa molto spettacolo.
In particolare qualche giorno ho seguito la duplice puntata "L'UFO degli abissi", in cui la trama ruota intorno a un aereo affondato nell'oceano, che si suppone essere stato di scorta a un bombardiere che trasportava una "terza" bomba atomica mai lanciata e andata dispersa.
Il problema, che richiama appunto l'errore scientifico, è il fatto che più volte si dà la causa di una serie di avvelenamenti da radiazione a possibili fughe radioattive da parte dell'ordigno rimasto sotto il mare. Anche se noi spettatori vediamo che invece le radiazioni hanno a che fare con una presunta entità aliena che sembra usare radiazioni proprio come forma di difesa.
Per ora voglio soffermarmi sulla situazione scientifica. Nel corso della prima parte, Mulder e Scully entrano in un ospedale dove visitano un gruppo di marinai francesi che portano addosso i segni e le ustioni di una gravissima contaminazione radioattiva.
E si segnalano due cose. La prima è che hanno assorbito "dosi comprese fra i 200 ed i 400 röntgen". Fanno fra i 2 ed i 4 Sievert, ammettendo che siano radiazioni miste (alfa, beta e gamma) si suppone un assorbimento approssimativo fra i 3 ed i 4 Gray. Che sono LD50/30 approssimativamente, ossia la dose letale entro 30 giorni nel 50% delle cavie senza cure. Mi pare che per la dose indicata le ustioni siano però eccessive (sono ridotti peggio dei pompieri di Pryp'jat' nelle famose fotografie, che hanno assorbito dosi da due a quattro volte superiori) e addirittura in una scena l'alieno si "difende" e in pochi secondi lascia in terra cinque persone ustionate...
... storicamente Louis Slotin nel famoso "colpo di cacciavite" fu esposto a circa 21Gray e ugualmente la mano mostrò ustioni dopo diversi minuti. Soprattutto dopo pochi minuti dall'esposizione cominciò a vomitare, chiaro sintomo di un avvelenamento grave da radiazioni, ragione per cui ritengo che quei cinque tizi per essersi ridotti così dovrebbero aver assorbito qualche centinaio di Sievert di radiazione, e quindi avrebbero dovuto peraltro cominciare a vomitare praticamente pochi secondi dopo l'esposizione, ma potrebbe essere successo, e voglio ringraziare la produzione di X-Files per avermi risparmiato la scena, dato che ho visto la puntata dopo aver pranzato...
... però quello che si capisce è che il comportamento dell'entità aliena è quello di rilasciare fra i 200 e i 400 röntgen (fra i 2 ed i 4 Sievert, per usare l'unità di misura dei giorni nostri, che significa assorbire fra 1,5 e 3 Gray, se parliamo di radiazioni gamma), che decisamente NON FANNO TUTTO QUEL DANNO.
Ma come d'altronde ha insegnato Mythbusters, la fisica e Hollywood non funzionano allo stesso modo, per cui chiudiamo un occhio e continuiamo con la visione della altre puntate. [E poi la sera leggo Koontz, così, giusto per apprezzare un po' di più l'avere un orsacchiotto di peluche a portata di mano sul letto eheheh ^_^ ]

domenica 9 febbraio 2014

Aiuto! XP mi muore dentro il piccì!

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L'esperienza di Windows eXPerience (amichevolmente detto "icspì" con l'accento rafforzato, come si faceva col suo papà "ennettì") finisce. Il sistema operativo che ha riempito le videate dei nostri computer sin dall'ottobre 2001, nel mese di aprile 2014, dopo dodici anni e mezzo di onorato servizio, finirà di funzionare definitivamente e tutti i computer su cui è installato esploderanno improvvisamente e andranno in migliaia di pezzettini, disperdendo per tutta la galassia i byte che componevano tutti i vostri documenti word, i fogli di calcolo, le poesie, le foto dei vostri pargoli, la distesa di gattini scaricati da facebook e, soprattutto, la cartella che avete nascosto in Documents_and_settings con i migliori film porno della produzione internettiana e...

... ehi! Calma, calma! CALMAAA! Uscite fuori da sotto il letto, e toglietevi le dita dalle orecchie che non sta per esplodere nulla, tranquilli che scherzavo.
Sì, lo so che avete sentito che Windows XP "finirà" ad aprile di quest'anno. Ma cerchiamo di mettere i puntini sulle "i", perché questo non significa che i computer con xp ad aprile smetteranno di funzionare.
Quello che succederà, per essere precisi, è semplicemente che martedì 8 aprile 2014 [ossia: il secondo martedì del mese, molti hanno già sentito nominare il tag #patchtuesday per caso? (-: Bene! ] Microsoft rilascerà l'ultimo insieme di aggiornamenti per il sistema operativo windows XP sulla piattaforma "Windows Update". Ossia, che dopo aver scaricato anche QUEGLI aggiornamenti, la procedura guidata di Windows Update non vi segnalerà mai più l'esistenza di aggiornamenti del sistema operativo Windows (al contrario di altri programmi come l'antivirus, che invece continueranno ad aggiornarsi normalmente).
Il punto è semplice: il sistema operativo, realizzato per avere una vita media compresa fra i cinque ed i sette anni (per poi venire soppiantato da una versione successiva, fosse essa Vista o qualcosa d'altro), è stato trascinato come uno zombie per una quantità di tempo abnorme.
Tutto per colpa di tanti piccoli errori che sono stati fatti. Il primo, e più importante di tutti, riguarda la diffusione degli apparati portatili compatti (i "netbook"), che non avevano una configurazione hardware in grado di supportare il degno (o indegno?) successore di XP, che è stato Windows Vista. Il problema di base è che Vista richiedeva risorse hardware particolarmente corpose, e il fatto stava portando Microsoft letteralmente FUORI dal mercato (è stato il periodo in cui si sono diffusi vari netbook con versioni personalizzate di Linux), e per cui a Redmond, turandosi pesantemente il naso, sono stati costretti a continuare il supporto per il sistema operativo XP ancora per molto tempo, almeno finché non hanno risolto molti dei problemi indicati grazie al rilascio di Windows 7 (soprattutto nella versione "Starter Edition", parca in richiesta di risorse e quindi in grado di girare persino meglio di XP su macchine con processore da 1,5GHz e un giga di ram, con un po' di hard disk o addirittura un'unità SSD da pochi gigabyte).

Il punto, e scusatemi se mi sono dilungato un po' con la storia, è che giorno 8 aprile saranno rilasciati gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo, e da quel momento comincerà una fase di stasi, in cui se dovessero essere identificati dei problemi, dei bug o dei rischi funzionali al sistema operativo con determinati programmi e/o virus, gli utenti sono informati che dovranno tenersi il sistema "così com'è", perché nessun aggiornamento sarà rilasciato per correggere quel problema.

Ora, l'importanza di scaricare gli aggiornamenti di sicurezza del sistema operativo si scontra con la possibilità di ottemperare o meno un aggiornamento (o cambio totale) del proprio sistema operativo. E in questo frangente si pone anche il problema che macchine che hanno girato in maniera relativamente discreta con XP fino ad oggi, domani comunque potrebbero non essere in grado di eseguire i sistemi operativi aggiornati che Microsoft mette a disposizione, in particolare Windows 7, se si riesce ancora a reperirne qualche copia dai fondi di magazzino di qualche negozio, o il nuovissimo Windows 8 (ormai 8.1), dato che entrambi i sistemi comunque sono ottimizzati e organizzati per operare su macchine con caratteristiche di un certo livello.
E per questo il limite di aprile 2014 significa semplicemente che è arrivato il momento di decidere per un aggiornamento del sistema, in particolare se è il momento di acquistare un nuovo computer.
Per cui tranquilli: non esploderà nulla e, comunque, a mettere i puntini sulle "i", il computer continuerà a funzionare anche dopo aprile: semplicemente finisce il supporto tecnico da parte di Microsoft. (-:

sabato 8 febbraio 2014

Vaticano vs ONU, questione di pregiudizi?

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Quando si parla di pedofilia, purtroppo, spesso e volentieri si cade nei pregiudizi che da una e dall'altra parte sembrano portare a situazioni di stallo che, visto l'argomento, sono certamente gravi e, soprattutto, non portano alcun beneficio ai bambini, che non dobbiamo dimenticare essere le vere vittime di questa situazione.
Ed è proprio in questo frangente di pregiudizi che si configura il discorso che si fa in questi giorni a proposito di preti pedofili e gravi accuse lanciate dall'ONU contro la santa sede. Che oggi rilancia, sostenendo che le accuse delle Nazioni Unite sono basate su rapporti di ONG ben note, pregiudizialmente contrarie alla chiesa cattolica. Brutti satanisti cattivi che ce l'hanno con la chiesa cattolica. O forse no, perché non ci sono ONG di questo tipo, quanto piuttosto quello che ci vedo io: un bel tentativo di distogliere l'attenzione dei media dal problema.
Si è sempre fatto, finché lo scandalo dei preti pedofili non è esploso in tutta la sua potenza e violenza. Ah, sì. Effettivamente il caso l'ha portato alla ribalta della cronaca un movimento pregiudizialmente contrario alla chiesa cattolica: la chiesa anglicana irlandese.
Eh, già: non lo sapevate, vero? Cristiani che ce l'hanno coi cristiani... Poi dice che la religione non è causa di guerre. Ma è così: in Italia i casi erano stati messi sotto silenzio, in virtù del pregiudizio che i sacerdoti sono TUTTI SEMPRE DEI SANTI.
Bene. Io vedo il comportamento dell'attuale pontefice come un momento necessario per dichiarare una certa innovazione nella chiesa cattolica, ma tuttavia questo non cambia né modifica la posizione della santa sede nell'ambito della gestione dei propri "panni sporchi", e l'argomento del dibattere è l'attuale procedura (ancora in corso, eh?) che prevede soprattutto accordi extragiudiziali per evitare querele, e il trasferimento dei sacerdoti che invece dovrebbero rispondere di fronte alla giustizia del loro operato (e non aspettare quella divina, se non vi dispiace troppo).

Il tutto tralasciando quei casi, molti purtroppo anche in Italia, di persone che dopo aver ottenuto la giusta condanna per il sacerdote che li ha brutalizzati nel passato, adesso vivono nella paura o addirittura poiché vivono in case "popolari" a gestione ecclesiastica, siano stati rapidamente sfrattati con scuse che nascondono una chiara volontà di ripicca da parte della chiesa nei loro confronti.
Come dice il proverbio: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Ora: la luna sono le cose grandi, come la pedofilia e coloro che la praticano; il dito ovviamente sono le ONG, mentre il saggio è rappresentato dalle Nazioni Unite.
Resta solo da capire chi è lo stolto.

Da BIP Mobile a WIND Telecomunicazioni

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Oggi ho aggiornato l'articolo sui miei tentativi di portatilità con wind del numero della mia scheda BIP. Tentativi che ad oggi sono falliti...

mercoledì 5 febbraio 2014

Alitalia ai francesi? Noooo, agli arabi!

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Se non abbiamo voluto a tutti i costi lasciare che fosse la Francia a rilevare Alitalia (che comunque resto del parere che sia principalmente un inceneritore di denaro pubblico da chiudere quanto prima), con la chiara spada di Damocle sopra i francesi che la UE non avrebbe guardato di buon occhio eventuali licenziamenti o ridimensionamenti improvvisi, mi chiedo con quale coraggio abbiamo invece cercato un accordo con i paesi del medio oriente.
Sul serio. Così domani qualcuno magari arriva e dice "Domani licenziamo 93423897 persone". E noi "Ma, veramente..." e subito: "Ma? Chiuso gas, petrolio e il resto IMMEDIATAMENTE! E fateci costruire sedici autostrade nel deserto a vostre spese, se no se ne tornano tutti a casa"...
... Come dite? Sono pessimista? Ah, sino ad ora gli accordi che ha fatto l'Italia con "gli amici stranieri", calandosi costantemente le braghe e dimostrando non solo che l'Italia sullo scacchiere internazionale vale come il due di coppe con la briscola a bastoni, ma anche e soprattutto che genericamente l'Italia non ha sovranità neppure sul suo territorio? Me lo sono sognato, per caso? Oppure sto scrivendo questo articolo qui, oggi, perché fra poco tempo si dimostri che, come già capitato, avevo visto giusto?

Speriamo bene. Ma io, resto del mio parere: l'Alitalia doveva chiudere già da tempo, e ora stiamo solo trascinando un malato terminale senza cercare una vera cura.

martedì 4 febbraio 2014

Alluvione in Lazio: chi pagherà i danni?

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Ieri guardavo al telegiornale alcune terrificanti scene dell'alluvione che ha colpito, peraltro, il circondario di Roma.
E con un quartiere tuttora sotto diversi centimetri d'acqua che non vanno via, anche alcune persone che hanno creato un comitato spontaneo per costringere la regione Lazio a pagare i danni.
Bene.
Questo è, tuttavia, uno di quei momenti in cui mi chiedo che strada stia facendo il D.L. 59 del 15/05/2012 di cui avevo parlato giusto un po' di tempo fa. Me lo chiedo perché il secondo passaggio di questo decreto doveva essere lo Stato che non paga un centesimo e costringe a stipulare delle assicurazioni (ossia: il metodo americano a metà, dato che in America puoi fare le assicurazioni perché lo Stato pagherà con calma loro, e tu intanto ti rifai la casa dopo due giorni). E dato che guardacaso è entrato in vigore appena una settimana prima del disastroso sisma in regione Emilia Romagna... beh, sai, come sempre si voleva farlo passare sotto silenzio e quantomeno si è smesso di parlarne.
... ma io vorrei capire, sul serio, a che punto sta? La regione pagherà i danni? Lo stato di calamità sarà dichiarato per quindici-venti giorni e poi tutti quelli che si sono visti la casa demolita dall'acqua dovranno anche pagarci l'IMU?
Sono curioso. Vediamo che cosa si muove in questi giorni, io intanto butto un occhio in giro...